ciclisti della domenica.

Verissimo

Ci sono anche dall'altra parte atteggiamenti sbagliati o rischiosi,senza dubbio:wink:

 

A proposito di ciclisti...chi la fa l'aspetti!! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

[YOUTUBE]YFm_4UMyKFY[/YOUTUBE]

 

Numerooooo 1 ,questo e quello che ci vuole per la gente maleducata

 

Ora non lo so, può darsi che adesso tra i mountain bikers ci siano gli stradisti che d'inverno si allenano in offroad, in pratica è verosimile che non ci sia più la differenzazione di fine anni '80 primi '90 di quando lo praticavo io.

Il rispetto un po' è dato dalla caratteristiche intrinseche, in pratica la scia e il gruppo in MTB contano poco e nulla: su asfalto perchè i mezzi hanno attriti più importanti di quelli che ha una bici da strada e in offroad perchè in salita le velocità sono basse e c'è una componente di tecnica pura, in discesa perchè al 90% è tecnica e guida e solo al 10% è pedalata.:wink:

Poi è questione come ti dicevo di estrazione, spesso chi fa MTB è anche un drogato di velocità (moto, auto, ecc) e adrenalina quindi si sa mettere nei panni degli altri utenti della strada che arrivano forte da dietro.

Ai mei tempi uno stradista era visto come un dopato con gran gambe, poco cervello e zero tecnica. Dai comportamenti che continuano ad avere mi pare che non siano cambiati.

 

Non sapevo esistesse questa differenziazione "storica",ma i fatti,almeno nel mio caso l'hanno confermato e dimostrato:wink:

Almeno so con chi ho a che fare ogni qualvolta mi trovi di fronte ad un ciclista...e di conseguenza saprò come comportarmi (con quale attenzione muovermi:wink:)

 

Dipende, dai, io non sono affatto come descrivi gli stradisti, e ti assicuro che ce ne sono tanti come me.

Poi, i deficenti che non sanno andare in bici (ma se è per questo che non sanno nemmeno guidare e così via) li trovi dappertutto.

Quanto al discorso fila: nel mio gruppo andiamo pressochés empre in fila indiana, ma è fisiologico che capiti di affiancare qualcuno per la necessità di fare rotazioni in testa, come è evidente nel caso della foto incriminata dell apgina scorsa. E abbiamo da combattere con margini strada in condizioni penose, che rischiano di farci ruzzolare a terra ad ogni metro, motivo per cui è necessario spesso spostarsi dal margine estremo.

In ogni caso vi prego di usare attenzionei: ricordate che quella che per voi è una prodezza (rasentare il gruppo, suonare il clacson) può costare la vita di noi ciclisti: basta pochissimo per finire a terra, sbattere malamente il capo (nonostante il caschetto), fratturarsi una mano o una clavicola...

 

Darsi il cambio è una cosa, stare affiancati a chiacchierare un'altra.

 

certamente, ma nei pochi attimi in cui un automobilista si avvicina ad un gruppo di ciclisti è difficile capire se il ciclista si stia facendo sfilare (considerate che la differenza di velocità tra chi sta in testa e chi si lascia sfilare è modesta) o se è lì a chiacchierare.

Divesro il discorso dei gruppi in formazione scampagnata (o Giro d'Italia)

 

Bravo intendevo questo!:wink:

Gli riconosco tuttavia che sono coraggiosi, io non lo farei mai, forse perchè se tutti guidassero come me...

 

coraggiosi? sono incoscienti!!!!!!

 

Non parlatemi di cicloamatori, l'ultimo che ho incontrato era spiaccicato contro il mio lunotto posteriore......, mi ha fatto anche un bel po' di danno, viaggiava in gruppo tipo giro d' Italia, alcuni suoi colleghi mi hanno scartato, lui no....... pensare che ero fermo per svoltare da almeno venti secondi...... mi sono sentito rispondere che loro non hanno l'abs, gli ho risposto che anche il cervello è optional..........meno male che almeno è assicurato......

 

..per questo devono tenere una distanza di sicurezza.

 

qui c'è stato un cattivo funzionamento degli automatismi di gruppo: i corridori di testa sgnalano con gesti o "urla" eventuali ostacoli, perché la posizione di pedalata e il fatto di essere l'uno dietro l'altro impediscono di scocrgere ostacoli, quali buche o altri problemi.