non c'è pericolo, imho, che un uomo VERAMENTE valoroso trovi inutile un cane.... :wink:[TABLE=width: 500][TR] [TD]Così dicean tra lor, quando Argo, il cane, Ch’ivi giacea, del pazïente Ulisse, La testa, ed ambo sollevò gli orecchi. Nutrillo un giorno di sua man l’eroe, Ma corne, spinto dal suo fato a Troja, Poco frutto potè. Bensì condurlo Contra i lepri, ed i cervi, e le silvestri Capre solea la gioventù robusta. Negletto allor giacea nel molto fimo Di muli, e buoi sparso alle porte innanzi, Finchè, i poderi a fecondar d’Ulisse, Nel togliessero i servi. Ivi il buon cane, Di turpi zecche pien, corcato stava. Com’egli vide il suo signor più presso, E, benchè tra que’ cenci, il riconobbe, Squassò la coda festeggiando, ed ambe Le orecchie, che drizzate avea da prima, Cader lasciò: ma incontro al suo signore Muover, siccome un dì, gli fu disdetto. Ulisse, riguardatolo, s’asterse Con man furtiva dalla guancia il pianto, Celandosi da Euméo, cui disse tosto: Euméo, quale stupor! Nel fimo giace Cotesto, che a me par cane sì bello. Ma non so, se del pari ei fu veloce, O nulla valse, come quei da mensa, Cui nutron per bellezza i lor padroni. E tu così gli rispondesti, Euméo: Del mio Re lungi morto è questo il cane. Se tal fosse di corpo, e d’atti, quale Lasciollo, a Troja veleggiando, Ulisse, Sì veloce a vederlo, e sì gagliardo, Gran maraviglia ne trarresti: fiera Non adocchiava, che del folto bosco Gli fuggisse nel fondo, e la cui traccia Perdesse mai. Or l’infortunio ei sente. Perì d’Itaca lunge il suo padrone, Nè più curan di lui le pigre ancelle: Chè pochi dì stanno in cervello i servi, Quando il padrone lor più non impera. L’onniveggente di Saturno figlio Mezza toglie ad un uom la sua virtude, Come sopra gli giunga il dì servile. Ciò detto, il piè nel sontuoso albergo Mise, e avviossi drittamente ai Proci; Ed Argo, il fido can, poscia che visto Ebbe dopo dieci anni e dieci Ulisse, Gli occhi nel sonno della morte chiuse. [/TD] [TD][/TD] [/TR] [TR] [TD][/TD] [TD][/TD] [/TR] [TR] [TD][/TD] [TD][/TD] [/TR] [/TABLE]
nella civiltà greca, se si cerca bene, c'è TUTTO. lo dicevano a mo' di scherzo nel film "il mio grosso grasso matrimonio greco". ma è spaventosamente vero, mon ami... :wink:
Ci sono persone che sono state considerate coraggiose solo perchè avevano troppa paura per scappare (non me lo ricordo)
Siate politici: promettete l'impossibile (qualcuno alcuni migliaia di anni fa... tanto l'è sempre quella /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />)
ero partito per "alcuni milioni" ... Ma poi mi son ricordato che erano troppi /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
“Meglio che mi fidanzi col mio albero di Natale; sembra che sia l’unico ad avere le palle.” Luciana Littizzetto /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />