260mln di € per 50 anni d'esilio.... | Pagina 3 | BMWpassion forum e blog
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260mln di € per 50 anni d'esilio....

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da guddrum, 21 Novembre 2007.

  1. tetsuo

    tetsuo Amministratore Delegato BMW

    3.872
    488
    11 Dicembre 2006
    Reputazione:
    1.719.342
    530i Touring E39
  2. tretrecinque

    tretrecinque Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    20.140
    8.709
    12 Novembre 2007
    Lazio, Roma
    Reputazione:
    2.147.467.538
    X3M competition
    Se considerate i soldi buttati in Italia, i 260 milioni dei Savoia sembrano l'elemosina chiesta da un barbone di passaggio
     
  3. tetsuo

    tetsuo Amministratore Delegato BMW

    3.872
    488
    11 Dicembre 2006
    Reputazione:
    1.719.342
    530i Touring E39
    =D>=D>

    io glieli darei con la stessa velocità con cui il Fisco ti rende dei soldi DOVUTI....
     
  4. Head

    Head Presidente Onorario BMW

    16.192
    757
    11 Maggio 2005
    Reputazione:
    39.502
    E91 Futura S.G.
    [​IMG]News > Magazine
    Televisione
    [​IMG] Notizia del 25 novembre 2007 - 16:53«Un danno va pagato»Emanuele Filiberto interviene a Domenica In: «Io dei soldi non voglio neanche vedere il colore»
    ROMA, 25 nov - La vicenda della richiesta di danni morali per 260 milioni di euro allo Stato italiano «è stata molto strumentalizzata»: lo dice a chiare lettere, malgrado l'educazione in Svizzera e le difficoltà con la lingua italiana, Emanuele Filiberto di Savoia in un collegamento telefonico con la trasmissione Domenica In.

    Ribadendo che l'eventuale risarcimento sarà gestito da una apposita fondazione che si occuperà degli italiani bisognosi, il principino ha aggiunto: «Io dei soldi non voglio neanche vedere il colore. Li abbiamo chiesti perché è un danno, e un danno va pagato».

    A chi obiettava che molti danni provocò Vittorio Emanuele III all'Italia, il nipote di Umberto II ha risposto che, quando si parla delle responsabilità dei Savoia si parla «della storia d'Italia», mentre la vicenda dei danni morali riguarda solo «due persone: una, mio padre, partito dall'Italia quando aveva 9 anni, e l'altro sono io, nato nel 1972. La regola della democrazia è anche che le colpe dei nonni e dei bisnonni non ricadano sui nipoti che niente hanno a che fare».

    Sulle leggi razziali, infine, Emanuele ha ricordato di essere stato il «primo dei Savoia che quando è arrivato a Roma ha condannato le leggi razziali. Sono stato ricevuto dal rabbino e dal capo della comunità ebraica». (Libero News)



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