2035-Ban motori endotermici

anche che non lo sia, è tutto da dimostrare.

 

Non ho capito... è guadagno sicuro oppure è da dimostrare?

Scherzi a parte, sicuramente riciclare, ovvero recuperare materiali, è un bene a livello ambientale. Su questo non ci piove.
Però nessuno parla mai di quanto i processi di riciclaggio siano più o meno costosi e più o meno complessi di quelli di smaltimento.
Per questo dicevo: più green? Sicuramente si. Più conveniente? Mah, non ne sarei così convinto...

 

dipende da quanto vale quello che vuoi recuperare.
riciclare la carta ad esempio è solo questione ambientale, perché margine di guadagno ce n'è ben poco.

il vetro è già diverso, ma la questione è più complicata perché il recupero viaggia sui circuiti consortili (all'interno dei quali si sono anche i produttori, es. saint gobain e simili).

Considerando la sete di materie prime recuperabili dalle batterie, posso presumere che se il recupero/riutilizzo/riciclo viene gestito da un privato e non a livello di consorzio (o simili), qualcosa di guadagno c'è, anche in termini di LCA.

 

Non so se hai seguito ma non sono molte le Case automobilistiche europee che non hanno segni negativi a doppia cifra quest'anno. E c'entrano pochissimo le elettriche.

Certo che dipende dal prodotto

Non c'è bisogno di chiedere a loro. Lo dice Confindustria, il 40% dell'acciaio europeo viene dal riciclo del rottame.
https://economiacircolare.confindus...il-riciclo-infinito-dei-manufatti-in-acciaio/

È chiaro

 

Anche se costasse di più (non ne ho idea), il riciclo è indispensabile. Vale per le batterie come per qualsiasi altra cosa che produciamo.
La nostra economia (e quindi anche il nostro benessere) è basata sulla produzione industriale, il che significa che produciamo e vendiamo molto più di quanto sia effettivamente necessario.
Come ho più volte detto, l'unico modo per fare ecologia sarebbe quello di cessare del tutto la produzione di automobili, tanto tutti ne abbiamo già una e spesso anche più di una.
Potremmo riparare o aggiornare quelle attuali e faremmo così molto più bene all'ambiente che non rottamando in continuazione per sostituire con prodotti nuovi, ma in tal caso dovremmo trovare un altro modo per far funzionare l'economia.
Non dimentichiamo, inoltre, che il riciclo è esso stesso un business e nel momento in cui diventa tale sarà sempre più difficile distinguere ciò che è realmente buono da ciò che invece ci vogliono far passare per tale.
Ma come dicevo, se vogliamo continuare a produrre il riciclo diventa assolutamente indispensabile.

Siamo in un loop simile al precedente, ma IMHO quello che appare potrebbe essere un po' diverso dalla realtà dei fatti.
Io non credo affatto che la Commissione UE abbia preso certe decisioni strategiche, così importanti per il futuro della nostra industria, senza che la lobby dei produttori di automobili abbia avuto più di qualche voce in capitolo.
Ai vari signori di Stellantis, VW, BMW, Daimler, Renault, ecc ecc probabilmente l'idea di cambiare e passare in modo più o meno obbligato da una tecnologia ad un'altra non dispiaceva affatto. Significava per loro garantirsi un ciclo completo di sostituzione di gran parte del parco veicoli circolanti nell'arco di qualche lustro. Quando ci fu il primo embrione di un simile piano l'unico concorrente visibile era Tesla, un produttore con numeri molto limitati e con costi produttivi (essendo basato in Nord America) del tutto assimilabili a quelli delle aziende europee e nord americane.
Peccato avessero fatto i conti senza l'oste, ossia i cinesi.
I nostri produttori probabilmente sognavano già di invadere la Cina con i loro veicoli a batteria e hanno sottovalutato il rischio che potesse invece accadere l'esatto contrario.
Purtroppo la macchina burocratica è più lenta di quella industriale e così, una volta avviato il processo, si sono accorti che la situazione si stava trasformando da ghiotta opportunità a potenziale disastro, ma fare marcia indietro è diventato sempre più difficile.
Così ora le industrie vorrebbero far credere di essere delle vittime e di non aver mai partecipato o quanto meno indotto certe decisioni, ma non ci credo nemmeno lontanamente che sia proprio così.

