Cosa c'è di vero oggi in un frase di Orazio di altri tempi "goditi il presente non pensare al domani" Secondo me è vera in parte non puoi prenderla per oro colato, secondo voi?
So che non e' cortese rispondere ad una domanda con un'altra domanda, oltretutto aperta. Ma per poter rispondere... "Cosa intendi tu con goditi il presente non pensare al domani"?
Bella domanda....sai alla fine è una filosofia di vita a 360°, lavorativamente , sentimentalmente , economicamente! Io la condivido solo economicamente!
Per me vale esclusivamente nel pensare e cercare di godere, dell'oggi, tutte le cose positive (piccole o grandi che siano) e minimizzare quelle negative in quanto non abbiamo la possibilita' di controllare il domani, ma certo non vivo come se il domani non arrivasse.
quindi ti cambieresti la macchina se non servisse cambiarla solo perchè la nuova è + grande e + bella?
Se non mi devo indebitare per farlo, se non mette a rischio le mie disponibilita' quotidiane, se mi permette comunque di affrontare gli investimenti gia' pianificati per il futuro, perche' no!
Mi introduco solamente per una piccola precisazione, una pignoleria : Orazio dà un accezione più negativa in quel verso di come l'hai tradotta, la seconda parte significa "fiduciosa il meno possibile nel domani" Comunque bel topic, può dare ottimi frutti. :wink:
Mah, veramente la mia macchina (che uso per 4.000km all'anno) e' in vendita al prezzo di quattroruote
Come si dice;" In medio stat veritas":wink: Questo penso.....non essere ossessionati dal futuro nel fare scelte o prendere decisioni nel presente,ma allo stesso tempo,nemmeno vivere con totale disinteressamento ed approssimazione nel presente:wink:
Aaahh, che discussione ne può venir fuori! Per me la frase è vera se nel presente c'è qualcosa di buono, di bello, di soddisfacente: se uno passa un periodo nero è logico e innegabile che possa pensare solo al futuro, no? Però state parlando con un fanatico di Giacomo Leopardi, come me, e perciò aggiungo che è inutile cercare di rendere più sopportabile la vita riempiendosi di illusioni, perchè l'uomo dev'essere capace di guardare in faccia la "vera vita", e rendersi conto che non riuscirà mai ad arrivare a soddisfare il piacere a cui continuamente tende.
:wink: Anche Ja:wink: L'aspirare a qualcosa........è molto più appagante che il suo ottenimento...:wink:
x me il "carpe diem" è sacro.... la vita è una....fancxxo a tutto.... oggi ci sono e domani chi lo sa... meglio dire "c'ho provato" piuttosto che " mannaggia se l'avessi fatto"...
Ovvio, perchè la Natura impedisce all'uomo di riuscire a raggiungere il piacere sommo, il piacere ideale...e infatti, dice sempre Leopardi, l'uomo immagina il suo piacere sempre proiettato nel futuro, mai in qualcosa che ha già vissuto:wink:
Io condivido molto di quella "teoria":wink: Conferma del fatto che è nella natura umana l'incremento costante in tutti i campi (evoluzione),nonchè la sua perenne insoddisfazione...almeno per quelle che sono le mie esperienze,fino ad ora,non ho mai conosciuto qualcuno che si sia dato per "arrivato"....c'è sempre quella voglia,quell'aspirazione che tende sempre a qualcosa di nuovo,di "diverso"...ed è questa stessa voglia che alimenta le giornate di una persona....poi non è per tutti cosi immagino:wink:,quindi...IMHO:wink:
Si quello si...:wink: Ma quell'apirazione di cui parlo,è un'aspirazione "tangibile"....una prospettiva che smuove i comportamenti attivi delle persone:wink: Anche io come te sono uno strenuo sostenitore della vita pratica e quotidiana...ma sono anche convinto che sia molto forte questa componente nella vita di molti di noi