Il prossimo weekend il Circus approda a Suzuka per quella che, salvo imprevisti di stampo coreano, sarà la quart'ultima prova del mondiale F1 2010. Il tracciato per le sue caratteristiche (a proposito: è rimasto identico dal suo debutto nel 1987 e dire che Tilke l'avrà studiato e ristudiato al fine di valutarne eventuali correzioni, strano che non sia stato snaturato dall'Architetto perchè di fatto è una delle ultime piste "vecchia maniera" sulle quali ancora si corre assieme ad Interlagos "1990") è fatto su misura per la RBR, peraltro già vincitrice lo scorso anno in terra nipponica. Dopo le RBR vengono le Mclaren su un tracciato che dovrebbe esaltare le superbe capacità di guida di Lewis Hamilton. Memori di Istanbul e Spa (tracciati aventi conformazione simile a Suzuka) le Ferrari giocheranno eufemisticamente in difesa, fossero dietro "solo" a RBR e Mecca ci sarebbe di che baciarsi i gomiti, a mio parere saranno dietro almeno anche alla Renault di Kubica e forse pure alla MB di Rosberg. La gara a prescindere dal suo risultato non potrà essere decisiva per il titolo Piloti, ma di sicuro ha la possibilità di dare delle forti indicazioni in tal senso.
2010 Formula 1 Japanese Grand Prix - Suzuka 836° Gran Premio Round 16/19 8-9-10 Ottobre 2010 INFO Lunghezza del circuito: 5,807 km Giri da percorrere: 53 Distanza totale: 307,471 km Numero di curve: 18 - 10 a destra, 8 a sinistra Mescole Bridgestone: soffici/dure RECORD Giro prova: 1:28.954 - M Schumacher - Ferrari - 2006 Giro gara: 1:31.540 - K Raikkonen - McLaren Mercedes - 2005 Distanza: 1h23:53.413 - F Alonso - Renault - 2006 Vittorie pilota: 6 - M Schumacher Vittorie team: 8 - McLaren Pole pilota: 8 - M Schumacher Pole team: 9 - Ferrari Km in testa pilota: 1.787 - M Schumacher Km in testa team: 2.845 - McLaren Migliori giri pilota: 4 - M Schumacher Migliori giri team: 8 - Williams Podi pilota: 9 - M Schumacher Podi team: 24 - McLaren Orari del Gran Premio del Giappone Venerdì 8 Ottobre 10:00-11:30 (03:00-04:30) Prove Libere 1 14:00-15:30 (07:00-08:30) Prove libere 2 Sabato 9 Ottobre 11:00-12:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3 14:00-15:00 (07:00-08:00) Qualifiche - Rai Due Domenica 10 Ottobre 15:00 (08:00) Gara - Rai Uno
Albo d'oro 01. 1976 M Andretti – Lotus Ford 02. 1977 J Hunt – McLaren Ford 03. 1987 G Berger – Ferrari 04. 1988 A Senna – McLaren Honda 05. 1989 A Nannini – Benetton Ford 06. 1990 N Piquet – Benetton Ford 07. 1991 G Berger – McLaren Honda 08. 1992 R Patrese – Williams Renault 09. 1993 A Senna – McLaren Ford 10. 1994 D Hill – Williams Renault 11. 1995 M Schumacher – Benetton Renault 12. 1996 D Hill – Williams Renault 13. 1997 M Schumacher – Ferrari 14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes 15. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes 16. 2000 M Schumacher – Ferrari 17. 2001 M Schumacher – Ferrari 18. 2002 M Schumacher – Ferrari 19. 2003 R Barrichello – Ferrari 20. 2004 M Schumacher – Ferrari 21. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes 22. 2006 F Alonso - Renault 23. 2007 L Hamilton - McLaren Mercedes 24. 2008 F Alonso - Renault 25. 2009 S Vettel - Red Bull Renault
situazione motori McLaren Mercedes #1 - Jenson Button - 7 motori McLaren Mercedes #2 - Lewis Hamilton - 7 Mercedes Benz #3 - Michael Schumacher - 7 Mercedes Benz #4 - Nico Rosberg - 7 RBR Renault #5 - Sebastian Vettel - 7 RBR Renault #6 - Mark Webber - 7 Ferrari #7 - Felipe Massa - 9 Ferrari #8 - Fernando Alonso - 8 Williams Cosworth #9 - Rubens Barrichello - 6 Williams Cosworth #10 - Nico Hulkenberg - 7 Renault #11 - Robert Kubica - 6 Renault #12 - Vitaly Petrov - 6 Force India Mercedes #14 - Adrian Sutil - 7 Force India Mercedes #15 - Vitantonio Liuzzi - 7 STR Ferrari #16 - Sébastien Buemi - 7 STR Ferrari #17 - Jaime Alguersuari - 7 Lotus Cosworth #18 - Jarno Trulli - 7 Lotus Cosworth #19 - Heikki Kovalainen - 7 HRT Cosworth #20 - Sakon Yamamoto - 7 HRT Cosworth #21 - Bruno Senna - 7 BMW Sauber Ferrari #22 - Nick Heidfeld - 9 BMW Sauber Ferrari #23 - Kamui Kobayashi - 7 Virgin Cosworth #24 - Timo Glock - 7 Virgin Cosworth #25 - Lucas Di Grassi - 7
