Scusate se affollo il forum generale con questi racconti ma sono a casa con il virus gastrointenstinale e trovo effciente scrivere mentre sto sulla tazza. Del resto questo confronto ve lo avevo promesso. Il terreno di scontro questa volta non è un'autobahn tedesca ma una strada privata di montagna di un facoltoso amico che ha aperto i suoi cancelli. La CaymanS è guidata da un amico nonchè legittimo proprietario, ha i cerchi da 19, i distanziali da 5mm e assetto pasm, un bel giocattolino. Come imbocchiamo il cancello di partenza di un percorso che sale a 1000m dai 400 iniziali in 8,6km, il mio amico Rosario, mi guarda dal finestrino e mi dice: a chi arriva prima? Neanche finisce la frase che il bast...do parte a razzo, io colto di sorpresa vado in kickdown e nel frattempo cerco di levare completamente il DSC, quei secondi mi sembrano interminabili e la Cayman è già scomparsa dietro un paio di curve. La strada all'epoca non la conoscevo ma per fortuna era segnata dal navigatore e mi sono affidato interamente a lui come un navigatore da rally ( azz, non ci avevo mai pensato prima, dovremmo chiedere a Cris se può impostare la voce del navigatore replicandone uno vero con le stesse indicazioni in codice). Appena affrontata la prima doppia curva mi trovo un tratto di allungo, in leggera curva a dx che chiude sempre più per poi arrivare ad un tornante a sx, la Cayman è davanti a me a circa 300 metri, la strada è in salita, il massimo per i miei 650Nm di coppia. La Bmw divora l'asfalto con un sound ovattato più simile a quello di un V8 small-block che a quello di un turbodiesel, il distacco non cambia con una sorpresa... nel momento in cui la strada stringe per poi girare nel tornante, Rosario stacca con largo anticipo, poi mi dirà che non si fida ancora a staccare a ruote sterzate. La stabilità impeccabile del retrotreno della 5er mi permette di staccare a 100m dal tornante ed a recuperare gran parte dello svantaggio, in più la velocità bassa accorcia le distanze temporali e se a 180km/h avevo 300m a 50 mi sono ritrovato a 50m. Il tanto che basta per vedere l'uscita di curva della CaymanS sulla strada che sale opposta alla mia. Inserisco la macchina in curva ancora pinzato e mi ritrovo in mezzo alla coltre di fumo alzata dalla ruota posteriore della Porsche, preso dall'euforia di aver riguadagnato il tempo perso, anticipo il gas, l'auto sovrasterza con la ruota interna che fuma, leggero controsterzo, si siede quasi ferma e schizza in avanti disegnando una S con tutte e due le ruote posteriori. Ho perso tempo ma sempre meno di Rosario, ormai è nel mio mirino da ora in poi non si può più sbagliare, mi sento sempre di più un tuttuno con la macchina, forzo un paio di curve veloci, in parte ingannato dal navigatore che le faceva sembrare meno pronunciate ed al successivo tornante sono attaccato allo scarico della Cayman. Quando corro con la macchina in strade di montagna, tengo il finestrino di guida abbassato per cercare una maggiore sensazione di velocità, la cosa mi permette di sentire le doppiette di Rosario in staccata, cerco di inseguirlo in inserimento in curva sul successivo tornante ma la Cayman è maledettamente efficace e con la mia smuso di un paio di metri, la lotta non può essere vinta in inserimento ma nelle capacità di ripresa in uscita di curva. E' in uscita che capisco che Rosario mette addirittura la prima, ecco perchè non riesce a gestire a dovere la motricità, perde tempo mentre io in 2° ho sia il tiro che la motricità per recuperargli strada. Adesso gli sto incollato agli scarichi e Rosario si fa nervoso, fa tante correzioni con il volante per tenere in assetto una nervosa Cayman, ormai ha scaldato troppo le ruote Pilot Sport 2 posteriori e, come poi ha ammesso, il retrotreno si è fatto gelatinoso. Ancora una sequenza di curve senza fiato, ed io sto sempre lì incollato agli scarichi della Cayman (poi venitemi a dire che una E60 non può avere un comportamento sportivo). La ridotta demoltiplicazione dello sterzo mi consente di non staccare mai la presa a due mani sul volante anche nei controsterzi, in pratica guido sfruttando i 180° di rotazione dello sterzo, una figata. Purtroppo però la strada è stretta e non ho la possibilità e forse il motore per dare lo schiaffo definitivo del sorpasso. Arrivo al piazzale della villa con le mani sudate ed un sorriso stampato in faccia a mo di ebete. Quando Rosario aveva la 330Ci ed io la 325Ci faceva fatica a starmi dietro ma con la Cayman sembra guidare meglio, è un'auto che da confidenza e soprattutto perdona tanto. Con la 535d invece devi avere rispetto della sua massa, non è importante curvare impiccato quanto invece cercare