CORAGGIO TEAM DI F1 : DITE NO ALLA FIA E SI' ALLA SECESSIONE 05.05.09 - Alla fine, sta vincendo ancora lui: Max Mosley, il dittatore (tale padre, tale figlio...) a capo della FIA, la Federazione Incompetenti dell'Automobile. Le proposte di Mosley per la Formula 1 del futuro sono inaccettabili. Se già la F1 è morta, dal 2010 verrà definitivamente cremata. La FOTA manifesti, almeno una volta, la sua ragion d'essere: abbandoni la FIA e Mosley. Si dia vita ad un nuovo campionato di Formula 1. Il dittatore Max Mosley sta sempre più trasformando la FIA in una sorta di Gestapo, di Gran Consiglio del Fascismo, di OVRA, (tale padre, tale figlio...), di carrozzone buono solo a imporre provvedimenti e regole ferree fuori dal mondo, nonché a distruggere, smantellare lo sport del motore. Ha distrutto la Formula 1, sta demolendo un Mondiale Rally in continua decadenza, e di questo passo anche i Mondiali GT e Turismo dovranno fare i conti con le irragionevoli decisioni del Palazzo. Se ne parlava da tempo, ma ora Mosley ha intenzione di fare sul serio: dal 2010 via libera al tetto di budget (o meglio, di spesa) di 40 milioni di sterline, agevolazioni tecniche-regolamentari a chi rientrerà in tale tetto (numero motori e cambi illimitato, ali anteriori e posteriori mobili, giri motore non più limitato a 18 mila, uso illimitato della galleria del vento, ulteriori vantaggi aerodinamici). Al contrario, chi avrà intenzione di sforare il tetto dei 40 milioni di sterline dovrà attenersi alla lettera al regolamento FIA, molto simile a quello 2009. Almeno per il 2010, nel tetto dei 40 milioni di sterline non saranno comprese le spese per il marketing, gli stipendi, le eventuali multe della FIA e, più in generale, ogni spesa non relativa allo sviluppo della monoposto. Non solo: la proposta di attribuire il titolo piloti a chi vince più gare è ancora sul tavolo. Ma c'è ancor di peggio: Mosley è deciso ad introdurre definitivamente (ma di fatto c'è già, solo che non lo si vuole ammettere...!!) il motore unico: un 4 cilindri in linea di 2 litri, turbocompresso, di circa 650Cv a 10mila giri. A quanto pare, il progetto è già stato commissionato alla britannica Ricardo Engineering, azienda che in passato ha sfornato tra i motori più fallimentari, tanto in campo auto che moto. Motore che ? rullo di tamburi ? dovrebbe andare ad equipaggiare anche le vetture del Mondiale Rally!! Beh, che dire: il disastro è alle porte. Come più volte affermato in questa sede, la vera F1 è già bella che morta da un pezzo. Ora, Mosley vuole cremare il defunto. Le sue proposte-imposizioni palesano, inoltre, molte contraddizioni. Abbiamo detto che, chi rispetterà il tetto di budget, godrà di illimitate agevolazioni tecniche. Ebbene, tutto ciò conferma che le innumerevoli quanto sconclusionate limitazioni tecniche introdotte negli ultimi 11-10 anni (ad iniziare dai motori) non sono state fatte né in nome della sicurezza, né in nome del contenimento delle prestazioni e dei costi, bensì solo in nome della ricerca di una ripugnante forma di spettacolo e di idea di concepire la Formula 1 quale monomarca camuffato. Lo sapevamo già da un pezzo, ma ora Mosley si è dato la famigerata zappa sui piedi. Già, perché un team che rispetterà il tetto di spesa potrà sviluppare, in linea non tanto teorica, un 10 cilindri di 120° da 19-20mila giri e tante altre cosucce che un team "spendaccione" si sognerà di fare. Ora, i motori sono congelati, ma un domani un team che spendesse 40 milioni di sterline potrà sviluppare un terrificante (in senso buono) 8 cilindri turbo, eccetera, eccetera, eccetera. Buffo, no? Un modo bislacco di concepire le corse. È come se, nel calcio, si vietasse per regolamento ad un club ricco come il Manchester United di comprare Cristiano Ronaldo e Rooney, ma di "girare" questi gioielli gratuitamente al West Ham o al Birmingham. Pazzesco, no? Non solo. Se davvero passasse la pazza idea di Mosley, si verrebbero a creare due Formula 1 in una, due campionati distinti ma di fatto unico: quelli