Amarcord di Turrini: Suzuka 2000 HOME » BLOG » BLOG DI LEO TURRINI "A proposito di Suzuka" (2) PUBBLICATO DA LEO TURRINI LUN, 04/10/2010 - 18:04 Per la disperazione di voi cameragni, sto raccontando le mie memorie giapponesi, ubicate in quel di Suzuka. Per alcuni non sono nuove, comunque qui siamo come il maiale, non si butta via niente, eh. 2000. E come faccio ad andare avanti? Aspettavamo da anni 21 e c’erano state le bruciante delusioni del 1997, del 1998 e del 1999. In squadra Ferrari lavorava ancora gente che c’era pure nel 1979, all’epoca del trionfo di Scheckter e Villeneuve. E insomma la domenica mattina non avevamo manco bisogno di scambiare parola. Dicevano tutto gli sguardi, le facce, i silenzi. Io ero arrivato a Suzuka via Sydney, dove mi ero fermato più di tre settimane per la più bella Olimpiade della mia vita. Il Giappone non somiglia per niente all’Australia, in compenso l’albergo era decente (di solito, a Suzuka e dintorni si precipita in remote stamberghe, dove unico obiettivo è la sopravvivenza). A Schumi bastava vincere ed era campione, grazie al crack del motore Mercedes sulla McLaren di Hakkinen quindici giorni prima in quel di Indianapolis. Io in America non c’ero, stavo appunto tra canguri e koala. Si fa presto a dire: ‘basta vincere’.Mika era un demonio e onestamente nel 2000 non era la Rossa la macchina migliore. Comunque, il vecchio zio tedesco non era ancora vecchio e ad un certo punto, dopo la giostra dei pit stop finali, si mette davanti. Dovete sapere che la sala stampa di Suzuka è stretta, minuscola, ci si sta ma non è mica un salotto. E starci quando le tarantole ti morsicano i polpacci e ti salgono lungo la schiena e ti azzannano i polmoni mandandoti in apnea, ecco, è impossibile. La faccio breve. Mancano dieci giri alla bandiera a scacchi. Non li ho visti. Esco dalla sala stampa, mi conficco sotto una scaletta metallica che sta dietro il rettilineo d’arrivo e da lì mi metto ad ascoltare il rumore del motore. Se passa prima il Ferrari e poi il Mercedes della McLaren, significa sempre che Michelone è ancora davanti. Se no… Secondo i miei progetti di pazzo adrenalinico, sotto quella scaletta ci sarei dovuto essere solo io. E infatti. Alla spicciolata, in un silenzio fantozzianamente mostruoso, cominciano ad arrivare gli uomini del box Ferrari. I meccanici. Gli ingegneri. Gli addetti alla logistica. Avevano finito di lavorare: in zona box erano rimasti soltanto gli addetti ad eventuali emergenze, con Todt, il Mangiabanane, il Baldo al muretto. Ma se ci fosse stata una emergenza, beh, sarebbe stata la fine di tutto… Nove giri alla fine. Il rumore doppio lo abbiamo sentito. Non parla nessuno. C’è un meccanico del 1979 che mi passa una sigaretta. Veramente io ne ho già una all’angolo della bocca. Otto giri alla fine. Il rumore doppio, va bene. Spuntano due occhi buoni da calabrese. Sono quelli dell’ingegner Lunetta, uno che ha lavorato tantissimo con Michael. E’ molto simpatico, anche se parla poco. Stavolta però una cosa la dice. Questa: ‘Ma un altro mestiere, no?’. Meno sette. Rumore A, rumore B. Il meccanico del 1979 vuole che ne fumi un’altra. Meno sei. Solita colonna sonora. Arriva il numero uno della Philip Morris. E’ quello che paga. Ha una camicia bianca. Lui è più bianco. Di solito gli dico sempre cose orrende sulle responsabilità sociali delle multinazionali del tabacco. Stavolta, ci facciamo compassione a vicenda. Meno cinque. Rumore A, rumore B. Deve essere una allucinazione. Sotto la scaletta è arrivato il Baldo. Lui, l’ingegner Luca Baldisserri. Panico. Si sarà mica ritirato all’improvviso, il tedesco? Lui alza una mano per rassicurare. Non ha mai fumato in vita sua. Dammi il pacchetto, mi intima con un ghigno feroce. Meno quattro. Motore A, motore B. Si materializzano quattro clamorose troione giapponesi. Sono le Miss addette al cerimoniale di premiazione. In altra occasione non la passerebbero liscia. Stavolta, non se le fila nessuno. Meno tre. Rumore A, rumore B. Appare Kotur, il serbo braccio destro e sinistro del Pinguino. Richiama tutti dentro. Festa al muretto, bisbiglia. Poiché saremo in ventidue, 44 mani corrono verso la patta dei pantaloni. Passa l’ultima zoccola nipponica e si compiace. Mostruoso equivoco a Suzuka, eh. Meno due. Motore A, motore B. Maledetti, mi hanno lasciato solo. Meno uno. Hanno fatto bene a lasciarmi solo. Sono rientrato in sala stampa giusto per vedere l’arrivo. Penso che sulla macchina di Schumi stiano viaggiando 21 anni di passioni, di emozioni, di gioie, di delusioni, di lutti. Penso che ho visto abbastanza. Scriverò questi articoli che ho in mente da quando facevo il liceo e poi smetterò con la Formula Uno. Sono un uomo coerente, io! Nel 2010, mi dico, mi occuperò senz’altro di cose diversissime, figurati se sarò ancora intento a narrare di piloti e monoposto… Ecco, appunto.
