Albert Einstein e la Ferrari 458 Speciale | Pagina 24 | BMWpassion forum e blog

Albert Einstein e la Ferrari 458 Speciale

Discussione in 'Auto Europee' iniziata da savage, 20 Maggio 2014.

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Chiusa ad ulteriori risposte.
  1. Tizy_juiced

    Tizy_juiced Presidente Onorario BMW

    18.396
    420
    29 Aprile 2010
    Reputazione:
    352.961
    Ex M3 e92 manuale - Honda S2000
    Io ho fatto Milano-Hannover con una Fiesta 1.1 benzina, del 1989, versione ghia ma senza autoradio, gomme estive, pezzi di carrozzeria semi-staccati, terminale marcio (rombo imbarazzante), volante storto (dovevo rifare gli angoli).

    Tutto ciò quantificato in 2400km non stop nel giro di due giorni. A disposizione una cassa con le pile e l'iPod, che esibivo sul cruscotto solo nei momenti peggiori.

    La mia ragazza che ancora non si capacitava del fatto che avessi voluto partire con quell'auto.

    Con la neve ed il ghiaccio, a Gennaio, sia in Svizzera che Germania.

    Andreas Lei è un uomo fortunato >:> :vamp:

    Comunque le livree sul total black bocciate..ma rimane sempre incredibilmente bella!
     
  2. Ubriacone

    Ubriacone

    10.855
    1.916
    16 Dicembre 2009
    Reputazione:
    114.774.402
    Un trattore, una moto.
    Sì, soprattutto quando è un Tuareg!! :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  3. savage

    savage Amministratore Delegato BMW

    3.591
    1.204
    4 Ottobre 2007
    Reputazione:
    127.356.876
    varie
    Ciao Nick..Finalmente un po di tempo per risponderti. Premetto che qui tu sei l'esperto ed io mi ritengo lo sperimentatore (tu hai già sperimentato e sei molto più avanti lo sappiamo), quindi quello che dirò è comunque a titolo propositivo, di conoscenza e con l'unico scopo di capire bene tutto quello che hai detto. Perché dico questo? perché mi sembra appunto che anche il tuo scritto e le tue tecniche trasudino di trail braking. Anche se alcune affermazioni invece mi confondono.Da buon solitario e da buon neofita (secondo me nella guida sportiva meglio sempre considerarsi tali), mi son cercato testi e forum dove venga discusso l'argomento. Esistono due scuole di pensiero. E nel tuo scritto mi pare siano mischiate. Una che come dici tu, dice : "seguite la legge del san pietrino", l'altra più morbida che segue la legge del trail braking. Nel tuo scritto non noto certo confusione ma miscelazione di tecniche forse dovute alla tua esperienza specifica .L'affermazione di "voler ridurre il più possibile" il tempo di percorrenza in curva è, se seguiamo istinto e logica nulla di più corretto. E come, istintivamente si potrebbe pensare il contrario? basare tutto sul tempo e sui tempi morti sembra una delle scuole di pensiero e sarà che non conosco bene la materia, ma ho trovato affascinante approcciare alla guida in curva (un po perché con la Gt3 era obbligatorio) suddividendola non tanto in merito al minor tempo di percorrenza della stessa (legge del san pietrino ) ma in base a come spostare le forze in gioco che si scaricano sulle gomme,nella maniera più utile possibile. Mi piace pensare quindi più che al tempo come valore di assoluta importanza, alle forze che si scaricano sulle gomme ed alla loro gestione. Questo focalizzarsi sulla capacità di assorbire le forze G delle gomme mi fa davvero "sesso" in poche parole :mrgreen:

    E' ovvio che le gomme sono l'unico ponte di aggancio tra noi e la perdita di controllo della vettura. Vettura che può avere la geometria che volete, il carico aerodinamico che volete ma sempre su delle gomme appoggia. Ed il limite fisico della loro tenuta, è un valore che sulle auto stradali è ben preciso e non spannometrico.Se mediamente si raggiungono gli 1,1 G o 1,2 in qualche caso (Gt3 e Speciale ed altre che possono andare anche oltre) sarà giocoforza capire che se vado oltre a questa loro capacità, perderò di conseguenza il controllo o quanto meno perderò del tempo utile dovuto al loro scorrimento sull'asfalto (sia esso sotto che sovrasterzo).

    La forza G però non è statica (non lo potrebbe essere per definizione) e si manifesta in curva anche come "risultante" di più forze che noi andiamo a combinare tra loro (vettori).

