Blacky vs GT3

Dedicato ad un amico ed al suo nuovo acquisto.

La Germania...terra di confine per gli smanettoni, terrorizzati dai sempre più presenti Tutor e come ben sapete io sono uno di loro.

Quando mi dicono: abbiamo una bisarca che ti porterebbe la macchina al Ring; ho sempre risposto: ed il viaggio? Con cosa lo faccio?

E si, il viaggio è uno dei momenti della gita al Ring tra i più attesi ed agognati, quei 400km di libertà spesso troppo castrata dai continui rallentamenti ma sempre libinosi per quei pochi attimi di follia.

L'ultima gita al Ring me ne ha regalato uno particolarmente godurioso.

Ero arrivato a Karlsruhe, quando finalmente si apre un tratto libero, in salita con un susseguirsi di curve da panico, come tutte le altre volte mi scorre il dito sul tasto M, l'assetto e lo sterzo si induriscono ed una spia gialla sulla strumentazione mi ricorda di aver disinserito i controlli.

Scalata in III° e via a tutto gas, poi IV° e V° ed inizio a pennellare le curve di una deserta autobahn tedesca, senza fare il matto, diciamo di buon passo.

Dopo nemmeno 4 curve, mentre da destra mi spostavo verso la corsia di sorpasso per una curva cieca a sx, mi si accapona la pelle, sono scosso da un'innaturale sensazione, dò una rapida occhiata allo specchietto e ROOOOMMMHHH, mi passa una GT3 fiammante con almeno 20km/h di differenza lisciandomi lo specchietto.


Caxxooooohhhh, il battito cardiaco schizza alle stelle, guardo il tachimetro che segna 230km/h e frastornato per lo spavento inizio ad interrogarmi su come aveva potuto raggiungermi quella macchina che fino a qualche curva prima non era nel mio radar visivo.

Fancuxo, apro tutto il gas, metto la mappa del navigatore sulla scala da 500 metri che mi consente di anticipare visivamente il susseguirisi delle curve ed il loro raggio e setto in M il cervello.

Come esco dalla curva la scorgo a 200 metri di distanza, la provvidenza mi dà una mano ed un ignaro Audista esce all'improvviso in corsia di sorpasso costringendo il Porschista a frenare.

In un attimo la raggiungo e mi preparo psicologicamente alla guerra, la GT3 è celeste con i fari posteriori assotigliati, è indubbiamente la MKII da 435cv, quale occasione migliore per vedere quanto motore ha in più.

Siamo a 130km/h dietro alla benedetta Audi A3, scalo in III°, tutto è pronto, finalmente il lento sorpasso è al termine, sento la sgasata della GT3, anche il porscista ha scalato marcia, mi attacco talmente tanto che quasi potrei apparecchiare il tavolo sull'immenso alettone, il semforo è verde, si parte...

Il sound della GT3 copre quello di Blacky, a 176km/h di tachimetro cambio in IV° che sono ancora attaccato agli scarichi, la GT3 invece prosegue e mi prende un paio di lunghezze prima di arrivare al cambio marcia.

Ho il piede dx che a momenti sfonda la paratia per quanto è premuto, mi scopro proiettato con il corpo in avanti quasi a voler spingere ancor di più la macchina tentando di resistere.

Blacky c'è, il distacco sembra rimanere costante e mentre mi sto approssimando a cambiare nuovamente marcia inizia a profilarsi all'orizzionte un bel curvone a dx, piuttosto lungo.

Un attimo prima di inserire passo in V° e come taglio la curva vedo la GT3 appoggiarsi saldamente sulle ruote posteriori ed allungare ancora di altre 3 o 4 lunghezze, ormai sono fuori dalla scia, la curva ha un raggio costante ma noi stiamo ancora a tavoletta con la velocità e l'accelerazione laterale che crescono sempre di più.

