http://youtube.com/watch?v=UODyP9qCY_g&feature=related http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/terremoto6maggio/gallery/default.asp?fotoId=01
E pensare che c'è chi è in grado di predirli, i terremoti.... e pensare che è italiano... e pensare che l'ha scientificamente provato... e pensare che nessuno vuole mettere sul piatto un milione di euro per finanziare la produzione di tali apparati... e pensare che la Protezione Civile si è schierata contro... E pensare a quanti morti avrebbe evitato... Federico
mancava poco più di un mese alla mia nascita......e mia mamma dalla paura fece le scale di volata....a momenti mi partoriva in anticipo che dire.....onore ai FRIULANI che si son rimboccati le maniche e in meno di 10 anni il 95% degli edifici era dinuovo in piedi....ed onore per aver restituito nel 1985 tutti i soldi che lo stato aveva inviato in FRIULI :wink:
Sempre più orgoglioso del mio sangue friulano. Il bilancio del terremoto del 1976 in Friuli Venezia Giulia: Area colpita: 5.725 km quadrati Comuni colpiti: 137 Popolazione coinvolta: 600.000 persone Numero dei morti: 1.000 Numero dei bambini non nati: 20 Bambini che hanno perso i genitori:circa 200 I senzatetto:70.000 Per danni alle industrie:5.000 disoccupati I danni ammonterebbero ai mille miliardi di lire. Il 7 maggio all'ospedale di Udine viene alla luce la prima nata dopo il terremoto: si chiama Donatella ed è figlia di una coppia di Maiano, uno dei centri più colpiti. Siamo risorti più belli, più forti e più friulani di prima ! Mi commuovo sempre quando parlo del MIO Friuli, della MIA Carnia ! Orcolat ha perso. FUARCE FRIUL !!!!!!!! Se tu vens cà sù ta' cretis là che lôr mi àn soterât, al è un splàz plen di stelutis; dal miò sanc l'è stât bagnât... Par segnâl, une crosute jè scolpide lì tal cret; fra che' stelis 'nàs l'erbute, sot di lor jo dùar cujet. Ciol, su ciol, une stelute che ricuardi il nestri ben: tu 'i darâs 'ne bussadute e po' plàtile in tal sen. Quant' che a ciase tu sês sole e di cûr tu preis par me, il miò spirt ator ti svole: jo e la stele 'o sin cun te. Ma 'ne dì quant che la vuere a' sara un lontan ricùard tal to cûr, dulà ch'al jere stele e amôr, dut sara muart. Restarà par me che stele che 'l miò sanc a là nudrit par che lusi simpri biele su l'Italie a l'infinit.
sapete che con i soldi stanziati per il terremoto in irpinia dell'80, c'è gente che si è fatta restaurare dei ruderi in ABBRUZZO, e li ha rivenduti come ville extralusso. a parte i commenti superflui sulla moralità di chi fotte soldi a scapito di quelli che veramente si sono trovati senza casa, ma cazzarla, prima di dare i soldi, nessuno verifica lo stato dell'edificio, e non dico anche di controllare il comune... ma almeno la REGIONE di appartenenza....
proprio x questo i soldi nn bastano mai, forse sono in troppi a controllare e di conseguenza a sciacallarci sopra,e di conseguenza si ricostruisce mooolto poco, a pz e nn solo ancora stanno nelle baracche
Mi associo pienamente a queste parole; deve essere bello l'essere orgogliosi per aver fatto qualcosa di talmente grande e nobile. C'e' voluto tanto coraggio, tanto voglia di lavorare e tanta onesta'. Tutte cose che non si sono per nulla ritrovate in Campania in occasione del Terremoto dell'80. E pensare che erano passati solo 4 anni e che ci separavano solo un migliaio di Km. Ma, in realta' siamo distanti anni luce, ahime' Quante ne ho viste io di case sorte al posto di capanne..
Padre David Maria Turoldo in uno dei suoi tanti racconti del terremoto ha scritto di una donna anziana, cui erano stati dati viveri e coperte. Rivolta ai soccorritori, chiese: "e cumò ce hao di paja" ("e adesso cosa devo pagare?"). Per padre Turoldo quella donna divenne un simbolo: "Questo è il Friuli, gente che paga, che paga sempre, e da sempre". "Noi lo sappiamo: una ricostruzione, per essere vera, perché sia segno di civiltà e abbia un valore, non può essere regalata. Una ricostruzione si paga e basta: allora ha un valore. Una cosa la si deve fare con le proprie mani, allora la si ama. Ormai pare che l'uomo non sia più affezionato a nulla: che non ami nulla. Ma una civiltà senza amori non è più una civiltà. Perciò è bene che non ci sia dato nulla in regalo. Non c'è nulla di peggio che una libertà regalata: nessuno saprà usarla bene, perché non ne conosce il prezzo; e non c'è nulla di peggio che regalare un benessere: per questo i figli del benessere non guadagnato sono tutti esposti a un'inevitabile rovina".
RiP Lo so che sono OT...ma mi ricollego a chi senza ombra di dubbio critica la nostra Costituzione... E' facile criticare oggi...che siamo sommersi dal benessere...ma grazie a quella Costituzione scritta che quel benessere c'è stato per tutti questi anni!