2035-Ban motori endotermici

Qualche controllo viene effettuato, grazie soprattutto alle telecamere (comprese quelle sulle macchine della polizia locale). Mentre nessuno può entrare in casa tua per verificarne la temperatura.
Il concetto è semplice: molti inveiscono contro le auto mentre se ne fregano del resto (condizionatori, riscaldamento, ecc. ecc.). Non mi sembra coerente.

 

In parte hai ragione, però non mi sembra corretto che siano solo alcuni (nella fattispecie noi) a doverne pagare il conto economico. E poi, visto che fanno innumerevoli meeting a livello mondiale, se ci fosse serierà e soprattutto volontà di risolvere il problema, si sarebbe trovato un accordo planetario.

 

Ho vissuto per 6 anni nella quarta città d'Italia e di gran lunga quella con più limitazioni al traffico e non ho mai visto controlli né sono mai stato fermato. Stessa cosa nei paesi della cintura, avendo mia suocera una euro 5, che dovrebbe essere ferma praticamente tutto l'inverno, in teoria.
Quanto ai riscaldamenti, entrino pure nelle case, non vedrei limitata la mia libertà di certo. Visto che comunque in casa i vigili ci entrano per fare i controlli anagrafici, legittimamente.

 

Immagino che se a pagare dovessero essere altri, tutto sarebbe piu' sopportabile, accettabile e -tutto sommato- anche giusto.

 

Io non ho detto questo. Devono pagare tutti.

 

Ma, nel dubbio, meglio che inizino gli altri.

 

I controlli vengono fatti quasi esclusivamente con le telecamere, quindi te ne accorgi solo se ti arriva la multa. In ogni caso c'è la possibilità per intervenire in modo semplice e punire chi sgarra.
Controllare la temperatura in una casa è decisamente più complicato, perché implica che qualcuno si rechi fisicamente sul posto, e vista la penuria di agenti di polizia forse è meglio che si dedichino ad altro. E poi credo sia necessaria una legge che consenta questa cosa, ma non sono un legale e quindi magari dico una sciocchezza.

 

E per quale motivo?

 

Perche così si è sicuri di non essere i soli.

 

Beh, se si accordassero a livello mondiale in una delle mille riunioni che fanno, non ci sarebbe il problema di chi inizia per primo rischiando di essere l'unico.

 

A Torino al massimo ti arriva la multa se superi i 70 in corso unità d'Italia.

Ma io mica parlo di questioni legali. Per me non ci sono problemi a livello personale a fare entrare in casa chi deve far rispettare una norma. Non vedrei lesa la mia libertà.

E ti sei chiesto perché non entrano in vigore? Forse perché l'opinione pubblica dei vari Stati la pensa come te, che sarebbe meglio iniziassero gli altri

 

Parlando di limiti di velocità, 50 città 90 tangenziale 130 autostrada, giusto? Perché da sempre non hanno fatto auto che non potessero superare questi limiti? Avremmo tutti motori molto piccoli poco inquinanti e con consumi ridicoli. Nella mia città il comune ti da i monopattini elettrici per girare in centro e quando arrivi nelle piazze automaticamente da 25km/h passa a 15km/h. Chissà che non lo facciano con le auto elettriche così tutti rispetteranno i limiti di legge…

 

Tu forse, ma chi non rispetta la norma pensi che farebbe entrare i vigili? Senza contare chi si impunterebbe in nome della libertà, della privacy, ecc. ecc.

Io non penso e non ho detto che sia meglio che inizino gli altri. Dobbiamo iniziare tutti, sia per motivi economici, sia perché altrimenti il problema non lo risolvi affatto.

 

Perché gli altri di lost non esistono

 

Ma secondo me ci arriveremo. Se non sbaglio stavano testando una strada che dialoga con l'auto e impone il limite di velocità. Magari ricordo male ma mi sembra di aver letto qualcosa del genere tempo fa.

 

Tutta colpa del T9.

 

Vorrei fosse così. Davvero.
Ma anche qui non credo che la colpa sia dello strumento utilizzato.

 

si avevano fatto un servizio al tg2 motori qualche tempo fa

 

In effetti non ci sono più le maestre di un una volta ... senza telefonino.

 

Ma ste puttanate le leggo sia su post di ventenni sia di cinquantenni. Credo che anche qui sia più un problema di disinteresse da parte di chi scrive e non di carenza da parte di chi decide di dedicarsi alla formazione di altri.