http://www.repubblica.it/economia/2014/07/14/news/distributori_di_carburante_a_secco_dopo_il_2067-91526676/?ref=HRLV-4 Aggiungo questa notizia. Mha veritiera ?
Quando facevo le medie, erano meno di 35 anni le riserve stimate /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Comunque si evince abbastanza chiaramente che il 2067 è la fine delle riserve conosciute. E riporto "Nello scorso decennio, le scorte di petrolio sono comunque aumentare del 27%, per un totale di 350 miliardi di barili." Allo stato tecnologico attuabile, meno della metà della superficie terrestre può ospitare siti di estrazione, è tutt'ora escluso il mare oltre una certa profondità (sempre, ovviamente, in aumento)
completamente d'accordo con gnappus, bisogna pur sempre confrontarsi con il progresso tecnologico, in questo caso applicato alla ricerca e all'estrazione del petrolio. Inoltre con l'aumento del valore del petrolio giacimenti che fino a qualche decennio fa non era economico sfruttare adesso diventano interessanti.
un parere però meramente generale. la tecnologia per sfruttare elettrico, idrogeno, ibrido..ormai c'è ed è funzionante ancorché non funzionale (si veda tempi di ricarica, autonomie ecc. - esempio con l'elettrico ho una smart elettrica, resto senza batterie, come torno a casa!? si ok, può capitare anche col gasolio ma..con esso quando entro in riserva ho ancora almeno 100km buoni, con l'elettrico mediamente ho 150km in tutto! ed è molto influenzato dall'uso dell'auto e delle utenze). Con l'idrogeno il problema pratico è l'immagazzinamento. Questo parlando di sfruttamento. C'è però un altro tema che allontana queste tecnologie dall'utilizzo comune: il bilancio energetico globale. Che non si fonda solo sul consumo dell'energia e/o sulla fornitura, ma sul costo economico ma soprattutto ambientale per la produzione dell'energia, la produzione dei metodi di immagazzinamento e per lo smaltimento delle vetture ed i loro orpelli alla fine del loro ciclo di vita. Inutile avere una vettura il cui uso è ad inquinamento zero ma la cui produzione/smaltimento (e la produzione di energia per essa, nonché la produzione degli elementi per la produzione e/o la trasformazione di tale energia, si vedano le celle ad idrogeno ad esempio) vanificano tali benefici. Quanto detto è una mia opinione personale ed esula comunque dalle speculazioni lobbistiche.
Auto Elettrica si, no, cosa ne pensate? Quoto, la penso anche io così e aggiungo che attualmente l interesse delle case petrolifere e di quelle automobilistiche nonché dei governi è di continuare così col petrolio ,finché non si consumeranno le riserve ci sono troppi interessi in ballo per cambiare ora, di combustibili non esiste solo il petrolio Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Molto spesso lo sviluppo dell'auto elettrica è pesantemente foraggiato dai governi, e figurarsi se le Case rifiutano soldi regalati... è tutto un gioco. Se la facessero troppo facile, non arriverebbero più i soldi da (soprattutto ) Washington e Berlino
Con qualche processo industriale, perché anche se l'elettrolisi ha un efficienza ridicola l'idrogeno prodotto può essere immagazzinato e trasportato e non deperisce come l'energia in un'accumulatore. È questa la sostanziale differenza. Poi io se devo fantasticare mi immagino un futuro dove solo alcune sportive andranno ad idrogeno per mezzo di un motore a combustione interna, il resto delle vetture sarà alimentata da motori elettrici e da pile a combustibile. Poi mi si può dire che se bisogna buttare un sacco di elettricità per ottenere poco idrogeno allora tanto vale continuare sugli accumulatori tradizionali. Io dico no, tanto per fare un esempio di notte il prezzo dell'elettricità è più basso perché vi è un allucinante surplus nella produzione (numerosi impianti idroelettrici vengono spenti e/o attivati in funzione pompaggio). Una centrale nucleare invece non può essere spenta per una notte e continua a produrre elettricità che non viene utilizzata, tanto per capirsi. Per conto mio andrebbe utilizzata e trasformata in un carburante che non deperisce, non inquina e può essere immagazzinato. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ma se convertissimo tutta la produzione di energia elettrica al nucleare (quindi convertendo tutte le centrali a gas e petrolio)... si può presumere che i consumi di petrolio crollino, allungando a dismisura il valore temporale delle riserve, se usato solo per autotrazione, rendendo pressochè inutile la ricerca di altri sistemi di propulsione a bordo... Vi pare ? (e nemmeno faccio notare che "punta" la promozione del nucleare nel mondo a trazione ecologica /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> )
A parte che è impossibile convertire una centrale termo-elettrica che è alimentata a carbone, gas naturale o derivati del petrolio in nucleare, ma hai tre ostacoli da superare non da poco: 1) Costo di approvvigionamento dell'Uranio. Per ora l'Australia è il territorio più ricco di isotopi di Uranio, ma nelle centrali termo-nucleari (siano essi BWR o altre) si usa un particolare isotopo dell'Uranio (U-235) che si ricava dall'Uranio U-238 (Uranio arricchito) che deve essere "impoverito" per poter esse utilizzato nelle centrali. E tutto quell'uranio impoverito lo devi smaltire (dato che stiamo parlando di percentuali di U-238 pari al 99,2% e solo lo 0.8% di U-235 in natura). Una centrale termonucleare, mediamente, viene a costare 30miliardi di $. Per lo smaltimento e relativa dismissione di tutto il processo produttivo (centrale compresa) ne sono necessari 90. Se l'azienda installatrice della centrale, non ha i soldi per poter effettuare la dismissione (cosa che accade sempre più spesso), l'intero costo ricade sulla collettività. Poi c'è da vedere quanto "pulito" è il processo di separazione...non è semplice. L'auto elettrica, comunque, esiste dalla seconda metà del 1800. Nella mia cittadina di 45mila anime, ci sono due Tesla. Una model S ed una Roadster.
Siamo solo all'inizio, se vogliono in poco tempo le batterie saranno più prestazionali, più piccole e con una ricarica più veloce. Poi come già detto bisogna valutare come si usa un'auto. Anche nelle moto si inizia a vedere qualcosa, al Tt è comparsa la categoria "moto elettriche", e non vanno piano.
Senti, ma quella roba bianca con scritto 3 preceduto da una M, t'ha già stufato ? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Hai dimenticato che anche le riserve di Uranio sono tutt'altro che sovrabbondanti /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Ed anche che la gente non ama avere un qualcosa che può rendere inabitabile l'ambiente per qualche vagonata di secoli... o che potrebbe avere (cosa piuttosto falsa, ma tant'è) il simpatico vizietto di esplodere vaporizzando letteralmente i corpi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> In soldoni, beck, mi sembrava piuttosto logica che non voleva essere un ragionamento ineccepibile il mio, quanto più una simpatica proposta però completamente inattuabile (anche se più dal punto di vista sociale che tecnico) E mi permetta ing. , fa ancora pena /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Ci sarebbero battute poco carine da fare... /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ahimè, sì, il discorso nucleare è molto complesso. Ma siamo noi cittadini a non esser pronti - come umanità - a recepire il nuovo. Le centrali idro-elettriche rovinano i corsi d'acqua Le centrali eoliche (wind-farm sia su terra che offshore) rovinano il moto degli uccelli o hanno un alto impatto ambientale Le centrali nucleari sono pericolose (perchè una carboni dove i filtri non vengono controllati è sicura?) Le biomasse sono derise: "ti metti a bruciare m*rda" Il sole? Pfui...io vado a farmi la tintarella. Vai a dire ad una popolazione che nel loro campo incolto a 20 metri dalla loro proprietà hanno deciso di costruirci un eliostato... e potrei andare avanti per ore...