Ad esempio nella azienda dove lavoro (Brembo) sono circa 800 gli interessati e vanno a unirsi alle decine di migliaia già in cassa ad esempio alla Fiat, Merloni, Same, Iveco...l'elenco è lunghissimo, da voi come è la situazione? Un'articolo: http://www.repubblica.it/2008/08/se...-1/cassa-integrazione/cassa-integrazione.html
un po' di calma nel lavoro... ma fino a quando non tagliano straordinari e sabati mattina da 6 ore vuol dire che il lavoro non manca.
Nella società di consulenza dove lavoravo prima (in Italia) continuano ad assumere. In quella svizzera dove sono adesso per il 2009 hanno deciso di tagliare il tasso di assunzioni da un +100% annuo (cosa che hanno fatto negli ultimi 3 anni) ad un +25%. Nelle società clienti per cui lavoro (un paio anche italiane), invece, nessuna nuova assunzione ma niente cassa integrazione/incentivi all'uscita.
...qui da me in bosch ne han lasciati in cassintegrazione 500 su 600 poco se non sbaglio ma considerando quanto bosch ha investito qui francamente la situazione è leggermente preoccupante
se non erro BMW Lipsia prevede una cassa integrazione per 2500 dipendenti..... da brivido direi..........
Da me (Wyeth: casa farmaceutica americana) non si parla di cassaintegrazione ma il 50-60% dei contratti a termine che scadranno a fine anno non verranno rinnovati. Rispetto agli ultimi tre anni la situazione è parecchio peggiorata.
chissà se davvero si sta facendo pulizia di gente che di lavorare non ne ha voglia, non ne ha le capacità, o sono clientelisti. Non è sempre tutto un peccato, con alcune eccezioni ovviamente.:wink: Da me, per esempio, ho sentito che non si parla di cassa integrazione, ma di gente che sta per volare (che merita senza dubbio il defenestramento). Avevano, in altra azienda, messo in cassa intergazione anche un conoscente.... e ci credo, in 10 anni sono più i giorni di malattia che le presenze.. Ogni realtà ha la sua verità, non difendiamo sempre questi "lavoratori ufficiosi", nel senso tutelare le persone si, ma potrebbero esservi in ogni azienda perfino il 10-15% di persone che ne merita lo stipendio ne gradisce il suo lavoro, o si lamenta di un unghia incarnata. E questo è un male non solo per l'azienda ma per il sistema stesso :wink:
Purtroppo sai meglio di me che il crollo dell'economia "virtuale" ossia della finanza internazionale ha fatto breccia nell'economia reale ed ora sta picchiando duro, ma proprio tanto. Cassa, mobilità, licenziamenti e, per chi è messo meglio, una grossa ridimensionata agli obiettivi di vendita annuali. L'unico conforto è la consapevolezza che più buia è la notte, più vicina è l'alba
nel settore navale (progettazione di impanti e scafo) invece siamo stracarichi di lavoro....e in ditta da me si assume ancora gente e c'è previsione di ampliamento con tanto di creazione di una produzione metallurgica (per ora eravamo solo progettisti) :wink: speriamo bene che continui così il settore delle navi da crociera e yacht :)
già..e vi posso dire che ahimè va male in tutti i settori.. o meglio, anche chi non è molto toccato dalla crisi non ha grosse intenzioni di rischiare rinnovando i contratti..
Secondo me quello degli yacht è un settore che non conosce crisi. I ricconi ci sono e ci saranno sempre. Non per pronunciare un luogo comune ma chi dice che il ceto medio sta scomparendo e i ricchi sono sempre più ricchi ha ragione.
anche da me (casa farmeceutica) in toscana in questa settimana ho sentito parlare di 200-300 persone con scadenza del contratto a casa....e che nel 2009 non saremo messi tanto bene.... anche a me scade il contratto il 31/12..............speriamo bene....
eh già....i ricchi son sempre ricchi...crisi o non crisi.... cmq mi gratto le palle....e spero che il mio settore continui a tirare così bene come in sti anni fincantieri ha commesse navali fino al 2015 ed è un evento eccezzionale....visto che di solito c'eran lavori firmati al massimo per i 3 anni successivi
Dove lavoravo fino all'anno scorso e dopo molta cassa integrazione, ora hanno chiuso o ci manca poco...