di tenerla piatta in curva per avere maggiore motricità possibile in uscita poi al resto ci pensa un motore dalla generosità straordinaria. Nel piazzale parcheggio la macchina nel primo posto disponibile, avrà il suo perchè e dopo una sonora mangiata e chiacchierata ci rimettiamo in macchina. So che non si dovrebbe dire ma io quando bevo 2 bicchieri di vino riesco a trovare maggiore concentrazione e ad abbassare la mia soglia dell'incoscienza, forse perchè non lo digerisco e l'alcool entra in circolo più lentamente. Il fatto di aver parcheggiato all'inizio del piazzale ora mi mette in posizione di vantaggio, eh già... adesso sono io che sto davanti e faccio la lepre. Mentre saluto gli amici Rosario è già attaccato dietro che mi solletica con delle leggere sgasatine, il sound della Cayman con gli scarichi tondi opzionali è da brivido. La 535d invece da fermo non può celare le sue origini trattoresche, anche se ha un'insolita propensione a prendere e perdere giri quando si solletica il gas in neutral (fateci caso ha la reattività di un motore griffato M). Questa volta sono io a fare l'andatura, mi disinteresso completamente dello specchietto retrovisore ed inizio a spingere come un forsennato, nei brevi tratti rettilinei in discesa, raggiungo velocità da brivido e mentre all'inizio nelle curve più strette sentivo il dolce alitare delle ventole di raffreddamento della Cayman man mano che scendo lo sento sempre più lontano. Adesso sono i freni a manifestare i primi segni di stanchezza, nel rettilineo più lungo do un'occhiata al tachimetro e sono a 190km/h in IV°, ho davanti a me un tornante e stacco a circa 150m, il freno in quei 5" si fa sempre più duro accompagnato da una vibrazione sorda che viene dai freni, per fortuna è l'ultimo e la Bm riesce addirittura ad accompagnarmi dentro al tornante con un leggero sovrasterzo, cazz... come lavora il CBC, sembra quasi che faccia fare la curva senza sterzare. Intanto vedo il cancello, mi rilasso, inserisco il neutral e faccio fare gli ultimi 300m a briglia sciolta per far raffreddare i freni, guardo lo specchietto e nel tempo di mettere a fuoco vedo arrivare la Cayman tutta gonfia in frenata, Rosario non si era accorto del mio rallentamento, si era illuso di avermi raggiunto. Insomma rubando la frase di Massimo lo zio di Ironlion, la conclusione è che:esistono piedi pesanti e non vetture veloci.
Nicola come al solito ci attacchi allo schermo del pc fino all'ultima parola......!!! Mi chiedevo: ma ti gasa di più inseguire o essere davanti e dare il ritmo?
Nella mia vita ho fatto cose che è meglio non raccontare e gli errori sono venuti fuori sempre mentre seguivo. Per farti un esempio, un giorno con la Golf Gti preparata ho inseguito una Uno turbo, siamo arrivati in una curva veloce da 120km/h di percorrenza lui mi aveva distanziato sul rettifilo precedente, così sono entrato a cannone per riprenderlo in uscita, e me lo sono trovato davanti proprio alla corda con 30km/h in meno che continuava a rallentare, insomma il classico che tira in rettilineo e frena a morte dentro la curva, ho frenato allargato la traiettoria per contrastare il sovrasterzo, ho preso lo sporco e mi sono messo di traverso, nonostante tutta la velocità che avevo perso continuavo a seguire la UNO a pochi metri avanzando con la fiancata. Insomma il pirla si era messo paura e si era quasi fermato. Un'altra volta in autostrada con la 325Ci seguivo una Subaru WRX station, in piena galleria in discesa a 180km/h tocca i freni e chiude lo sterzo per seguire la curva che andava stringendosi, ha iniziato a pendolare 3,4,5 volte io mi attacco ai freni e sterzo da una parte all'altra per evitarlo alla fine lui si gira andando verso la corsia di sorpasso, io punto su quella destra e accelero per levarmelo di torno ed il pirla che aveva lasciato lo sterzo controsterzato, una volta in testa-coda prosegue a marcia indietro con il culo che ritornava verso la corsia dove stavo passando, c'è mancato veramente un pelo. Quando sei davanti rispondi solo di te stesso, quando sei dietro è meglio accertarsi che chi ti sta davanti sappia guidare.
impressionato!! un racconto delizioso!! la prossima volta ricordati la telecamera da cruscotto!! ciao
Complimenti Nicola storia davvero avvincente....è un piacere leggerti!!!!:wink::wink::wink::wink::wink:
come al solito un ottimo racconto.... sono d'accordo con te Nicola, quando si corre sempre meglio stare avanti.......:wink: questa è l'unica volta che accetto di avere qualcuno dietro
A me invece piace + stare dietro quando mi "attacco" con qlcuno, cerco di studiare come guida e poi mi adatto....x poi cercare di passarlo...anche rischiando....