Cosa ne pensate della contrattazione di secondo livello - o aziendale- di cui a livello nazionale tanto si discorre?? Oggi ho terminato l'elaborazione di un testo contrattuale da sottoporre alle parti sociali dell'integrativo del mio studio. E' certo, da informazioni raccolte, che a livello nazionale per il settore degli studi professionali, non esiste alcun contratto di secondo livello.... SCUSATE SE E' POCO!
Per me la contrattazione aziendale è solo una bufala per i lavoratori. Le riforme devono essere collettive (CCNL) altrimenti oggi la fai e domani la perdi. Poi, vedi anche il rinnovo dei metalmeccanici, hanno dato degli aumenti che non vanno manco a coprire quanto perso nel contratto precedente. Praticamente sono aumenti in perdita rispetto al potere d'acquisto / costo della vita. E meno male che x l'ISTAT l'Italia va bene.... p.s. sono andato un po' OT? ;-)
sinceramante di ste cose non ne capisco nulla! credo solo che i contratti non dovrebbero essere rinegoziati di volta in volta ma tutti insieme...esempio...non e' possibile che il contratto delle agenzie viaggi, caro Lorenzo, venga rinnovato nel 2007 dopo 10 anni, e per 20 euro scarse in busta, solo perche' la classe non ha un potere sindacale forte, mentre c'e' gente come i bancari che ogni 3x4 riescono a spillare aumenti corposi. credo che tutte le classi sociali e lavorative debbano avere i giusti proporzionati aumenti in base all aumento del costo della vita. poi, io in questo sono un ignorante e avro' scritto solo na marea di cazzate.
Proprio per migiorare la qualità del rapporto di lavoro e l'aspetto economico che ho proposto il contratto di secondo livello, introducendo inoltre dei premi in denaro, al raggiugimento di taluni obiettivi!
credo lorenzo che in italia, sopratt in aziende medio piccole, non ci sia ancora la cultura della vera meritocrazia e della crescita pari passo benessere dipendenti/crescita azienda.
Il tema degli stipendi è sempre spinoso per le aziende (e anche gli studi professionali oggi sono aziende) in quanto si tratta di costi fissi ad elevata incidenza. Detto questo, non è IMHO possibile pensare ad una definizione univoca a livello nazionale degli stipendi in quanto il potere d'acquisto varia sensibilmente da nord a sud. A parte questo, lo "stipendio uguale per tutti" mi sembra una grande vaccata in quanto reputo che sia di gran lunga migliore un sistema meritocratico basato sul raggiungimento di obiettivi singoli e aziendali. Non è giusto che un fannullone guadagni quanto uno che, invece, si impegna e rende anche per quello che sta in panciolle. A parte questo, è anche giusto che chi lavora guadagni di più se l'azienda va bene e meno se va male visto che in entrambi i casi il lavoro di tutti influisce sul risultato finale, dall'amministratore all'operaio. Per queste ragioni chi lavora nella mia azienda, dall'architetto al falegname, dalla contabile al commerciale, ha uno stipendio fisso base con dei premi in base ai risultati, sia singoli che aziendali. Al momento mi pare che tutti siano ben contenti dato che quello che guadagna di meno (l'apprendista montatore) si porta a casa mediamente più di € 1.100,00 (senza contare gli extra per eventuali trasferte). Federico
da me, zona in grossa difficolta', sento spesso dire da molti titolari "se non gli va bene, quella e' la porta, tanto ce ne sono di affamati dietro a lui/lei" ma la cosa che mi ha fatto rimanere male, e che ho sentito anche su di me personalmente, e' stato "guarda che se non fosse per me tu saresti in mezzo ad una strada e non avresti nemmeno i soldi per il pane, devi essermi riconoscente per gli sfozi che faccio a tenervi" finche' molta gente pensera' che la paga ai dipendenti sia la carita', purtroppo l italia non potra' crescere.
Tipico comportamento di "imprenditori" che non hanno ancora capito che i loro primi clienti sono gli stessi dipendenti... Peccato che non possa darti rep+.
nella nostra struttura, dopo lo scioglimento del coordinamento delle rappresentanze sindacali di tutti i centri Don Gnocchi (30 centri in Italia, 7000 dipendenti), ogni centro ha iniziato a fare come gli pare. Nel nostro caso, la contrattazione di secondo livello è stagnante da almeno 4 anni...con le due parti in causa arroccate in posizioni irremovibili che portano vantaggi solo al datore di lavoro che, in assenza di regolamentazioni, gestisce in modo autonomo certe situazioni (avanzamenti orizzontali per esempio) salvo poi dare la colpa alla mancanza di concertazione tra le parti.