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controllo accessi rete wi-fi

Discussione in 'Informatica e computer' iniziata da Maicol, 26 Settembre 2011.

  1. Maicol

    Maicol Amministratore Delegato BMW

    3.464
    112
    16 Ottobre 2006
    Reputazione:
    5.419
    unoeventidì
    vorrei saperne di più su quali sono i sistemi di controllo per mettere a disposizione una rete wi fi presso un esercizio commerciale fornendo id e psw temporanei.
    C'è qualche esperto del settore che mi può dare un consiglio? 8-[
     
  2. Scrondo

    Scrondo Presidente Onorario BMW

    11.280
    8.128
    10 Aprile 2009
    Reputazione:
    1.610.088.645
    Q5
    Bhè..

    La questione è complessa, proviamo a fare un pò di chiarezza...

    Partirei dalle normative vigenti oggi:

    Finito in soffitta il 1° gennaio 2011 l'articolo 7 del decreto Pisanu del 2005, comma 1 escluso, e in attesa di conoscere gli emendamenti che caratterizzeranno la nuova regolamentazione, il Wi-Fi pubblico, fa i conti con le norme già in vigore in Italia.

    La prima cosa che salta all'occhio, è il decadimento dell'obbligo della registrazione del documento di identità dell'utente da parte dell'esercente.

    Questo cosa significa?

    Le imposizioni contenute nel decreto Pisanu avevano fini antiterroristici e non di disciplina delle connessioni pubbliche senza fili, questione che è gestita nei suoi vari aspetti dal Garante della Privacy e dal codice delle Comuncazioni.

    Questo vuol dire che, Internet Point ed esercenti che offrono una connessione Wi-Fi non devono più chiedere la fotocopia della carta d'identità per ragioni legate al terrorismo, ma vengono considerati una sorta di Internet Service Provider, e queste, sono realtà caratterizzate da una struttura tecnologico-commerciale che offre accesso a Internet e i relativi servizi, e in quanto tali devono sottostare a una serie di obblighi, fra i quali la richiesta di un'autorizzazione generale del ministero e la gestione dei log di traffico, a meno che non deleghino il tutto a un operatore...

    I log del traffico, sono BASILARI in questo tipo di relazione con l'utenza, e la necessità di identificare gli utenti, utilizzando in modi più pratici della cartà d'identità, si ripropone per problemi di responsabilità:

    il gestore della rete, sia esso una bar, una tabaccheria o un Internet Point, risponde di quanto accade mediante il collegamento messo a disposizione e, in caso di attività illecita, viene chiamato in causa!!!.

    E' ancora in vigore il decreto interminesteriale 16 agosto 2005 che impone l'adozione di_

    " misure fisiche e tecnologiche occorrenti per impedire l’accesso a persone non identificate".

    " L'accesso e il riconoscimento dell'utente, come già propongono le prime soluzioni nel mercato, deve essere gestito da società che in remoto possano provvedere all'autenticazione del soggetto tramite l'utilizzo della carta di credito o sms, e a conservare i file di log per il tempo previsto dai termini di legge".

    Ma non è tutto...

    Gli esercenti devono poi affrontare anche un problema contrattuale: " Il 90% è legato all'operatore di riferimento da un contratto per utilizzatore finale che ne vieta la condivisione delle risorse di connettività", e questo gli vieta la condivisione pubblica della connessione, che lo tramuterebbe da "utilizzatore finale" in fornitore di servizi..

    E bisogna anche tener conto dell'articolo 1804 del codice civile, che prevede la diligenza del "buon padre di famiglia" alle prese con l'oggetto in comodato d'uso, il router per esempio, o la linea in questo caso:

    " Egli non può servirsene che per l'uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa. Non può concedere a un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante ".

    Ricapitolando:

    - Se sei un bar/pizzeria/tabaccheria e Internet Point non sei obbligato a chiedere e archiviare la fotocopia del documento cartaceo, ma devi/hai tutto l'interessa a identificare (con Sim o carta di credito) gli utilizzatori occasionali della tua rete.