Il pesante culone della GT3 inizia a pompare ma con molto compostezza, forse ha i supporti motore attivi, il movimento non è molto diverso da quello di Blacky e spinge...spinge dannatamente.

Usciamo dalla curva a oltre 250km/h e la GT3 inizia ad allungare sempre di più, speravo di riuscire a stargli in coda aiutato dalla scia, ma devo ammettere che di motore ne ha di più, non molto ma di più.

La velocità continua a crescere, l'autobahn è per fortuna deserta, iniziamo a veleggiare attorno ai 270 tachimetrici e sono nuovamente vicino al momento della cambiata, proprio in questi attimi l'allungo della GT3 sembra arrestarsi, probabilmente per la diversa rapportatura delle due macchine.

Intanto il rettilineo sta nuovamente lasciando il posto ad un tratto guidato, c'è una veloce S ed una curva a sx un pò più secca, la strada inizia a scendere con una forte pendenza e Blacky prende velocità sempre più rapidamente, ormai sono in VI° ad oltre 290 segnati dal tachimetro digitale.

La GT3 è a un 100io di metri quando imbocchiamo la S, le sue traiettorie sono precisissime, segno che il crautomane conosce bene la strada, mi concentro sul punto in cui toccherà il freno per inserire nella curva a sx.

Finalmente si accendono gli stop della GT3, cacchio sembra maledettamente avanti rispetto alla curva, l'unico modo per riavvicinarmi è frenare dopo, mi allargo a dx il più possibile finchè sento le ruote andare sullo sporco mentre oltrepasso leggermente la striscia bianca che delimita la corsia di emergenza, rientro appena e freno , sono veramente molto veloce, forse troppo per una strada aperta al traffico, non ci sono macchine ma non ho molto margine se qualcosa va storto mah...chissenefrega adesso gli vado a culo.

Come Blacky va in appoggio sento il retrotreno alleggerirsi, allineo leggermente lo sterzo e via tutto gas, i pneumatici differenziati, (pzero corsa system all'anteriore e Pzero stradale mescola Porsche) rendono l'assetto leggermente sovrasterzante, non sono abituato, nelle curve da 250km/h ho sempre preferito un assetto leggermente sottosterzante, per approcciare meglio il limite.

A gas spalancato Blacky si stabilizza, è talmente neutra che riesco a pennellare la curva senza esitazioni con una linea perfetta, solo leggermente sporcata da delle caditoie che scuotono l'assetto.

Alzo lo sguardo per cercare l'uscita della curva e rincrocio la GT3, la macchina rolla poco ma come sono al limite io, lo è pure il porscista, ha le ruote leggermente più sterzate di me, ed il muso leggermente alzato, la sua velocità di percorrenza è solo leggermente più lenta e disturbata da un assetto leggermente sottosterzante ma la GT3 scorre in maniera impressionante.

Usciamo dalla curva a 260, sono riuscito a pappargli una 50ina di metri e la maggiore velocità di uscita mi fanno sfruttare gli ultimi 20km/h con il penultimo rapporto prima di vover cambiare in VI°.

Adesso è Blacky che si avvicina inesorabilmente, forse aiutata anche da un falsopiano, quasi riesco a prendere la scia che al cambio in VI° la mia progressione si esaurisce e la GT3, lentamente ricomincia a guadagnare, un metro per volta.

Vedo in lontanza un ponte e scorgo il cartello di attenzione per le raffiche di vento, in Germania non sai mai se la raffica arriva o meno, puoi essere in una zona coperta e poi improvvisamente giri l'angolo e ti ritrovi una tempesta ed a 300km/h non è bello.

Quasi spero di scorgere del traffico che ci farebbe rallentare ma niente, la strada alle 2 del pomeriggio è deserta, imbocco il ponte mal raccordato a 305 di tachimetro, e do un'insaccata alla schiena per la leggera ed inaspettata depressione dell'asfalto, tanto più inaspettata perchè un attimo prima la GT3 era passata e mi sembrava che il movimento del telaio fosse meno evidente anche se rapidissimo.

