sono la stessa cosa.....negli anni '80 si chiamava Baia degli Angeli: "La Baia degli angeli aprì la sua immacolata scalinata la sera del 29 giugno 1975 e la notte non fu più la stessa. Forse neanche Giancarlo Tirotti (oggi 61 anni), a cui venne questa travolgente idea, ebbe la piena consapevolezza che quell’estate ormai lontana avrebbe cambiato per sempre il divertimento della Riviera e del resto del Paese. Dalla collina di Gabicce partì una rivoluzione nel costume degli italiani che ha forgiato l’attuale modello del tempo libero. Nei locali, e non erano pochi, che puntellavano la costa: dall’Eden Rock al Vallechiara, dal Paradiso alla Stalla, dall’Altro Mondo al Florida, si esibiva quel che restava degli anni Sessanta (non ancora rianimati e canonizzati da Minà e Fazio). C’erano ancora i Giganti, Fred Bongusto, Gino Paoli, Engel Gualdi e tante orchestrine che proponevano cover in un inglese improbabile fino a mezzanotte. La figura del disk-jockey era ancora molto approssimativa: metteva il vinile sul piatto, aspettava che il brano sfumasse e annunciava al microfono il pezzo successivo. Potete immaginare cosa accadde quando alla ‘Baia’ arrivarono Tom Sison e Bob Day. Tirotti conobbe Tom a New York e gli spiegò che aveva in mente di aprire un locale. Quando gli chiese di varcare l’Oceano in cambio di ospitalità, e qualche viaggio pagato con l’America, a Sison non sembrò vero. Tom, a cui si aggiunse Bob, non solo arrivò con un bagaglio enorme di musica pressochè sconosciuta (O’Jays, Harold Melvin e tutto il philly sound) ma insieme insegnarono a tutti la tecnica del mixaggio ora così familiare. Altra rivoluzione l’abolizione dei ‘lenti’, addio quindi al ballo della mattonella che offrì la migliore occasione di socializzazione a una generazione che aveva voglia di uscire dal provincialismo in cui era cresciuta. Tirotti non aprì semplicemente un nuovo locale, creò l’archetipo della discoteca relegando dancing e night nell’archeologia del divertimento. Orari dilatati: il locale chiudeva alle 6. Spazi enormi, la Baia aveva tre piste, due piscine e un ristorante; ambienti inediti: terrazze panoramiche, pareti bianche, la consolle dei dj sistemata su un ascensore e luci puntentissime. Dal San Bartolo si levarono verso il cielo i primi laser. A Gabicce arrivava gente da tutta Italia, perfino con i pullman. Nel locale si poteva incontrare una giovanissima Eva Robbins, Sterling Saint Jaques che faceva l’animatore, qualche attrice e una marea di persone che dire stravagante è poco. La Baia divenne anche fashion e mise in commercio quei pantaloni larghi con i tasconi laterali allora introvabili. La stagione di Tom, Bob e Giancarlo durò poco tempo: nel 1977 i due dj tornarono in America. Di Tom si seppe che morì nel 1980, Bob tornò in Italia ma per pochissimo tempo e di lui non si sa più niente. Tirotti da parte sua è stato tra i fondatori del Riviera Golf Club di San Giovanni e ora gestisce il Riviera Mare, un ristorante sulla spiaggia di Misano che evoca i bianchi e raffinati spazi della Baia. Dopo Bob e Tom vennero tre dj italiani: Mozart, Rubens e Baldelli, forse i primi a trasformare la loro attività in una vera e propria professione. La ‘Baia’ chiuse nel 1978 probabilmente vittima del nuovo mondo che aveva evocato. Quegli anni anni furono anche quelli che coincisero con la diffusione della droghe e degli eccessi. Ma di questa storia la Baia scrisse il capitolo più divertente." Successivamente riaperta come Baia Imperiale: Nel 1985 si assiste alla rinascita della Baia degli Angeli, ribattezzata Baia Imperiale. La nuova fortunata avventura portò diverse novità ma intanto tutte le discoteche avevano riproposto molte delle novità lanciate dalla Baia degli Angeli. Orari, sonorità, spettacoli e coreografie erano entrate in molti locali italiani e la differenza tra la Baia e le altre discoteche si era molto limitata. Tuttavia, dal 1999, con il "Remember Baia degli Angeli" è possibile rivivere (una volta all'anno) le fantastiche atmosfere della prima vita della Baia. Ovviamente la consolle è affidata alle 2 autentiche superstars dell'epoca: Baldelli e Mozart. Dal 1985 ad oggi la discoteca Baia Imperiale è sinonimo di successo di pubblico. In questi ultimi 20 anni la Baia Imperiale ha proposto il meglio della musica spaziando dall'house alla commerciale, dal rock al latino americano, dall'afro al revival. Purtroppo si tratta sempre della stagione estiva, della Pasqua e di Capodanno tuttavia nessun discotecaro può esimersi dal visitare questa favolosa discoteca che ha scritto pagine importanti nel mondo della vita notturna. Scusate l' OT anche abbastanza lungo....ma ho approfittato per ricordare un pezzo di storia della disco italiana...:wink:
Devo veramente mettermi a leggere 11 pagine di spam? Io vengo a cena. Però che quacuno mi segnali in che zona si trova il post con l'indicazione di dove e a che ora ci si trova /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
nel primo post trovi il link con il locale della cena...per l'orario, credo intorno alle 21 /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
uno come te che fa miliardi di km non sa dov'è il posto? se vuoi ci troviamo fuori dal casello di grumello... vai alla baia, zarro che non sei altro...
nota per chi prenota ai filagni :wink:, oggi non sono in macchina e quindi spiego un pochino meglio di ieri E' un posto dove si mangia benissimo la carne ai ferri, antipasti tipici locali con formaggio dell'annessa formaggeria (stessi proprietari) e risotti. A Natale ci abbiamo fatto un pranzo del gruppo sportivo e ci hanno presentato una serie di primi e secondo ottimi ma sempre quelli tipici dei pranzi numerosi (arrosti ecc.ecc.) spendendo la stessa cifra che se avessimo ordinato filetti ai fetti e risotto, ovvero sui 30 euri. Siccome pare non siamo in tanti, io proporrei di lasciare libero come si faceva alle cene di padova, oppure di chiedere appunto antipasti e carne come si è fatto molto bene a Vicenza, considerate un costo sempre sui 30-35 :wink: