Che i consumi dichiarati fossero inattendibili era cosa risaputo, ma confrontando i dati di percorrenza media rilevati da Quattroruote con riguardo ai veicoli in oggetto siamo giunti a un livello quasi di indecenza. Consumi dichiarati (Litri per 100km) Grand Cherokee 3.0 CRD 10,3/7,2/8,3 (11,6 km/l) BMW X5 xdrive30d 8,7/6,7/7,4 (13,1 km/l) ML 350 BlueTEC 7,8/6,3/6,8 (14,3 km/l) Rilevati da Quattroruote Grand Cherokee 3.0 CRD 8,6 km/l BMW X5 xdrive30d 9,1 km/l ML 350 BlueTEC 8,9 km/l Morale: la Mercedes ci prende in giro? Non basta scrivere Bluetec sul portabagagli per contenere i consumi... Pertanto consiglio al gruppo Fiat di inventarsi un inesistente aggiornamento al motore ed abbattare di 2 litri il consumo ogni 100 km, giusto per livellarsi con le balle della concorrenza.
Eh sì, è una cosa davvero incredibile! BMW da sempre falsifica i dati dei consumi. Un po' come Audi racconta balle nelle prestazioni dichiarate...
Le faslificazioni nei consumi sono risapute, anche se c'è un piccolo fondamento (che non è una giustificazione, sia ben chiaro). I test vegnono fatti con motori super rodati, mentre le riviste hanno auto-stampa sempre seminuove, le auto dei rilievi hanno configurazioni con ruote piccole niente rails eccetera, quelle delle riviste hanno ruote big-size e tutti gli ammenicoli estetici come pedane e passaruota allargati che peggiorano l'aerodinamica, eccetera.... inoltre i test di omologazione sono fatti in condizioni climatiche sempre favorevoli, al contrario deller iviste che lavorano 12 mesi all'anno (basta prendere la stessa auto provata più volte dalla stessa rivista, ogni tanto capita in occasione di test comparativi) e ci sono anche lì differenze). Quindi in realtà i dati dei consumi non sono solo numericamente "falsificati" come gli altri, ma sono anche drogati con condizioni di test irripetibili.
I cicli di omologazione sono fatti in base a criteri assurdi rispetto alla guida su strada, addirittura in qualche caso se non sbaglio possono essere fatti al banco, quindi senza resistenza aerodinamica, o cmq vengono sempre svolti in pista senza condizioni di traffico. I così detti "cicli" sono protocolli in cui si dice per esempio che l'auto deve partire da 0 km/h e arrivare a 50 km/h, ma senza speificarne come perciò le accelerazioni sono quasi impercettibili e il motore lavora senza mai sforzare, poi che l'auto deve rallentare fino a 20 km/h marciare così per 2 km poi tornare a 80 km/h (sempre senza specificare in quanto tempo o in quanta strada), ecc. Ciò vuol dire che chi va ad omologare può impiegare anche 10 km per far passare l'auto da 0 a 50 km/h senza, cosa che per i consumi dà risultati eccezionali, ma irreale per l'uso comune. Un esempio di ciclo è questo: Oppure leggi questo link: http://www.sicurauto.it/guide-utili/consumi-auto-come-si-ottengono.htm
Un'altra cosa che è un mio parere personale dovuto alla mia esperienza: i dati dichiarati sono lontani da quelli reali, però li trovo confrontabili nel senso che se un'auto sulla carta consuma il 20% in più di un'altra, molto probabilmente anche nell'utilizzo su strada vi sarà la stessa differenza. Poi per capire quale può essere il rapporto tra dati pratici e teorici, dipende anche dal tipo di uso che si fa dell'auto, dal tipo di guida che ognuno adotta, da che strade si percorrono, ecc. Io per esempio (che percorro mediamente 40% di strade di montagna, 40% di strade extraurbane veloci o autostrade, 20% di strade urbane) ho sempre notato una corrispondenza attendibile dei miei consumi reali con la media dei consumi urbani ed extraurbani dichiarati dalle case (cioè la media dei due valori più alti).