McLaren a testa bassa: Hamilton e Button motivatissimi La McLaren è pronta alla sfida del Sol Levante. Gli uomini di Woking, bravissimi a recuperare decimi da una gara all’altra, hanno lavorato sodo per consegnare nelle mani dei piloti una macchina più competitiva di quella vista a Singapore, soprattuto per trovare quel grip meccanico che è venuto un po’ a mancare in Asia. L’ultima vittoria ne l Gp del Giappone targata McLaren risale al 2007 con Hamilton al Fuji mentre l’ultima vittoria del team inglese a Suzuka è del 2005, conquistata da Kimi Raikkonen con un sorpasso da brividi su Giancarlo Fisichella (Renault) Dal canto loro terzo e quinto in classifica iridata gli alfieri argentati Jenson Button e Lewis Hamilton non hanno la minima intenzione di darla vinta alle Red Bull e ad Alonso e credono fermamente nell’iride. Cosa importante ci credono entrambi a dispetto di qualsiasi tattica o gioco di squadra. Il campione in carica Jenson Button sebbene non salga sul gradino più alto del podio da cinque mesi e mezzo, da quel rocambolesco e bel Gran Premio della Cina, è convinto che dopo i famigerati test Fia sulla flessibilità delle ali non si vedranno più le Red Bull dominare la scena e che quindi la corsa al titolo è più aperta che mai “Il mondiale è apertissimo. Ovviamente nessuno di noi cinque in lotta può più permettersi un errore; le Red Bull non domineranno più tecnicamente le gare come successo a Budapest, siamo tutti lì e la mia McLaren si riprenderà presto, io so che se non sbaglio nulla da qui alla fine posso mantenere il numero 1 sulla mia vettura anche l’anno prossimo, ed è assolutamente quello che voglio. Suzuka mi piace, lì ho fatto sempre buoni risultati ma non ha mai vinto, e penso che sia un circuito che si adatta al mio stile di guida”. Jenson lo ricordiamo ha 177 punti in classifica, meno 25 dal leader Webber. Molto motivato anche Lewis Hamilton in vista di Suzuka. L’anglocaraibico dopo la grande prova di Spa è incorso in due ritiri davvero infelici che ne hanno compromesso la corsa al secondo titolo, fino a quel punto lanciatissima. Hamilton crede nelle sue qualità di guida ed essendo un’amante delle piste tecniche non è affatto spaventato dalla prossima gara anzi, dimostrando anche una buona conoscenza di storia della F1, l’inglese è pronto a scommettere su se stesso e non si vede troppo lontano dalla vetta della classifica iridata, distante di venti punti; Hamilton, lo ricordiamo, ne ha 182. “Suzuka è un circuito da piloti veri, non si può commettere il minimo errore durante il giro; le barriere sono vicine e ci sono una serie di curve davvero tecniche. Bellissimo e tra l’altro è un circuito quasi magico, leggendario direi per tutto quello che è successo lì fra due campioni come Senna e Prost; io voglio vincere domenica o comunque fare un buon risultato perchè il mio obiettivo rimane il campionato del mondo e ho tutte le probabilità di vincerlo, venti punti in classifica sono recuperabili. A Suzuka poi io ho corso solo una volta l’anno scorso (nel 2007 e 2008 il Gp del Giappone si è disputato sul circuito del Fuji ndr), ho guidato bene ma la macchina non era competitiva, quindi per me è una sfida che devo ancora completare”
Massa velenoso con il cavallino! http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/06-10-2010/massa-si-leva-sassolino-711375983961.shtml
Suzuka 2000 ho ancora la pelle d'oca, grazie Michael solo tu potevi vincere con quella Ferrari solo tu!!!
La stagione 2000 fu effettivamente un capolavoro, la F2000 era una buona vettura ma la Mecca anche quell'anno, proprio come nel biennio mondiale di Hakkinen 1998/1999, era superiore
Se non fosse che Alonso nn ha + un motore nuovo, da qui alle prossime 4gare, darei lui favorito per la corsa al titolo....ma questa situazione mi preoccupa!