che, pur aderendo al tetto di spesa, possono fare tutto e di più contro gli "spendaccioni" che, però, debbono correre col cappio al collo. È come se nel calcio l'Udinese o il Siena possano giocare, per regolamento, in 14 ed il Milan e l'Inter in 11. Pazzesco, no? Un modo di fare pericoloso, appunto, perché sarebbe l'anarchia: le prestazioni tra le due "classi", inevitabilmente, andrebbero livellate... e sai che bel pasticcio?! Sorgerebbe, allora, un altro problema: controllare, da parte della FIA, che un team rispetti e abbia rispettato a fine campionato effettivamente il tetto di spesa di 40 milioni di sterline. Operazione difficile, difficilissima: si sa, non solo i regolamenti tecnici possono essere aggirati.... Non a caso, Mosley sta pensando di istituire una "Commissione costi" (fatta da personale che andrebbe stipendiata profumatamente, e poi ciancia lui di contenere i costi!): pura follia! Insomma, una specie di Guardia di Finanza interna alla FIA, atta a fare le pulci alle scuderie, vigilando e agendo contro eventuali imbroglioni ed "evasori", smascherando eventuali "buchi". Suvvia, le corse debbono essere un'altra cosa! All'indomani del pandemonio sollevato da "Mosley il dittatore", le prime accalorate reazioni. La Ferrari si chiude in un eloquente "no comment". Mosley, dal canto suo, tuona che "la F1 può vivere senza la Ferrari". Vero, verissimo: un qualsivoglia campionato non può e non deve essere dipendente da un team o da un costruttore, sebbene importante e glorioso quanto si vuole. Fatto è, volenti o nolenti, che la Ferrari è il propulsore che spinge tanta gente a seguire in TV e in autodromo, ancora oggi, le vicende della F1. Ma la F1 plasmata da Mosley non è Formula 1. I grandi team (Ferrari, McLaren-Mercedes, BMW, Renault) non vedono di buon occhio la F1 "made in Mosley", viceversa Williams, Brawn GP, Force India, Toro Rosso, forse anche Red Bull e gli eventuali nuovi arrivi (tra cui Aston Martin?) sembrano appoggiare l'idea del tetto di spesa. La Ferrari ha minacciato già in passato (e per ragioni ben più banali) di abbandonare la F1. Ora, la questione si ripresenta più viva che mai. I team di F1 sono giunti ad un bivio: continuare a recitare la parte di sonnacchiosi e viscidi scendiletto di Max Mosley, avallando ogni più schifosa porcata voluta dalla FIA e da Mosley stesso (come fatto in questi ultimi 11-10 anni), oppure scendere giù dal carro, salutare la compagnia, mandare a quel paese Mosley e la FIA e dare vita loro ad una nuova Formula 1 alternativa, parallela. I team debbono tornare a mostrare i muscoli, come in passato. Ci vuole la secessione, signori. Certo, se secessione sarà, si verranno a creare due campionati di Formula 1: il primo, ufficiale ed organizzato dalla FIA, il secondo, "alternativo" e slegato dalla FIA, il quale, in quanto tale, non potrà chiamarsi "Formula 1". Nascerebbe, allora, un ulteriore dilemma: riusciranno i team, nell'eventuale Formula 1 alternativa, a stilare di concerto (e qui ti voglio!) un regolamento tecnico unico e condiviso che incarni la tradizione e l'essenza della vera Formula 1? E quale pilota, e quale team potrà fregiarsi del titolo di Campione Mondiale di Formula 1: il pilota e la scuderia della Formula 1 gestita dalla FIA, o il pilota e la scuderia della Formula 1 alternativa? E come la mettiamo coi diritti TV e con quell'altro impiccio umano che di nome all'anagrafe fa Bernie Ecclestone? E da che parte si schiera e si schiererà Ecclestone: al fianco della FIA e di Mosley o degli secessionisti? Ci sarà tempo per discuterne. Ma prima, si faccia la secessione. Ora, adesso, subito. - Paolo Pellegrini - - Circusf1.com -
Ha ragionissima!!! Non preoccupiamoci dei titoli mondiali e degli sponsor, o di Bernie... Se i costruttori secessionisti fanno un campionato come Dio comanda gli spettatori in autodromo e in TV saranno tutti dalla loro parte, così come i soldi e gli sponsor... Voglio vedere chi sarebbe ancora disposto a correre, pagare e investire soldi nei 4 gatti della FIA!