    E' chiaro che se io freno come un ossesso e improvvisamente sterzo anche di brutto andrò a richiedere a quella gomma un probabile carico di G troppo elevato... dato dalla frenata (per es.1G) + un tot. di porzione di G per la curvatura che sto imprimendo con lo sterzo (per es. 0,3G). Le due fasi se mal gestite si sommeranno tra loro (qui ne tu ne io possiamo farci niente perché sono leggi della fisica) e potranno a quel punto produrre una sovrabbondanza di carico G ammissibile per quel tale pneumatico (in questo semplice esempio saremmo a +1,3G e cioè oltre il carico lecito per quella gommatura).. Valore di G assoluto che ben sappiamo come hai detto, dipenderà anche da assetto, carico aerodinamico e non solo dalla gomma, ma che comunque mai e poi mai potremo superare pena perdita di aderenza.

    Ecco cosa trovo spettacolare nell'analizzare la tecnica di approccio alla curva denominata Trail Braking ..Cioè fare il più possibile per mantenere il carico G che "io" vado ad applicare con i miei input a volante-freni-acceleratore, il più vicino possibile alla capacità massima della gomma, sapendo che questa gestione e questo massimo risultato mi porterà dei benefici in termini di velocità conseguente sia in ingresso che in percorrenza che in uscita di curva.

    Le due scuole sembrano dividersi su questo punto. Quella che appunto dice: fate tutto il più velocemente possibile riducendo i tempi morti e le percorrenze in curva in modo da aprire prima possibile e quella più morbida e secondo me interessante, che dice invece, no aspetta dividiamo la curva con più coscienza, scarichiamo a terra con scientificità e non irruenza i nostri input e vediamo che succede (in genere succedono cose molto positive in termini cronometrici).

    Diciamo poi che questo secondo metodo su Gt3 e Speciale è praticamente obbligatorio come hai anche descritto tu. Io mi domando e ti domando, non è che per caso anche su altre tipologie di macchine, questo approccio più ragionato e meno irruente possa dare dei vantaggi? e qui sono certo che tu abbia molto da dire .Come sempre:mrgreen:. Ripeto che sia chiaro non sono nessuno se non un decente autodidatta-curioso. Purtroppo sull'argomento in italiano si trova ben poco se non l'esperienza tramandata da qualche istruttore e molti validi utenti.Trovo però sempre più spesso che venga affermato che il Trail Braking sia il metodo più veloce in pista in assoluto per tutte le tipologie di vetture...e chi ne parla non è pinco pallino ne Savage.

    Ad ogni modo che la guida sia un'arte non vi sono dubbi e che sia affascinate, ancora meno.

    Non mi è chiaro poi cosa intendi quando dici che con la Gt3 o la Speciale bisogna "rallentarla maggiormente a centro curva per farla appoggiare meglio al posteriore".Non mi è chiaro se intendi per tutte le curve e quindi anche veloci o solo per il misto stretto.Perchè per la mia esperienza ma chiederei anche a [MENTION=8821]Lakki[/MENTION], non mi risulta in quanto proprio grazie al trail braking hai un anteriore ben solido anche ad alta velocità proprio perché G caricato dalla frenata.L'unico problema con la Gt3 più che rallentarla a centro curva è uscire con il giusto gas (molto spesso anche premendo a fondo lei non molla di un cm questo va detto, ma forse perché ero troppo lento in curva chissà):rolleyes:.

    Insomma si mi hai dato da pensare come dici tu e vorrei sentire anche il parere di altri corridori che siano della domenica come me o meno ..:cool:
     
  4. savage

    savage Amministratore Delegato BMW

    3.591
    1.204
    4 Ottobre 2007
    Reputazione:
    127.356.876
    varie
    che occhio...

    220.000 km ben portati:cool:
     
  5. savage

    savage Amministratore Delegato BMW

    3.591
    1.204
    4 Ottobre 2007
    Reputazione:
    127.356.876
    varie
    la McLaren mp4 ha il pedale del freno esattamente davanti al piede sinistro. In questo devo dire hanno messo più "testa"...
     
  6. savage

    savage Amministratore Delegato BMW

    3.591
    1.204
    4 Ottobre 2007
    Reputazione:
    127.356.876
    varie
    posto questo grafico a supporto di alcune cose dette:[​IMG]
     
  7. magnabuffi

    magnabuffi Presidente Onorario BMW

    15.536
    597
    6 Novembre 2007
    Jesi
    Reputazione:
    3.872.381
    130i
  8. simogtr

    simogtr Direttore Corse

    1.548
    65
    17 Gennaio 2010
    Reputazione:
    23.487
    gtr type R
    Savage , lascia stare le strade di campagna, collina e montagna e vieni in pista. E molto più sicuro.
     
