Approvazione in Senato delle norme per limitare la comunicazione via internet

Anche la stampa non è pubblica e nessuno ti obbliga a leggere una pagina piuttosto che un'altra, eppure è sottoposta a norme ben precise.

Non c'entra di chi sia la proprietà, ma se il mezzo di comunicazione è a larga diffusione (a diffusione pubblica).

 

E vabbe, era per far l'esempio di un'organizzazione sovversiva -e quindi comunista-

 

Ci sono libri che favoriscono l'ateismo, insomma parlano della nostra religione (che poi si ricollega il tutto alla nostra sfera personale) e mica li compro.

Analogamente se ci sono cose che non vanno bene, allora non le leggo su Internet. Internet è molto più intimo di quello che si pensa, e limitarlo, anche nel male, significa fare così:

per evitare che ci siano cittadini che rubano, lo Stato abolisce la proprietà privata o peggio mette una videocamera in ogni casa ...

 

ovvio

p.s. bello il tuo avatar :wink:

 

Ma l'ateismo non è reato:wink:.

 

grazie, ogni tanto la signora fa delle belle foto. Mi devo attrezzare per la firma adesso...

 

Non sarà difficile che in una frase ci scappi per esempio, "ma dovrebbe morire proprio quello ... lo vorrei uccidere"/ "andrei proprio a rubare", e via di interpretazione SOGGETTIVA su delle parole senza tonalità (rivedere il mio thread sulla letteratura dove esprimo le mie considerazioni sul linguaggio in Internet).

E poi voglio ribadire: Internet non è pubblico, perchè se lo fosse sarebbe un servizio per la comunità, mentre esso è tutta un'altra cosa.

 

Si ma difficilmente troverai libri che istigano a commettere reati.

Un conto è lo spirito critico, altro è permettere la diffusione di dati che non hanno contenuto informativo, bensì rilevanza penale.

E' vero che internet è "intimo", e ciò perchè una parte della nostra personalità -la mia, la tua- si volge sulla rete. Ora, che differenza c'è tra la rete e la vita reale? Che nella rete trovi di tutto, è come un calderone senza filtri. E siccome nel minestrone ci può essere del marcio, è bene attrezzarsi.

 

Guarda, io apprezzo il tuo impegno e l'interesse che mostri per quest'argomento, però stai dicendo delle cose sbagliate.

Quello che dici non è contrario alle mie opinioni o di Tizio o di Sempronio, ma è proprio contrario al dettato normativo.

Hai in programma di proseguire la carriera scolastica con un percorso universitario? Data la passione per questi argomenti avrai di certo obbiettivi ambiziosi...:wink:.

 

Ma scusate..allora un film come Shooting Silvio? non esorta al crimine? è chiaro che mira a censurare cose del genere...e come tutta la produzione letteraria anrco-estremista.

 

Il film non lo ho visto...trama?

Per la produzione letteraria immagino dipenda da cosa ci si scrive. Ora, sempre estremizzando, anche il manuale dei kamikaze talebani è letteratura...

 

c'è questo che crede che tutto il male sia dovuto a B...in sostanza si organizza, riesce a rapirlo e in macchina gli spara.

Parlo di letteratura come Del Boca, le storie su pinelli, lucetti eccetera..dove di fatto si esaltano gli attentati al Duce o si urla vendetta nei confronti della polizia...

 

Okay, quindi invece di reprimere, insegnamo ad usare Internet.

Più difficile, ma più libero.

Per la prima parte: vorrei capire dove sbaglio, perchè è importante

Per la seconda parte, sì, percorso universitario e scopi ambiziosi, anche se spero di non perdermi per la strada

 

Anch'io non l'ho visto (anche se posso immaginare, dal titolo, il tenore culturale di tale film).

E' difficile in questi casi fare un discorso generale, più semplice sarebbe invece ragionare sui casi specifici.