    Detto questo, passiamo al lato concreto della questione: come fare?

    Come deve muoversi un soggetto che ha compreso le potenzialità del Wi-Fi e vuole dotare la sua attività/associazione di una rete pubblica senza fili?

    Prima di tutto bisogna individuare la direzione in cui muoversi, le scelte sono 2:

    1) Dotarsi dell'hardware necessario al mantenimento della rete, stipulare un contratto che ti trasformi da "utente finale" a "fornitore di servizi" con il tuo gestore della linea, e diventare effettivamente un ISP (internet service provider), con le spese (non irrisorie) che si prospetteranno, e la relativa trafila burocratica che ne deriverà (matenimento dei log, dei dati identificativi, ecc. ecc.).

    Per agire in qualità di Isp, bisogna anche fare riferimento all'articolo 107 del Codice delle comunicazioni elettroniche e alla richiesta di autorizzazioni che lo stesso impone.

    Compresa la richiesta di autorizzazione da sottoporre al ministero dello Sviluppo Economico, che in genere non risponde MAI, ma dato che non hai intenzione di fare concorrenza alla Telecom o alla Vodafone, te ne puoi fregare, e sfruttando il "silenzio assenso" dopo 60 giorni potrai iscriverti al ROC, registro degli Operatori di Comunicazione ( qui i moduli necessari), e iniziare la tua avventura come ISP...

    2) Rivolgersi a un tramite che si occupi di aspetti tecnici e burocratici....

    Questa soluzione (tutto sommato mi pare la migliore..), la si può sviluppare tramite operatori/fornitori specializzati, che ti otranno realizzare un servizio "ad hoc" per le tue necessità, fornendoti l'hardware, o suggerendoti quale sia il migliore per la tua realtà d'uso, la competenza tecnica, lo storaggio dei dati, e si faranno carico delle questioni burocratiche.

    Bene!

    Ma a chi cavolo mi rivolgo...

    (dirai tu..)

    Ovviamente non conosco tutti i fornitori di servizi in Italia, ma alcuni si!

    Vediamoli nel dettaglio a seconda della collocazione geografica:

    A Milano, con il sostegno di Wired, si sta facendo strada GWifi

    A Genova si può fare riferimento a Vallicom.

    In Sardegna, Provincia di Roma e a Venezia si può contare sul supporto delle istituzioni che hanno promosso il progetto Free Italia Wi-Fi

    Nella regione Lazio è attivo Panservice

    In Trentino ci si può collegare alla rete Free Luna di Futur3

    Distribuita in modo abbastanza omogeneo nel Belpaese la rete Lumen di Guglielmo.

    E molto attiva nell'installazione e gestione di access point è anche Wimo.

    Ma perche mettere il Wi-Fi nel mio locale/piazza in cui è il mio locale? Per un esercente offrire una rete Wi-Fi vuole dire impreziosire il proprio servizio commerciale, incoraggiare i consumi (si pensi a un bar o a una tavola calda in cui aumenta inevitabilmente il tempo trascorso nel locale) e coincide con la possibilità di veicolare messaggi ad hoc dato che fornire una connessione Wi-Fi nei pressi del proprio esercizio permette di diffondere di messaggi pubblicitari geolocalizzati e di comunicare attività e promozioni legate al territorio e al momento in cui viene erogato il messaggio.

    Ovviamente la cosa non è semplice, o perlomeno, non è semplice a livello burocratico, le associazioni che ti ho elencato sopra, sono oggi il modo più facile per dotare un esercizio pubblico di connettività wi fi, senza incorrere nei problemi (che possono essere mooolto seri..) giuridici, che si potrebbero presentare con un "fai da te" raffazzonato...

    Spero di esserti stato utile..
     
    Ultima modifica di un moderatore: 27 Settembre 2011
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  3. Maicol

    Maicol Amministratore Delegato BMW

    3.464
    112
    16 Ottobre 2006
    Reputazione:
    5.419
    unoeventidì
    speri di essere stato utile???? ma io te reppo subito! =D>=D>=D>

    grazie grazie grazie
     

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