  9. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.514
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Il trail brake npn è altro che la "frenata regressiva" ma perché si utilizza? L'aderenza del pneumatico varia a seconda del carico, più la gomma ha aderenza è più è sensibile alla forza verticale. Quindi dato 100 il valore di aderenza in condizioni statiche, con l'aumentare del carico l'aderenza aumenta fino anche a lavori di 120/130, allo stesso modo si riduce se noi leviamo carico e può passare a 50/60. Come si traduce nell'ovale che avete postato che descrive le forze che agiscono sul pneumatico? Semplicemente in un allargamento dell'ovale, basta prendere Forza4 ed andare sulla telemetria per intuire quanto incide il carico sull'aderenza, certo poi questa maggiore aderenza deve fare i conti con la maggiore inerzia ma adesso non voglio confondervi. Adesso torniamo all'immagine tonda che descrive le accelerazioni che sopporta il veicolo durante tutte le fasi della curva: in frenata il pallino si sposta tutto avanti sulla linea di 1,2g (grossomodo sulle stradali) e man mano che si affrontano le varie fasi della curva il pallino si muove lungo la tangenziale dell'1,2g fino a degradare man mano che si esce dalla curva, cosa è successo? Semplice dato quel valore 100=1g, il pilota attraverso un opportuno trasferimento di carico sulle gomme che vengono maggiormente interessate durante le tre fasi della curva, è riuscito a sfruttare l'aderenza delle stesse oltre il loro valore statico, insomma se la curva l'avesse fatta in folle sarebbe uscito di strada.

    Per riepilogare le curve con tutti gli schemi di trazione e distribuzione dei pesi si affrontano frenando fino alla corda ed accelerando dalla corda in poi, frenando al 100% a ruote dritte, regredendo la frenata man mano che si sterza e accelerando man mano che si riallinea lo sterzo in uscita di curva, solo in questa maniera riesco a distribuire il carico in maniera efficiente dalle ruote anteriori inizialmente e poi gradualmente alle ruote esterne ed infine alle ruote posteriori.

    Quando sono il più veloce possibile, quando riesco a concentrare frenata regressiva, appoggio e accelerazione nel minor tempo possibile.

    Immaginate di essere a 200km/h e di dover frenare nel minor spazio possibile per raggiungere la velocità di 80km/h alla corda, se riuscissi a sfruttare al massimo lo spazio che da ruote dritte mi porta alla massima sterzata che si raggiunge alla corda avrei ottimizzato lo spazio di frenata, giusto? Sembra un concetto banale ma questa tecnica di guida è stata inventata appena 20 anni fa da Schumaker, grazie ovviamente all'apporto tecnico della telemetria; basta prendere il video più famoso della F1, ossia il duello tra Arnoux e Villeneuve per capire di cosa parlo, arrivavano a staccare appaiati a volte con dei bloccaggi e un attimo prima di inserire toglievano il freno ed a volte andavano sul gas e chissà quante volte avete sentito dire che in curva non si frena, prendete un cameracar di una F1 moderna e vedrete che smetto di frenare quando raggiungono la massima sterzata. Quindi una volta si arrivava a 200km/h a 100 metri dalla curva si frenava fino a 80 e poi si percorreva tutta la fase di inserimento ed avvicinamento alla corda (supponiamo una 50ina di metri) alla velocità costante di 80km/h. Oggi quei 50 metri si percorrono a velocità decrescenti ben più elevate grazie al fatto che regredendo il freno man mano che si sterza per raggiungere la corda e maggiore sarà l'aderenza sviluppata dalla gomma.

    Allo stesso modo è cambiato anche l'approccio alla curva, mentre prima si ritardava l'inserimento e si ricercava il punto di corda avanzato per poter anticipare il riallineamento ed il gas (l'unica fase della curva che si è sempre fatta allo stesso modo da sempre), oggi si tende a spigolare, che significa anticipare il punto di corda fino quasi a perderlo e ad una velocità più bassa rispetto alla quella raggiungibile con la traiettoria ideale si dò in breve tempo più angolo di sterzo per riprendere la traiettoria ideale ed aprire il gas, quel maggiore angolo dà il significato al termine "spigolo".

    Perché questo, perché in inserimento puntando subito verso l'interno della curva, si può raggiungere lo stesso con un iniziale minore angolo di sterzo e quindi con una maggiore frenata, superando verso l'esterno la linea alla corda e spigolando ho solo per un istante una velocità più bassa ma sono poi subito pronto per accelerare con il minor angolo di sterzo possibile, ecco che abbiamo ridotto drasticamente la durata della percorrenza ed i tempi morti.