Io mi sto chiedendo una cosa....in realtà migliaia di domande affollano la mia testa (sviluppando la macchina sotto i 40mln £ che prestazioni si potrebbero avere? motori liberi significa potenze sui 2000cv? ma è poi 'sta gran bestemmia imporre un limite di spesa? mosley le studia la notte o gliele scrivono? ci sarà ancora birra in frigo?), ma una emerge in questo momento: abbiamo tutti una vaga idea di quello che ci potrebbe rimettere la FOA con il ritiro della Ferrari, ma la Ferrari quanto ci rimetterebbe?? Perché al momento il maggior ritorno di immagine nel motorsport le arriva dalla F1...e non è detto che se domani si dà ai rally, ai prototipi, agli spari sul quarto di miglio, alla Indy, alle gare di ritorno di fiamma e quant'altro ottenga subito buoni risultati, e non è detto che la somma di eventuali buoni risultati sia paragonabile alla F1 ancora in termini di ritorno di immagine. Sarà l'ora, ma ho come l'impressione che o si stiano tenendo per le p@lle a vicenda o ci stiano prendendo per il popò.
Ottima analisi la tua :wink: Su quanto sottolineato rispondo io, per quello che ne so.... Imho è chiaro che la F1 è quella che dà di più in quanto a ritorno di immagine, e penso sia per quello che Ferrari sta lì da una vita anzichè cambiare settore come fanno altri, e ciò è confermato dal fatto che sta cercando di trovare una soluzione in F1 con varie minacce piuttosto di mollare subito... Teniamo presente però che non è l'unico sport che permette di avere un ritorno d'immagine... Peugeot ad esempio ha fatto correre certe precise vetture nel Mondiale Rally con lo scopo di spingerle sul mercato più che portarle alla vittoria; un esempio lampante è stata la 307cc WRC, lenta come la morte e svantaggiata in partenza nelle dimensioni ma portata nel mondiale col preciso scopo di venderla alla grande sul mercato... Infine dico che con i soldi e le teste che Ferrari può investire nel reparto corse imho può benissimo cimentarsi in qualunque disciplina che i risultati sono quasi garantiti, troppo spesso vince chi ha più soldi da spendere per creare progetti validi e soprattutto svilupparli... :wink:
Sono d'accordo, molte Case costruiscono la fortuna di certi modelli facendoli correre, ottenendo ottimi risultati economici. Ma per Ferrari imho è diverso. Peugeot può andare e venire dai rally, così gli altri...ogni Casa ha un periodo in cui la partecipazione alle corse di vario genere è passata in secondo piano o proprio è stata abbandonata, ma Ferrari no, con alti e bassi in F1 c'è sempre stata, e di questo può vantarsene. Non so se vincere a Le Mans le porterebbe gli stessi ritorni di una vittoria in F1 a Montecarlo, ad esempio. È anche, anzi, soprattutto, un discorso di gestione, promozione e diffusione degli eventi in tv.
Guarda, secondo me dipende. D'accordo che F1 e Ferrari sono quasi la stessa cosa, ma reputo diverso vincere un solo GP paragonato a una Le Mans per esempio... Hai presente il ritorno che ci sarebbe dopo anni di dominio Audi TDI arrivare lì con una Ferrari ufficiale e dargliele??? Cioè, non è la stessa cosa di un mondiale F1 forse, ma più di una sola gara vinta di certo. Imho :wink:
E pensare che l'anno scorso Peugeot dava 4 secondi al giro alle Audi... Solo che si son fermati il doppio delle volte a fare il pieno e han buttato la gara Ci sarà qualcuno prima o poi che darà la paga ai naftoni Audi... E allora godrò... Scusate OT
io sono un naftaro ma vedere una rossa vincere a le mans non ha prezzo.........................per tutto il resto c'è mastercard.....
Boh... Vediamo cosa combinerà la FOTA... L'importante è che mandino a quel paese la FIA, dopo almeno si potrà ragionare...