comunque tanto di cappello a NICO forse sempre sottovalutato, sta dando paga a un certo HAMILTON e per tre anni l'ha data a un certo tedesco anche se sul viale del tramonto....
Montecarlo fa un po' storia a se, usano angoli di assetto e altezze da terra anomale, dovrebbe rientrare tutto
piano...il peggiore è stato ABU DABHI 2010 dove ha perso il mondiale restando dietro a PETROV per 3/4 di gara
ma fu causa sopratutto di errore di strategia box, si sapeva dove sarebbe rientrato dopo la sosta e la difficoltà nei sorpassi, non c'era ancora l'ala mobile....
no no, c'era da provarci e buttarsi dentro... non dico alla Perez, ma lì era l'ultima gara, ci si giocava un mondiale! Poca cattiveria in quella circostanza, poi anche un pò di frustrazione per via della strategia sbagliata.... Ah già, chi la pensò vive e vegeta ancora in Ferrari.... bleah!
vabbè, buttarsi dentro.... poi magari si sfracellava e stavamo qui a parlare della "caxxata di nando".Col senno di poi..
Qualche insider sta iniziando a svelare cosa è accaduto con i test Mercedes: se vero, ce ne è abbastanza per una squalifica bella pesante: http://blog.quotidiano.net/turrini/2013/05/30/cera-anche-schumi-al-test-pirelli-mercedes/ "Avevo promesso una storiella sul test segreto Mercedes-Pirelli. Dunque, eccomi qua. La Gomma del Ponte, due. A stupirmi non è stato il test in sè. Conosco abbastanza l'ambiente della F1. So di cosa sia capace Ross Brawn. So che Charlie Whiting, il responsabile tecnico della federazione internazionale, è da sempre molto legato a Bernie Ecclestone. Il quale Ecclestone ha un rapporto stretto con Paul Hembery, l'ottimo Oliver Hardy della Pirelli. Aggiungo che non è un mistero l'interesse del padre di Tamara per il futuro Daimler Benz in F1: è stato appunto il papà di Tamara a 'pilotare' l'ingresso di Wolff e Lauda nella scuderia, una operazione propedeutica ad una possibile cessione del team ad investitoti privati, sulla falsariga di quanto accaduto alla ex Renault oggi Lotus. Ergo, nessuno stupore. E' stata una manovra sottobanco, con obiettivi ben precisi, funzionale ad un disegno complessivo. Jean Todt è stato messo in mezzo e infatti sta decisamente sull'incazzato, anche perchè da Maranello il suo ex datore di lavoro, alias LCDM, gli ha fatto una telefonata non proprio...affettuosa. Ma il vero aspetto intrigante della maleodorante faccenda, in my opinion, è un altro. Mi spiego. Viviamo, anche grazie a voi Cloggari, in un mondo nel quale, tra social network e tweet e canali satellitari e bla bla bla, basta che Obama faccia uno sbadiglio e tempo due minuti lo sa anche il porco ubicato in una ghiandaia dell'Uzbekistan. E questi, intendo Mercedes, fanno un test con Rosberg e Hamilton in pista e per giorni e giorni nessuno sa nada? E' affascinante, sul serio. Allora, ecco come sarebbero andate le cose, secondo fonti non citabili. 1) La domenica sera del Gp di Spagna il team Mercedes si comporta come tutti i team. Riempie le bisarche di ogni materiale e ti saluto e sono, cioè i camion ripartono per la naturale destinazione, in questo caso Brackley, in Inghilterra. 2) Così fugati i sospetti, le bisarche Mercedes cambiano strada e si sistemano sulla Costa Brava, a un'ora di strada dal Montemelo. 3) Lì, come turisti qualunque, soggiornano i meccanici e gli ingeneri, perchè far arrivare la squadra prove dalla Gran Bretagna avrebbe implicato rischi eccessivi (di essere scoperti). 4) C'è però il problema del circuito. Le leggi, anche spagnole, impongono che per qualunque esibizione in pista siano presenti non solo gli addetti al tracciato, ma anche una autoambulanza ed un elicottero per soccorsi di emergenza. 