    Questa tecnica si può adottare in maniera sempre più spinta a seconda della potenza della macchina e della sua distribuzione dei pesi, una Speciale o una 911 non avranno difficoltà a frenare al 90% con angoli di sterzo anche impegnativi, grazie alla minore inerzia dell'avantreno, mentre una M5 necessità di una regressione del freno più accentuata man mano che si sterza per evitare di sovraccaricare le gomme anteriori, le macchine più leggere e meno potenti al contrario dovranno ottimizzare la fase di percorrenza per perdere minor velocità possibile.
     
  10. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.514
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Qui avete un esempio del cerchio dell'accelerazione, il pilota è abbastanza bravo ma si poteva ottimizzare ancora.

     
  11. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.514
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Questo invece è il video di Simo a Vallelunga, guardate l'ultimo giro, nel display centrale il riquadro in basso all'estrema destra è l'acceleratore e quello affianco a sx il freno, ottimo esempio di regressione della frenata in una pista tra le più tecniche.

     
  12. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.514
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Qui invece un errore tipico di quando non si segue ciò che dico; immaginate di avere una corda legata a sterzo gas e freno, quando freno o accelero al massimo la corda si tende e non posso muovere lo sterzo man mano che levo gas o freno posso girare sempre più lo sterzo, quindi se sono in un curva con lo sterzo girato non posso da tutto gas, ecco cosa succede quando invece si forza la fisica:

     
  13. dEvo

    dEvo Direttore Corse

    2.281
    156
    17 Settembre 2007
    Reputazione:
    75.149
    1M
    mi inserisco in questa dotta conversazione portando la mia esperienza. Io sono proprio tra quelli che hanno imparato a curvare alla vecchia maniera, perciò gran staccatona e rilascio dei freni in ingresso; aiutato da macchine 4x4 andavo bene. Poi sono passato a BMW e mi son buttato sul drifting, acquisendo automatismi non proprio adatti al trail braking:mrgreen:. Ora studio tutto da capo. Vorrei fare un esempio di quanto dice Nicola relativamente all'approccio alla curva: la san Donato. Se guardiamo le righe per terra, vediamo proprio che chi sa frenare arriva dentro, in frenata, molto più stretto di quanto verrebbe istintivo, anche considerando che poi la curva chiude. Ma sentiamo la descrizione della san Donato da Nicola che la sa fare molto bene:biggrin:
     
  14. Tizy_juiced

    Tizy_juiced Presidente Onorario BMW

    18.396
    420
    29 Aprile 2010
    Reputazione:
    352.961
    Ex M3 e92 manuale - Honda S2000
    mi viene da piangere...come si fa a pensare a tutta sta roba quando si guida?
     
  15. blackwhy

    blackwhy Primo Pilota

    1.435
    503
    26 Novembre 2008
    Lecce
    Reputazione:
    2.369.735
    BMW M235i '14 & BMW S1000RR '16
    Effettivamente è un bordello!

    E' una tecnica che provavo quando giravo con il kart....
     
  16. magnabuffi

    magnabuffi Presidente Onorario BMW

    15.536
    597
    6 Novembre 2007
    Jesi
    Reputazione:
    3.872.381
    130i
    Non pensi, viene da se
     
  17. blackwhy

    blackwhy Primo Pilota

    1.435
    503
    26 Novembre 2008
    Lecce
    Reputazione:
    2.369.735
    BMW M235i '14 & BMW S1000RR '16
    Una volta acquisita è abitudine...

    ...come il punta-tacco!
     
  18. Big Joh

    Big Joh Presidente Onorario BMW

    15.267
    694
    11 Marzo 2007
    Reputazione:
    762.324
    nera e incazzata
    ti dirò che la cosa con il kart a me veniva più facile che in macchina forse per le masse in gioco.. certo era tutto molto più veloce e brusco.. ora certe cose vengono automatiche altre ci devo pensare e poi faccio una cagata colossale..
     
  19. blackwhy

    blackwhy Primo Pilota

    1.435
    503
    26 Novembre 2008
    Lecce
    Reputazione:
    2.369.735
    BMW M235i '14 & BMW S1000RR '16
    A me invece è il contrario. Mi viene molto più facile con l'auto che con il kart.

    Sarà che non ho mai avuto un kart con un telaio ad hoc...
     
  20. AR147

    AR147 Presidente Onorario BMW

    16.893
    5.783
    7 Maggio 2005
    Torino
    Reputazione:
    1.177.982.847
    520d G31 LCI
    Fin quando vi giudicate senza telemetria, lasciate perdere, consiglio spassionato ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
Status Discussione:
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