 

Oltre il riciclo, la giusta politica da adottare con le produzioni automotive e anche di altri settori nevralgici riguardanti l'ecoimpatto è proprio quello...
Il guadagno sul recupero !
In molti settori statali si adotta già da molto tempo, ovvero la permuta dal recupero dei materiali.

 

Mi viene un dubbio leggendo: sono più le macchine che le case europee vendono in Cina o sono di più quelle che la Cina vende in Europa? ( Forse andrebbe valutato più come fatturato che come numero di vetture)

 

Se fai un passo di montagna in discesa, puoi avere 30 cv e raggiungere i 100 all'ora relativamente in un breve spazio da dover sollecitare molto i dischi, affermare che i tamburi frenino in sicurezza una moto che in ordine di marcia pesa 160/170 Kg + pilota è un'eresia.

Infatti, nessuno regala niente e torno a dire che due dischi balordi non ne fanno uno di qualità.

Robaccia cinese, per giunta da poco, non potranno mai eguagliare un prodotto giapponese, anche economico.

Vista la superficialità tecnica degli acquirenti medi, non mi stupisco vedere tutte queste cinesate in giro per l'Italia

 

Come qualsiasi cosa può rompersi....sull'elettrico ci sono molti meno componenti quindi col tempo dovrebbe essere più semplice "fare magazzino" dei ricambi in tempi brevi.

 

Io ad esempio non terrei a magazzino qualcosa che mi capita di rado di sostituire. Specialmente se ha un costo importante.

 

Ma se accade al cliente qualcuno deve averlo in magazzino pronto per la riparazione

 

Se compri una naked da 3000 euro, torno a ripetere, non ti puoi aspettare la qualità di una moto analoga che costa 3 volte tanto.
E io guido una naked che costa 3 volte tanto.

 

Voge 300 R costa 3.790, la concorrente Honda CB 300 non costa 3 volte tanto ma 1.800 euro in più 5.590.

Come detto prima, nessuno regala niente e la qualità/affidabilità si paga.

Personalmente vista la ridicola differenza mi prendo una giapponese dotata di una rete di assistenza e ricambi adeguata, senza contare affidabilità ecc. tipica delle moto nipponiche.

Tornando alle auto, sarebbe ora che le case tornassero a fare automobili semplici ed intuitive e non computer pieni di funzioni (che vengono usate poco o nulla) che nessuno ha richiesto.
Ogni marchio vuole essere sempre più premium, il risultato che una Megane costa 50k, sono fuori di melone

 

Ho seguito, ma non so se tu hai letto l'articolo. E i miliardi di multa c'entrano eccome con le elettriche, che non si vendono ancor più delle termiche.

Confindustria dice anche quale acciaio compra BMW?

È chiaro a tua sensazione. Perché nessuno lo mette nero su bianco.

Esatto. E il business, per definizione, prevede il guadagno di chi quel business lo detiene, che non è detto coincida con la convenienza per il consumatore. In effetti, per il consumatore sarebbe più conveniente continuare ad utilizzare ciò che si ha fin quando possibile.

 

Perché dovrebbe essere diversa dagli altri? L'acciaio si ricicla al 100% e il prodotto riciclato è indistinguibile da quello derivante dai minerali grezzi in ogni proprietà.

 

Stiamo parlando di materiale non deperibile, dovrebbe averlo a portata di mano o almeno disponibile in pochissimo tempo magari presso un altro concessionario in zone limitrofe.
La logistica integrata è uno dei punti di forza di alcuni marchi automotive.

 

Sicuramente. Non voglio convincere nessuno (a parte quelli che mi pagano per dirgli come la penso )

 

Infatti !