Sebbene si dichiarino ottimiste sull’erogazione del prestito governativo, le Big Three non si precludono vie d’uscita alternative. Chrysler, cui spetterebbero 7 miliardi di dollari, ha avviato da alcune settimane contatti con lo studio legale Jones Day per discutere i modi e i tempi di un’eventuale dichiarazione di bancarotta. Questo è quanto riporta l’autorevole Wall Street Journal. Nel caso in cui non venisse accordato il prestito richiesto a Washington dalle Big Three (la cifra è peraltro passata dai 25 miliardi richiesti in novembre agli attuali 34, ndr), per quanto riguarda Chrysler potrebbe avvicinarsi il Chapter 7, procedura della legge federale americana che prevede la nomina di un liquidatore da parte del tribunale preposto. Ma fortunatamente, al momento non si tratta dell’unico scenario all’orizzonte, perché la Casa potrebbe anche andare incontro al “meno grave” Chapter 11 del codice fallimentare americano, il quale (a grandi linee) prevede invece la possibilità di riorganizzazione dell’azienda sotto la medesima proprietà. Come avrete capito comunque, la situazione non è certo serena. Al solito, vi aggiorneremo tempestivamente sugli sviluppi. autoblog.it
credo sia stato già tutto bello e definito: anzichè i 25miliardi (che tra l'altro la cifra richiesta in odierno è schizzata a 34) il governo gliene concede 15 per tutte e tre. Ford dice: "io posso farcela ma se fallisce una delle altre due si fa l'effetto domino". Ergo: 15 miliardi se li prende GM (vendendo/chiudendo Saab, Hummer e Pontiac e chiudendo a più non posso linee di produzione, tagliare auto obsolete e poco remurenative), Ford ha il placet di finanziamenti a tassi agevolati a lunga distanza e Chrysler Chiude. Il buon Nardelli ed il CDA hanno già le carte in tavola per l'istanza di fallimento. C'è solo da capire se andranno in articolo 7 o articolo 11 (amministrazione controllata)