Io si due volte, una volta come passeggero ed una volta alla guida, ma solo la prima volta merita di essere raccontata, o forse no, ma l'altra sarà oggetto di un altro post. Io sono nato ed ho vissuto metà della mia vita a Cagliari, nel 1984 mi sono trasferito a Roma. A Luglio del 1985 c'è stato il mio primo e vero rientro in "patria" (chi è sardo capirà perchè ho usato questo termine) per le vacanze estive...uno sballo tornare dai vecchi amici dopo 10 mesi di un lungo Inverno, lontani. Come festeggiare? Ovviamente in discoteca a Villasimius (per l'esattezza la discoteca di Capo Boi). Andiamo in macchina con Vittorio e la sua Y10 Fire LX, io mio fratello ed un altro amico, Silvio. Sono le 11 di sera, musica a palla e tra un sorpasso e l'altro ci supera un razzo di Uno 60S targata Torino con un pirla alla guida e tre ragazze, le due ragazze di dietro si tirano giù le magliette e ci sbattono le tette sul lunotto posteriore, insomma peggio di un guanto di sfida. La Uno sorpassa ancora ma ormai siamo ingaggiati, Vittorio parte all'inseguimento. Per chi conosce la strada si fa un tratto breve di rettilinei per poi salire verso la costa est in una sequenza di curve da brivido. L'inseguimento dura parecchio e dopo aver superato Torre delle Stelle la salita si fa sempre più ripida e le curve sempre più strette e nel frattempo inizia a piovere (a Luglio in Sardegna, che sfiga). Alla fine in un tornante senza visibilità, Vittorio da la stoccata finale e sorpassa all'interno la Uno, la manovra piratesca mi è di presagio, ma siamo troppo infogati. Io e Silvio, seduti sul sedile posteriore, iniziamo a slacciarci i pantaloni per restituire il favore con un bel televisore (chi è sardo ed ha 40 anni sa di cosa parlo gli altri lo scopriranno presto). Nel frattempo la salita è finita ed iniziamo a scendere verso Capo Boi, io e Silvio ci guardiamo, ci tiraimo giù i pantaloni e non senza dei contorsionismi, tutti piegati, attacchiamo le chiappe al lunotto posteriore della Y10 (il televisore appunto). Mentre sono li che rido come uno scemo alzo lo sguardo per vedere la strada e scorgo una curva a DX in contropendenza...in un attimo capisco che siamo troppo veloci, urlo a Vittorio: ma...che ca....@@o faiiiii eh..... shhhhhhh, il rumore della gomma che striscia sul bagnato è il segno che ci dobbiamo preoccupare di appigliarci a qualcosa di resistente in attesa della botta. Invadiamo l'altra corsia ed andiamo a sbattere con una violenza inusitata contro la parete interna della montagna con il 3/4 anteriore, ricordo ,ancora il rumore secco della botta, un misto tra lamiere che si contorcono e vetri che esplodono, poi l'auto si alza, si piega su un fianco e bang un'altra botta sulla fiancata dx, il lunotto laterale esplode ed io finisco con il culo privo di protezioni sull'asfalto ma non ho tempo di sentire dolore, spero solo che tutto finisca al più presto mentre sento lo sfregare delle lamiere. Finalmente adesso l'auto è ferma ancora sul lato dx, iniziamo a fare la conta dei presenti: tutti bene? E' la domanda ricca di ansia fatta da Vittorio, io, mentre realizzo l'accaduto, mi accorgo di avere il culo peloso di Silvio in faccia, infatti è lui ha rispondere per primo: si, si tutto bene. Ma bene un ca@@o gli rispondo io, c'ho il culo in fiamme, fatemi uscire. Il più silenzioso è Daniele, mio fratello, ad un certo punto se ne esce dicendo, con una calma certosina: mi deve essere finita dell'acqua in faccia, sono tutto bagnato in fronte. Il buio non gli aveva permesso di capire che era sangue e non acqua. Intanto Vittorio cerca di dare dei calci alla portiera Sx, l'unica che è libera e si potrebbe aprire, ma è incastrata. Alla fine una volta caduti tutti i vetri del finestrino sx esce da lì arrampcandosi sulla fiancata della macchina, esce anche Daniele che era seduto nel posto della suocera. Io e Silvio invece rimaniamo incastrati dietro, così mentre ci interroghiamo su come