Berlusconi è perseguitato dalla magistratura?

Come ho già scritto, tecnicamente non serve; peccato che il discrimine tra persona informata sui fatti ed indagato sia mooooolto sottile.

 

Non lo so, dì te se reputi più attendibile una signora siciliana ed un architetto (e sembra anche altri) che dichiarano una cosa disinteressatamente o un pu**anella tunisina che ha dichiarato 10 cose in 10 sedi diverse.

Concordo.

Nessun problema, ho risposto prima. Quello che volevo specificare era che dai magistrati inquirenti è meglio farsi sentire il meno possibile, e se si ha qualcosa da dichiarare, quando possibile, è meglio farsi accompagnare dall'avvocato dai Carabinieri in Caserma.

 

Io di audizioni ne ho viste qualcuna e ti posso dire che per molti non è di immediata comprensione la differenza tra persona informata sui fatti ed indagato.

 

Quoto e reppo. Per esperienza personale, non ideologia politica.

 

Se noon dovessi dare un po' di rep in giro prima, ti repperei!

 

Avevo deciso di disertare queste discussioni,ma avanzi una rep+.

Essere iscritto nel registro degli indagati significa spesso essere visto come colpevole a priori sia per il popolino,e cosa più grave sia per alcune istituzioni.

 

In questo caso c'è l'abitudine di ritenersii sempre al di sopra di tutte le leggi da parte dell'indagato... E che chi lo giudica lo faccia sempre e solo perchè che l'ha con lui e non perchè lui commette dei REATI...

 

punto a) la puttanella tunisina anzi marocchina perche' con i suoi racconti ha confermato quello che emerge dalle intercettazioni, ovvero un quadro di prostituzione, regali e buste con soldi, feste con minorenni al seguito e gentaccia che non dovrebbe frequentare uno dei massimi esponenti di stato che si e' poi capito (si sapeva) aver elargito incarichi pubblici sulla base di poppe e culo.

punto b) abbiamo un punto di incontro!

punto c) ovvio che se devi nascondere qualcosa e' sconsigliabile presentarsi da un pm senza legale, se reputi invece di non dover nascondere niente e viene solamente ascoltato...beh io l'ho fatto e ne sono uscito come sono entrato, mi hanno anche detto grazie.

Magari se avessi avuto qualcosa da nascondere ci portavo il mio avv.

 

Il tuo messaggio ha un pregio indiscutibile: schematizza la confusione che c'è in Italia tra le figure del magistrato inquirente e magistrato giudicante.

Per questo, e non solo, è urgente e necessaria una riforma organica e sistematica.

 

Sei da rep......e' un sentore tipico italiano, se prendi una multa dall'autovelox e' colpa della macchinetta maledetta e non tua che facevi 50 kmh/ oltre il limite...cosi' in tribunale c'e' chi si spertica a dire quanto il mondo e' ingiusto, magari se si trova li dipende dalle sue azioni...magari.....

 

in questo non ti seguo molto......ti cito una discussione gia' seguita a riguardo:

Noi abbiamo una tra le cose più evolute o più sbagliate: In Italia il ruolo del Pubblico Ministero è svolto da magistrati, definiti magistrati inquirenti ("accusatori") per distinguerli da quelli che giudicano, definiti magistrati giudicanti,

Alla fine della II guerra mondiale infatti, per ovviare ai soprusi del tempo del fascismo, fu deciso (Costituzione ) che il ruolo di pubblico ministero fosse svolto da magistrati (quindi indipendenti, come ogni giudice, dal potere legislativo ed esecutivo) e quindi, come principio almeno, abbiamo un'accusa più neutrale possibile (meno persecutoria o interessata).

Mi puoi spiegare il problema dal tuo punto di vista e con un linguaggio se puoi alla mia portata....non mi occupo di legge...

 

Mi pare una visione molto parziale, oltre che caratterizzata da un vizio di fondo: la presunta autenticità dell'interpretazione attribuita alle intercettazioni.

Infatti, fermo che quelle pubblicate rappresentano una parte del tutto, oltre ad essere spesso stralciate, l'interpretazione che conta, ai fini processuali, è quella del giudice, non quella del "lettore".

Ciò posto, mi permetto di far presente quanto segue:

a) non mi pare -ma posso sbagliarmi, quindi sono benvenute precisazioni in senso contrario- che Ruby abbia ammesso rapporti sessuali con Berlusconi, nè che abbia riferito che terze persone, magari minorenni, si intrattenessero col Presidente del Consiglio dietro corresponsione di denaro. In sostanza non c'è nulla di penalmente rilevante in quelle intercettazioni, imho. Poi, se si parla di moralismo, è tutt'altro paio di maniche, ne convengo;

b) concordo pure io

c) l'assistenza legale fa sempre comodo quando vieni sentito per "sommarie informazioni"; non è questione di aver cose da nascondere o meno: quando ci si muove in un settore governato da regole "tecniche", ci vuole una guida esperta. E' una questione di rischio, che viene così minimizzato -perchè ricordiamoci che gli errori giudiziari non sono, ahimè, merce rara...-

 

Sentore tipico che va a braccetto con la vocazione all'inquisizione di molti pm.

Perchè se è vero che l'italiano, mediamente, da ad altri la colpa delle proprie disgrazie, è anche vero che chi lo indaga è spesso convinto, a torto, della sua colpevolezza...

 

Sgranfius for President!!!