A metà del viadotto vedo la GT3 scartare breivissimamente verso il guardrail e di nuovo al centro della carreggiata, ho giusto il tempo di accentrami fra le due corsie che mi arriva la folata di vento, non esagerata ma sufficiente a far traslare la macchina di un metro abbondante, la GT3 ormai è all'uscita del ponte e questa volta la vedo quasi decollare sulla giunzione con la strada, il sedereone pesante questa volta ha un movimento ampio pur rimanendo la macchina ben dritta e frenata di assetto.

Ora vediamo se la cura Semprini dà i suoi risultati, confido su quelle molle di fine estensione dell'ammortizzatore che dovrebbero addolcire prorpio questi passaggi, come prendo il gradino con l'avantreno, il cruscotto sembra dissaldarsi (le pzero corsa system anteriori hanno una spalla granitica, la macchina salta perfettamente bilanciata e recupera immediatamente il terreno, non so se mi sono staccato da terra, il rumore dell'aria era talmente forte che non ho sentito se il motore ha dato una breve accelerata ma sicuramente c'è mancato poco.

Do un'occhiata al tachimetro digitale, ormai siamo in prossimità della velocità massima e non lo trovo, al suo posto vedo un'indicazione dell'autonomia residua che mi segna 30km, alzo il gas appanicato, non mi ero accorto della riserva e tanto meno di quella ben più angosciante che ti avvisa quando rimangono meno di 50km.

Mi piange il cuore ma devo lasciar scappare le GT3, quasi tiro un sospiro di sollievo, raramente si incontra per strada una macchina così veloce, portata ai suoi limiti.

Speravo in cuor mio che Blacky almeno sul veloce recuperasse il gap ma per riuscire ad avvicinarmi ho osato tanto pure troppo, nella realtà il porscista è sempre stato un passo avanti e nulla ho potuto.

Intanto mi affanno a cercare un cartello con l'indicazione di un ditributore, in questa zona dimenticata da Dio sono molto rari ed infatti ne scorgo uno che segna 15km.

Normalizzo la velocità, guardo il termometro dell'olio che è andato oltre la tacca dei 125° e dò un paio di carezze sul cruscotto in alcantara di Blacky, in curva abbiamo fatto sempre la nostra porca figura.

Entro al distributore della Shell e trovo la Porsche che fa un bel pieno di V-Power, il mio volto è tradito da un ghigno di gratificazione, al pensiero che il porscista correva ai ripari con un bel pieno di essenza pregiata, forse pensava di avere molto più motore di Blacky.

Mentre sono nella pompa affiaco, si avvicina, il proprietario, ha delle Hogan ai piedi, sta a vedere che è italiano, infatti mi saluta con una "ciao" e si presenta dicendomi: vedo che anche tu metti la V-power.

La rosikata per la sverniciata prevale sulla mia indole sorniona e colgo l'occasione per rendere la pariglia: si non vedevo l'ora di togliere la 95 ottani svizzera.

La battuta sortisce l'effetto voluto, adesso è lui che ha un ghigno di stupore e risponde: ammazza andavi così forte con la 95?

Ed io ormai pieno di sarcasmo continuo: lo so ma non è stato sufficiente per metterti il muso davanti.

L'ignaro non sapeva che mentivo e che avevo appena esaurito un pieno di Aral da 102 ottani.

Dopo alcuni convenevoli in cui mi racconta di essere nato a Roma e che vive da un paio di anni in Germania, mi ringrazia per aver condiviso quei 20 minuti di follia e ci salutiamo con una frase del porscista che suona più o meno così: solo un italiano poteva venirmi dietro in quella strada che percorro tutti i giorni.

 

Tranquillo, è un racconto di fantasia.:wink:

 

Grazie ragazzi, era un pò che non mi sgranchivo le dita, fa piacere vedere che non ho perso lo smalto.