Però sia la stampa che la cinematografia sono soggette a seri controlli. Ti faccio un esempio.

Prendi il Mein Kampf: più volte se ne è discusso se sia un libro commercializzabile o meno. Ne è stata vietata la vendita, poi liberalizzata, poi nuovamente vietata e... ora non so più, ma nelle librerie non l'ho più visto (anche perchè non l'ho mai cercato), ma forse la vendita è nuovamente libera..

 

Ora, ammetterai che un film del genere, su di un personaggio in vita -indipendentemente da chi-, non è proprio un bell'esempio, soprattutto se serio e non satirico -parlo per ipotesi, non l'ho visto-. Probabilmente potrebbe essere considerato come una forma di istigazione se diffuso su internet come nel cinema di un circolo -arci ovviamente...-

Sulla letteratura, ripeto: andrebbe visto caso per caso. Tra libertà di espressione ed istigazione c'è la sua differenza. Io non sarei contento se ci fossero scritti inneggianti a far sparire qualcuno.

Però, ribadisco, che per come è congegnato il sistema mi sembra che sia una sorta di extrema ratio quella dell'oscuramento disposto dal Ministero dell'Interno. Luccicanza, che ne pensi?

 

Ti rispondo a questo post, perchè quello di prima è un concentrato di errori e sarebbe necessario un fiume di post e forse faresti prima a laurearti in giurisprudenza.

"Insegnare anzichè reprimere".

E' una frase bellissima.

Non è assolutamente utopica e fantasiosa. Anzi, è una frase che i padri costituenti avevano ben in mente al momento di redigere la nostra Costituzione.

L'importanza che è data alla famiglia e alle formazioni sociali, alla scuola e all'insegnamento, il potere rieducativo della pena.. sono tutte norme figlie di quella concezione riassumibile con la tua frase: "insegniamo anziché reprimere".

Però un po' di utopia c'è. La formula non funziona con tutti, c'è sempre chi sbaglia.

E' utopia credere di poter rendere tutti "intelligenti", capaci di distinguere il bene dal male e di comportarsi di conseguenza.

Ecco perchè, talvolta la repressione è necessaria.

Da qui poi si può introdurre il difficile discorso sulla responsabilità oggettiva, ossia: deve essere punito solo chi ha commesso l'illecito o (anche) qualcun'altro?

 

E' una possibilità in più, che la polizia postale probabilmente in certi casi non ha.

Probabilmente si continuerà a perseguire personalmente gli autori dei reati, attraverso il rintracciamento degli utenti da parte della polizia postale; tuttavia, se un sito internet diviene noto per accogliere molti utenti che commettono reati di apologia o istigazione allora sarà data la possibilità di oscurare tale sito, ritenendolo compartecipe nella commissione del reato.

Si consideri che la polizia postale per i reati di pedofilia ha già il potere di far oscurare siti internet.

Probabilmente, essendo l'istigazione e l'apologia dei reati più difficili da riconoscere, si è preferito delegare il potere in questione al Ministero dell'Interno e non "solo" alla polizia postale.

 

Neanche io l'ho visto..solo a pezzi e letto la trama visto che il titolo mi sembrava un tantino estremo /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

Non lo posso giudicare pero' so che Mediaset ruppe le @@ a SKY per averlo trasmesso /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

L'esempio del Mein Kampf mi piace...ora è liebra la vendita e ti diro' di più, l'ho cercato tanto e poi letto /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

Nonostante cio' , anzi grazie a cio',credo che se ci fosse un forum con scritto "Spacchiamo la testa ai Nazi" cercherei il link per dare donazioni, altro che reato /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

Ecco perchè la vendita forse non avrebbe dovuto esser liceizzata. Il libro ha fomentato idee estremiste.

Comunque si tratta di un esempio:wink:.

 

Si ma...sane ed oneste idee anti-naziste...se non leggi gli scempi che hanno fatto, non capisci eprchè non devono assolutamente rinascere /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">