5) Da Stoccarda fanno ai gestori dell'impianto del Montmelo una offerta che non si può rifiutare. Triplo canone per l'affitto del circuito, ma tutto il personale viene simpaticamente mandato in vacanza (pagata pure quella). Alle misure di sicurezza provvede direttamente Mercedes, con suoi addetti sanitari eccetera. 6) Blindata la struttura, arriva una bisarca completamente bianca, senza insegne di alcun genere, sulla quale viene caricata la vettura 2013. Solo a quel punto la bisarca 'ufficiale' torna a casa. 7) Hamilton e Rosberg vengono convocati via mail, con la preghiera di non portare la tuta di lavoro, men che meno i caschi personali. Guideranno con livree assolutamente anonime, così se per caso qualcuno passando da Montmelo sentisse il rumore di una F1 penserebbe, che ne so, ad uno spot pubblicitario. 8) Secondo alcune indiscrezioni, alla curiosa esibizione avrebbe presenziato anche...Michael Schumacher, cortesemente invitato da Ross Brawn. Se sia andato in pista o meno, non è dato sapere. 9) La Pirelli si è adeguata al codice di segretezza che ha circondato l'intera operazione. 10) L'asino è cascato a Montecarlo, quando qualcuno si è chiesto sulla base di quali elementi sia Rosberg ed Hamilton dichiarassero, ad ogni piè sospinto, di essere fiduciosissimi per il Gp, avendo, a loro dire, Mercedes risolto i guai di sospensioni che comportavano la spaventosa usura pneumatica riscontrata fino a Barcellona. 11) C'è stato chi ha fatto due più due e così la domenica mattina di Monaco, per evitare di essere smascherati, Mercedes più Pirelli più Whiting hanno confezionato la versione, già predisposta e in sè non contestabile, dello scambio di lettere tra fornitore gomme, team e Fia a proposito del test. 12) In Red Bull e in Ferrari hanno avuto una crisi isterica e hanno chiesto a Todt cosa ne sapesse. 13) Todt conosceva solo metà, o quasi, della faccenda e ha capito di essere finito in un mare di materia di colore simile alla cioccolata. Quanto agli sviluppi 'legali', vedremo..."
Pirelli, a seguito dei fatti contestati (e spiegati benissimo nel post di Alex) ha preso la decisione di non portare in Canada i nuovi pneumatici "per il bene di uguaglianza sportiva". Si presume che il loro debutto avverrà soltanto dopo aver concesso a ciascun team la possibilità di testare quanto Mercedes le nuove coperture con le vetture 2013.
Permettere a tutti di fare i test che ha fatto già Mercedes, rimetterebbe a posto le cose dal punto di vista sportivo. Ma non ridarebbe la faccia a quelli che sono dentro a questa vicenda, che è talmente grossa e grottesca, da lasciare veramente senza parole. Dovrebbe saltare qualche testa, tipo il megapolitico Charlie, che stavolta l'ha fatta più grossa del solito, e soprattutto è stato beccato...
Whiting, in fatto di gomme, ha già sofferto la "vicenda" Indianapolis nel 2005 che vedeva coinvolta la Michelin (impedì la costruzione di una chicane "volante" per evitare rischi a chi correva con le coperture francesi), valutando antisportivo imporre ai team gommati Bridgestone una limitazione altrui. Ora fa esattamente il contrario, coerente!
il casco della DE VILLOTA il giorno che ha avuto l'incidente!!! http://www.auto.it/autosprint/formula_1/2013/06/04-13305/De+Villota+mostra+il+casco+che+l'ha+salvata?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter porca vacca!!!....IMPRESSIONANTE!!!!
Scagionata la Ferrari (ha rispettato il regolamento), la FIA ha comunicato che Mercedes e Pirelli dovranno comparire davanti al Tribunale Internazionale per la questione dei test di Barcellona. Quasi certa la condanna, che potrà andare da una (forte) pena pecuniaria, alla revoca dei punti nel campionato costruttori.
