Cappuccetto Rosso ed il Lupo nel bosco di Nardò.

Nell'immaginario collettivo la fiaba dei fratelli Grimm ha dei colori ben definiti, il rosso della mantella dell'innocente bimba ed il nero del Lupo cattivo.

Qui i colori sono altri ed ingannevoli, il Lupo è bianco ed apparentemente potrebbe sembrare la bimba, visto che si tratta di una stradalissima M3, mentre Cappuccetto Rosso è gialla e viceversa ha le parvenze del Lupo cattivo con quello stemma raffigurante un Toro nero, una fiammante Gallardo.

Ma allora cosa c'entrano Cappuccetto Rosso ed il Lupo? Assolutamente niente ma nel momento in cui vivevo questa sfida mi è tornato in mente il quieto Nonno ed il suo "TI MANGIO" urlato dopo il sorpasso ai danni del prorompente Dario, detto il Nano Str..o.

Perchè sto scrivendo questo aneddoto? Perchè il buon pirla del Tonno, nel più bel inseguimento dell'anno con tanto di sverniciata, convinto che la videocamera registrasse, non si è accorto che è finita la memoria proprio sul più bello, ed ora tocca a me raccontarne le gesta.

L'essenza dei track day sta IMHO nell'individuare il pollo di turno, che crede di essere un pilotone e sfoggia il suo prolungamento del pene costosissimo e dargli una mazzata sui denti con un pisello ben più piccolo ma usato molto meglio.

Così io e Franz eravamo sulla pit line del circuito handling della Prototipo di Nardò ed osservavamo gli atteggiamenti della fauna locale ed i loro giocattoli e quando abbiamo visto Cappuccetto Rosso avventurarsi nel bosco della Prototipo, i due Lupi si sono messi prontamente a caccia.

Il tempo di indossare il casco e le cinture e ci avviamo sul lungo rettilineo di Nardò, lentamente, in attesa di esser raggiunti dall'ignara Cappuccetto.

Dopo un paio di curve ci raggiunge e sorpassa con una Lotus accodata, il tempo di scalare due marce dal rapidissimo dkg e via all'inseguimento.

Ad onor del vero bisogna fare due precisazioni:
- il Tonno conosce molto bene la pista, assai articolata e maliziosa;
- la sua White è una macchina giusta, ha tutti quegli adattamenti che trasformano una macchina, si sportiva ma da famiglia, in un Lupo famelico con degli artigli marchiati sportcup.

Con questi presupposti raggiungere le due macchine si è rilevato un giochetto da ragazzi ed inanellando un giro in 2'41", siamo arrivati presto dietro gli scarichi della lotus, affrontiamo l'ultima curva e presa la scia della macchina inglese la superiamo sul rettilineo mentre Capppuccetto, forte della sua cavalleria, scappa rapida allungando in maniera disarmante.

Per fortuna il bosco della Prototipo ha anche tante belle curve così il Tonno si mette a far sul serio, si accuccia sul sedile e punta l'orizzonte con un unico obiettivo, colmare quella distanza che ci separa dalla Gallardo.

White è affilata nelle mani di Franz, frena, sterza, gira ed accelera con una apparente facilità e naturalezza, nella realtà c'è tanta maestria in quei movimenti dolci ma decisi.

Tonno arriva in fondo ad una discesona con una sx secca, frena e la staccata è decisa, le 4 punte mi serrano il corpo, poi degrada la frenata dolcemente fin dentro la curva e White segue pedissequamente gli ordini impartiti, sembrano un tuttuno.

La Gallardo ormai è ad una 50ina di metri, le sue traiettorie non sono così rigorose, va forte ma le manca quella armonia che è propria di White, gli stessi pzero corsa ne impegnano l'assetto che si rivela abbastanza scoordinato, rolloso e disomogeneo.

Alla fine del giro siamo finalmente sotto gli scarichi di Cappuccetto ed il lungo rettilineo rinnova il gap motoristico ma questa volta Franz non ha nessun ostacolo, prepara l'uscita di curva, anticipa il gas ed il riallineamento facendo scorrere White su dei binari immaginari ed in uscita ci ritroviamo in scia.

Ma neanche la scia può niente contro la differenza di cavalleria, la Gallardo allunga ma non tanto quanto nel giro precedente, Franz coglie subito l'opportunità e fa un capolavoro al curvone, arriva a 240 tachimetrici, con la Gallardo ormai distante, alleggerisce appena il gas e si scodella a velocità warp dentro al curvone di Nardò.

Il curvone ha un raggio di curvatura che decresce fino a trasformarsi in un tornante medio lento, riuscire quindi a decellerare in maniera corretta da una velocità così elevata e con la macchina in appoggio è roba da manici veri.

Vedere poi Tonno esser cresciuto così tanto nella guida mi rende orgoglioso e fiero, non solo mi ha sorpreso per le capacità di guida ma per la freddezza nel riuscire a guidare forte e preciso nonostante si confrontasse con una macchina ben più performante.

Tutto il giro di inseguimento è stato un susseguirsi di incroci di traiettorie, di avvicinarsi nelle curve, ed il riallontanarsi nei brevi allunghi e nonostante venisse esposta la bandiera blu ad ogni curva la Gallardo non dava strada.

In fondo è quello che uno si augura, se c'avesse dato strada subito il divertimento sarebbe scemato ma devo dire che i pochi minuti successivi alla decisione del Tonno di volerlo comunque sorpassare, sono stati quelli più adrenalinici che ho vissuto da passeggero.

Per non perdere mai la coda di Cappuccetto, il Lupo doveva fare gli straordinari nelle staccate e negli inserimenti poi la preda fa un errore in uno dei tornanti che porta ad una parte molto veloce, entra troppo forte, la Gallardo sottosterza e va fuori linea, Franz mantiene la traiettoria in maniera rigorosa ed affianchiamo in uscita Cappuccetto che resiste al primo attacco del Lupo, ma la preda è ormai stanca e sente il fiato dell'inseguitore sempre più vicino.

Quei metri guadagnati in uscita non consente di prendere un distacco sufficiente per la staccata successiva, Franz va fuori traiettoria prendendo l'interno fa una staccata capolavoro, riuscendo ad affiancare la Gallardo poco prima dell'inserimento, il cuore mi va in gola, non ci sono margini per le distrazioni, la speranza è che il gallardista si sia accorto che non poteva più prendere la traiettoria e dopo un accenno di chiusura il Lupo SI MANGIA Cappuccetto Rosso.

CHE SPETTACOLO!!! Nei track day mi è capitato raramente di vivere una condizione più simile ad una gara che ad una circolazione, definita turistica ed una volta avanti, per la povera Gallardo non c'è più stata storia ed arrivati ai box, una fumata dal motore è stato il segnale della resa definitiva.

Grazie ancora Franz, grazie a Nardò e grazie a Cappuccetto per lo spettacolo che mi avete fatto vivere.