CDO, questo è il tempo staccato al 2° giro al Nurburgring, alcuni fattori sono stati determinanti per raggiungere questo risultato, strabiliante, per le mie capacità di guida. Il primo è che avevo un apripista bravo e con una CarreraS 997 con cerchi da 19, alla fine del giro mi aveva dato si e no 5”, in pratica quando mi sono affacciato sul rettilineo lui era arrivato al ponte. Poi aggiungiamoci l’assetto by Semprini che si è rivelato di una bontà mostruosa sulle colline tortuose dell’Eifel. Infine la mappa all’ultimo step che mi tirava fuori dalle salite con pendenze del 15% con una veemenza impressionante e tale da farmi spesso ritrovare attaccato al culo della 997. Ancora più impressionante il fatto che siamo stati rallentati alla Hocheichen da dei lavori per ripristinare un guard-rail. Insomma il giro era partito aggressivo considerate che alla salita di Tiergarten si arriva con la 535d ad oltre 210km/h, l’entrata alla Hoenrain-Schikane è da brivido e servono ammortizzatori ben frenati per tenere l’auto in linea nella successiva staccata. Al rallentamento della Hocheichen ho raggiunto la Porsche ed è cominciato il divertimento, ammetto che se non fosse stato per la Porsche non avrei mai scollinato prima della Flugplatz a 210km/h, sia perché non è facile capire dove si devono mettere le ruote per avere la giusta traiettoria, sia perché a quella velocità tutto scorre assai rapidamente ed il tempo per agire e decidere è sempre troppo poco. Cosi come la discesa che porta alla Schwedenkreuz, dove ho raggiunto la velocità massima, 230km/h. In questo tratto e nella successiva compressione (Fuchsrohre) potevo andare anche più forte della Porsche non tanto in velocità quanto nelle staccate dove io potevo frenare al massimo senza il pericolo di intraversarmi mentre il porschista staccava decisamente presto e nonostante questo doveva correggere vistosamente con lo sterzo i movimenti della coda della tuttodietro. E’ giusto spezzare una lancia in favore della Porsche: di motore andava via e sembrava avere sempre il rapporto giusto, mentre io mi ritrovavo con la 2° troppo corta ed a volte la 3° troppo lunga come all’uscita della Adenauer Forst o ancora prima all’ Aremberg. Alla Wehrseifen, per recuperare qualche metro ho fatto una staccata imperiosa, precisa al mm, con il retrotreno che mi aiutava a mantenere la traiettoria nonostante sia in discesa, in curva ed in leggera contropendenza, solo in quel tratto sono riuscito a recuperare diversi metri alla Porsche, proprio in virtù della grande frenata, in termini di stabilità e potenza della 535d. Poi è venuto il tratto veloce in salita dove la Porsche mi ha staccato nettamente, alla Klostertal avevo diversi metri di svantaggio e solo alla Wipperman e alla doppia curva della Brunnchen dove si entra in frenata decisa e dove mi trovo a mio agio sono riuscito a recuperare qualcosa. Ma dove la Porsche mi staccava inesorabilmente era alla Pflanzgarten 1 dove soffrivo di parecchio sottosterzo e non riuscivo ad inserire l’auto mentre alla due sono quasi decollato sullo scollinamento con il contagiri che ha fatto un sussulto verso l’alto nel momento di massima estensione degli ammortizzatori. Il Ring è una montagna russa, dove al posto dei binari ci sono le ruote della tua macchina attaccate al suolo dal raziocinio del tuo cervello. Arrivato al rettilineo lo stress è stato talmente elevato che ho iniziato ad avere la nausea (si purtroppo soffro il mal d’auto anche se guido), ne ho approfittato per fare qualche misurazione al parcheggio. Nonostante abbia fatto tutto il tratto dal ponte al parcheggio in rilascio senza mai toccare i freni, la temperatura dei dischi anteriori era sui 374°, quella dei posteriori sui 267°. Le gomme sia anteriori che posteriori tra i 74 ed i 75°, la pressione su tutte e quattro le gomme a 3,5 bar, la temperatura esterna 18° ed il cielo era coperto. Le Falken in queste condizioni di temperatura e pressione sono state compagne eccezionali, grandissima motricità in uscita di curva ed efficacissime in staccata, regalando una grande stabilità alla Bmw. E le Red Stuff (pastiglie dei freni) come si sono comportate? Bene in pista il pedale del freno è sceso un po’ a fine giro ma senza mai perdere mordente, con le originali al 2° giro arrivavo senza freni. In strada invece ho avuto qualche problema, nei rallentamenti autostradali, in Germania, ho cotto i dischi e vibravano ad ogni frenata che durasse più di 3 secondi. Dopo 4 giri di Ring sono tornati normali e perfettamente efficienti, anzi non fischiano nemmeno più a caldo. Il consumo della gomma è stato di 1mm per tutto il viaggio compreso il Ring, di ben 7700km. Chiunque ritenga di essere un appassionato di auto e soprattutto di guida non può non andare a provare le emozioni dell’inferno verde. Buon Ring a tutti.
nicola ti si risente!!come va??dove eri sparito?!?!hai fatto le ferie sul ring?!?! almeno sono servite a qualcosa vedo...!!
Il Ring non poteva mancare, tra l'altro consiglio a tutti un viaggio nella zona del reno e della mosella, veramente affascinante.
Grande NIcola, emozionante come sempre, e coinvolgente... 2 domande... -ma come fai a ricordare i nomi di tutte le sezioni !!! -hai il 535 ex 272cv o ex 286?
Ricordare davanti ad un foglio con i nomi delle curve è facile:wink: Ho la ex 272cv, ora portata a 340/350cv.
Ciao Nicola, bentornato. E complimenti per il tempo staccato p.s. ti sei visto poi con Marco di Cagliari???
Quando ho visto il titolo ho pensato: "ecco, quaesto è Nicola che è tornato dal 'Ring" E infatti... Comunque complimenti per il tempo, davvero niente male! E bentornato!
chuck norris è incavolato di bestia.. quando ti fa i fari, devi farti da parte! lo vuoi capire o no?!