Vittorio abbia potuto sbagliare così in pieno la curva, li sentiamo chiedere aiuto. I primi a fermarsi sono un fuoristrada di amici ed una 128 rossa con una famiglia di paesani. Subito si mettono in quattro a spingere la Y per raddrizzarla e dopo esser stato shakerato a dovere finalmente possiamo uscire. Per lo schoc neanche ci rendiamo conto di aver perso le braghe, il capofamiglia della 128 ci vede uscire mentre ci sistemavamo i boxer ed inizia ad urlare al figlio ed alla moglie: miiiii due caghineri (acronimo di omosessuali) rientrate in macchina; e di tutta fretta ripartono senza nenche darci il tempo di ringraziarli. Vittorio e Daniele si infilano in macchina anche loro e corrono in ospedale (Daniele se la cavò con sette punti sul sopracciglio). Io e Silvio come due pirla rimaniamo lì a spiegare alla polizia l'accaduto, ovviamnete non raccontandolo così come ho fatto con Voi. E il mio Culo? Beh sappiate che me lo sono rotto per bene, ma nell'agitazione mi ero infilato i pantaloni senza neanche farci caso. Solo molto tempo dopo quando sono risalito su una macchina di un amico che mi ha dato un passaggio, ho avvertito un certo fastidio, tipo quello emorroidale per intenderci. Una volta a casa, per evitare rappresaglie familiari me lo sono medicato da solo in bagno con enormi sofferenze non potete manco immaginare quanto siano fastidiosi i frammenti di vetro nella carne viva. A distanza di un anno ogni tanto mi ritrovavo un piccolissimo frammento negli slip. Adesso a Voi i vostri racconti, il mio finisce qua.
Io mai cappottato e spero mai avvenga...certo che a voi è capitato proprio da pirlazzi....e le tipe con la uno non si sono fermati a soccorervi, visto che gli avevate da poco superati????
successo in compagnia di altri 2 pazzoidi,facevamo i furbi per le campagne con una vecchia Zastava(FIAT made in Serbia)
... erano i primi anni novanta, all'epoca avevo 12/13 forse 14 anni; lavoravo d'estate nell'azienda agricola di nonno e zii con mio fratello e mio cugino... che bei tempi, quanto li rimpiango!! una bella domenica pomeriggio armati di bianchine, panda 30, R4, peugeot 405, e mitiche 126, decidiamo di andare a fare un giro in Meduna (andate su google a vedere dov'è... un posto meraviglioso!!) per distruggere le macchine prima di farle soccombere sotto la pressa idraulica.... ovviamente erano macchine che si usavano in azienda quindi non targate e destinate comunque a fare una brutta fine!! mi siedo al volante della mia preferita: la 126 (trazione posteriore, la mia passione fin da piccolo...)... dopo qualche salto e freno a mano mi parte il semiasse.. sconsolato, per la fine del gioco, salto in macchina con mio zio Maurizio, ed è qui che il dramma si consuma. La 405 parte a razzo, io nel posto della suocera (o del morto come lo chiamiamo dalle mie parti), vengo sballottato di qua e di là tra un freno a mano e l'altro..... freno a mano e il culo derapa una volta, poi di nuovo a tavoletta e di nuovo freno a mano... all'ultimo, parte il culo verso dx, lo senti scivolare sotto di te, poi un botto, la macchina si alza... davanti a me vedo la terra che gira come una trottola!! è stato un attimo, mi rendo conto di quello che è successo, sento mio zio Maurizio che, con il culo appoggiato sulla mia schiena, mi chiede se sto bene.... Abbiamo fatto un 270 gradi.... riesco a sgattaiolare dal finestrino laterale in frantumi ferendomi leggermente a testa e mani con i vetri, ma niente di importante... La macchina era ancora in moto che sputava olio dalla coppa come un essere vivente ferito mortalmente alla giugulare.... di li a poco morì!! ma che cavolo è successo?? cercammo di riflettere sull'accaduto... ci guardammo indietro e capimmo... nell'ultima derapata la ruota posteriore destra andò a cozzare su un sasso sporgente all'incirca 10 cm... peccato che gli altri 90 cm del "sasso perno" erano conficcati nel terreno.... un bel pomeriggio... elettrizzante!!
io mi sono cappottato con un ape... pensavo tenesse meno... ho curvato e s'è alzata e spopom di fianco...
e ho dato anke una discreta svettola il problema è ke era la prima volta ke un mio amico me la faceva provare uauahhuahua
almeno ti sei divertito! qua dalle mie parti ci sono tante carcasse da testare,di campagne non ne mancano
il racconto è splendido, come al solito, ed il posto pure. Peccato che vi siate messi a correre su una strada fantastica, con una macchina...... in fin dei conti i vetri nel c*** ci stanno tutti...altrimenti che televisore sarebbe nello specifico io ho avuto un solo incidente, guidando mio zio, nel quale lui è morto...per rispetto non nè parlero... Comunque carissimo Nicola, quando ritorni in Sardegna (Patria), fatti sentire che ti porto a vare un bel gireto in alcuni paesaggi splendidi. L'invito ovviamente lo estendo a tutti, quando siete da queste parti fatemi sapere. :wink:
Mi dispiace per tuo Zio, io sono e rimango fatalista, con ciò non voglio dire che attraverso gli incroci in città a 200 con il giallo, ma ho visto gente morire per incidenti banali ed altri sopravvivere in incidenti catastrofici.
con auto mai cappotato,con l'ape di mio nonno volevo fare lo sborone frenata con ruote posteriori bloccate sterzo,ed eccolo quì il cappottamento,l'ape non si è fatto nulla tantomeno io solo che ho distrutto uno stecciato. Poi in moto ne ho fatte di cappottate l'ultima in usa. Con un suzuki drz 400,stavamo facendo enduro per i boschi,arriviamo ad una pista da cross,giravamo dei ragazzini con delle yamaha 125,mi metto nella pista i primi 2-3 giri piano,sondo il terreno,poi inizio a tirare,ma ovviamente il suzuki non è adatto a quei salti,ma ci provo lo stesso,un ragazzino con la sua bella yamaha mi passa su 1 ruota ad uscita di curva. Mi lancio all'inseguimento,avevo più motore sul dritto ma quando iniziano i salti io devo rallentare un pò per la mole della moto.Facciamo un paio di doppi salti,gli sto dietro con qualche dolore alle braccia negli atterraggi ma cerco do stargli dietro. Arriviamo ad un bel panettone da 7-8 metri di altezza,lui prende il decollo atterra e schizza via,io che gli stavo dietro non lascio il gas in tempo,la moto prende un volo lunghissimo,un pò troppo in verticale cerco di raddrizzarla per l'atterraggio,quando mi accorgo che la ruota anteriore era più bassa della posteriore capisco che mi aspetta una gran botta,e così è stato,picchio con il petto sul manubrio e mi catapulto in avanti con la moto che per mia fortuna non mi finisce addosso. Avevo tutte le protezioni adatte,i dolori c'erano,ma nulla di grave.La moto aveva qualche segnetto della caduta,ma nulla che non si possa riparare.
vale anche col Kart? la prima volta che lo provavo (non quello in firma) mai guidato uno prima era un birel (non da noleggio) la mattina presto ci prendo confidenza, dopo un po' di giri mi prendo bene e comincio a spingere ed ad abbasare i tempi, a meta' mattina giro a mezzo secondo da chi me lo ha venduto verso fine mattina alla curva prima del rettilineoo ci sono le gomme che delimitano la corsia di rientro ai box, la prendo un po' troppo convinto, mi allargo troppo, ma penso ci sto, ci sto e non mollo, tocco con la gomma esterna le gomme che delimitano la corsia, il kart si raddrizza e sbatto col musetto, si impunta e decollo, avevo le maniche corte da sboroneeee c'era caldo, (la pista diciamo era un po' amatoriale) per istinto ho messo la mano sulla testa, mi sono abraso tutta l'ascella......fa' malissimo in moto invece mi sono fatto molto piu' male, mi sono rotto il gomito e tre vertebre, mettendo fine alla mia carriera (dilettante) di pilota nessuna conseguenza ora cmq
Non c'è problema... Cambiando discorso...non ne posso più di aspettare la mia 335d...è una tragedia... PS non vedo l'ora di ritirarla, fartela vedere...e fare la mappa.... ho letto di cose interessanti