L’autodifesa di Ross Brawn Leo Turrini 19 giugno 2013 Grazie alla collaborazione di una talpa di Brackley stipendiata a Stoccarda, sono riuscito ad ottenere la bozza dell'arringa che domani Ross Brawn terrà a Parigi davanti ai giudici del Mercedes-gate. Ne pubblico le parti salienti, certo di far cosa gradita ai cloggari. 'Signori giurati del Tribunale Internazionale e signore parti lese delle mie parti basse, intese come Ferrari e Red Bull, in verità confesserò subito. Confesso cioè il mio stupore per essere sottoposto ad un processo, quando invece mi sarei aspettato un premio alla carriera, un riconoscimento, un ringraziamento collettivo. Mi spiego e vi spiego. Da sempre, diciamo dalla fine degli anni Ottanta, io faccio il furbo. Ma non lo faccio per bieco tornaconto personale. Lo faccio nell'interesse della intera Formula Uno. Ditemi: se nel 1994 sulla Benetton non avessi nascosto alla schermata numero 13122 (tredicimilacentoventidue) del programma del computer l'antispin vietatissimo, in quanti avrebbero potuto scoprire l'enorme talento di Michael Schumacher? E se non avessi tolto la valvola di sicurezza dalla macchina per il rifornimento, chi avrebbe capito l'abilità straordinaria di Schumi nel vincere Gp giocando sulle soste? Lo so, lo so: ancora c'è qualche ipocrita che mi imputa il rogo di Verstappen ai box. Ma a parte il fatto che quel pilotino se la cavò con una mezza bruciatura sulla tuta, potete forse negare che io abbia aperto la strada ai pit stop con refueling iper ultra rapidi? E ancora. Chi spinse la Fia di allora a vietare il berillio sui motori Mercedes? Chi spinse la Fia a togliere il terzo pedale sulla McLaren? Chi spinse la Fia a far cambiare le gomme Michelin a fine estate del 2003? Ovviamente, sono stato io. Senza queste mie azioni, la Ferrari dopo 34 (trentaquattro) anni ancora dovrebbe vincere un mondiale e dunque Jean Todt non farebbe il presidente della Fia ammogliato con star del cinema malese, bensì sarebbe un netturbio a Sochaux. Per tacere di Luca Cordero eccetera: senza di me, altro che Confindustria-Fiat-Italo-Italia Futura, oggi al massimo sarebbe il conduttore della 'Prova del Cuoco' su Rai Uno. Aggiungo che nessuno, a parte Odin, se lo ricorda, ma nel 2007, al processo per le mail e le spie McLaren, pur essendo in anno sabbatico mi presentai a sorpresa al processo di Parigi, proprio in questa sede, e il mio intervento fu decicisivo per la squalifica del team di Dennis e successive conseguenze, compreso il titolo del Biondino, unico uomo sulla terra ad aver vinto un mondiale con la Ferrari senza me medesimo al muretto (solo per questo, Raikkonen è un fenomeno). Questo per il passato. Venendo al presente, io chiedo di essere insignito di laurea honoris causa, altro che condanna. Ma scusate. Com'è fatta una monoposto? C'è un volante, ci sono quattro ruote, c'è un motore, c'è un serbatoio pieno di benzina. E per cosa è fatta una monoposto? Per correre. Volete punirmi perchè ho rispettato la natura delle cose?!? In realtà, io vi ho aperto gli occhi. E' da stupidi spendere milioni e milioni di euro per costruire automobili da tenere, tranne 57 giorni all'anno, chiuse in garage. E' da folli pretendere che i piloti imparino a guidare usando un simulatore, quando potrebbero e dovrebbero scendere in pista. Ovviamente con la vettura più recente a loro disposizione. Quindi, non mi appello alla clemenza della corte, bensì al comune buon senso figlio dell'intelligenza. Con quello che chiamate Mercedes-gate, vi ho semplicemente riportato sulla terra. Datemi un Oscar alla carriera e sono disposto a perdonarvi per il disturbo. Ps. Resta inteso, con riferimento alle parti lese delle mie parti basse, che se non ci fossi stato io oggi Stefano Domenicali non sarebbe il team principal della Ferrari, ma un addetto alle pulizie nello stabilimento Maserati di Grugliasco.'