Quello è il discorso.. Alle prossime elezioni, a differenza delle ultime, in cui ha investito tanto e ricavato poco, chi vorrà il suo sostegno in soldini e Voti, dovrà "Pagare", magari non in denaro, ma pagherà lo stesso...
eh, magari lui pensa di far conquistare la casa bianca con l’algoritmo. può schierarsi, finanziare, spingere candidati, spostare l’attenzione, ma non può determinare l’esito finale. la politica, non solo usa, è un ambiente estremamente volatile, dove contano fattori imprevedibili: crisi globali, scandali, colpi di scena mediatici, dibattiti decisivi e, soprattutto, l’umore dell’elettorato. credo che nemmeno i migliori modelli predittivi siano in grado dianticiparne lesito. oggi a caso potrebbe puntare su massie o ramaswamy, ma la strada è lunga. per ora rimanne solamente un kingmaker potenziale, figura secondo me pericolosa per estemporaneità e palsei contraddizioni.
C'è anche da dire che, pur rimanendo Musk per forza di cose schifosamente ricco, non sappiamo se l'attuale potere economico in settori strategici verrà mantenuto tra x anni. Se continua a fare e disfare, le possibilità che vada tutto a rotoli aumentano
Ne discutevo ieri con mio figlio. Toglierà probabilmente solo voti ai repubblicani. Non sappiamo difatti quale sarà il panorama politico fra 3 anni ma questo vale anche per i democratici e tutti gli scenari sono aperti.
Le tesla model 3, con il modello nuovo hanno ricominciato a vendere, le gigafactory lavorano, e Space X fa 30 lanci al mese, e c'è la coda per entrare nel payload di qualunque vettore mandino su... Il "Mercato Americano" non è "Sostanzialmente Decisivo" per le aziende di Musk, incentivi per l'auto o meno, per quanto la cosa possa non piacere a trump, gli USA sono solo una piccola parte del mercato MONDIALE a cui si rivolgono, e vendono prodotti, simili Giganti multinazionali.. E tra 3 anni sarà la stessa identica cosa, quindi Musk, che gode di un bel seguito, comunque molto "Trasversale", potrebbe proporsi a pieno titolo come: "Ago della Bilancia"....
Dipende anche da quali saranno le “controparti”. Trump non ci sarà più e sono curioso di vedere i candidati. Musk non può diventare presidente e quindi si accontenterà di un “corrispettivo “… Edit. Sono capitato su X, (per caso perché non sono iscritto) e sotto il post che mi era stato segnalato ho trovato quello di questo signore qui. Ora, lungi da me il voler difendere il governo Meloni che non ha fatto che continuare la "tradizione", ma Renzi dov'era mentre gli Italiani espatriavano negli ultimi 10-15 anni? Parliamo di cifre oltre il milione (avevo letto 2 milioni fa qualche parte) di cui un terzo laureati...
Sono confuso...Papillon (libro) narra la storia del suo autore, Henry Charriere. Belbenoit non è Papillon.
Qui potrebbe esserci la possibile spiegazione: https://agbook.com.br/livro/papillon-o-homem-que-enganou-o-mundo
Potrebbe darsi. Ad ogni modo quei bagni penali credo siano famosi più per essere stata la destinazione di Dreyfus dopo l'accusa di tradimento che non per la paternità del racconto Papillon (che da un punto di vista letterario appartiene comunque e tuttora a Charriere.)
Per quanti riguarda SpaceX non so quali siano le prospettive e quanto bene vadano gli affari, ma per quanto riguarda Tesla la situazione non è proprio così rosea. Tant'è che Musk sta (ri)assumendo la direzione commerciale di Nord America ed Europa per provare a sistemare una situazione piuttosto complicata. Ad oggi il mercato principale per le auto elettriche resta la Cina, dove però la concorrenza è devastante e la Model Y ha ripreso a vendere, ma non così bene come un anno fa. La sua scommessa attuale verte principalmente sulla guida autonoma (e conseguentemente sul servizio Robotaxi): se riuscirà a farla funzionare decentemente in ogni luogo a prescindere dalla cartografia millimetrica (come invece richiesto da Waymo & C) e dal Lidar, allora avrà partita vinta, ma la strada è tutta in salita. Comunque il titolo è sbagliato: in Italia conviene laurearsi, salvo poi andare a sfruttare all'estero il titolo di studio. Ad esempio laurearsi in medicina negli States può costare tra i 300.000 ed i 500.000 dollari... in Italia accontentandosi di un'università pubblica si può fare con 60.000€. Cambiando tema, pare che i nostri paracadutisti abbiano qualche difficoltà a centrare l'obiettivo, anche se grande come una lago https://www.open.online/2025/07/07/trevignano-paracadutisti-folgore-lago-bracciano-sbaglio/
Noi ci lamentiamo di tutto, spesso a ragione, ma l'istruzione ringraziando Dio costa poco se si ha la fortuna di vivere in una città universitaria. Altrimenti costa tanto comunque
Il problema sta nel fatto che uno debba andarsene. Se da decenni è così, a prescindere dai governi che si sono succeduti, vuol dire che il "sistema Italia" non funziona. Beh.. gli è andata bene a quello che è atterrato nel centro estetico...
Non so, chiedi a quello che dice che bisogna cambiar governo (magari ha pure ragione), forse lui sa cosa non funziona e come fare, visto che pontifica dal pulpito.
Non è che uno deve andarsene per forza. Diciamo che, nella maggior parte dei casi, lo sforzo in termini di tempo e denaro necessario per conseguire la laurea non è sufficientemente compensato dalle entrate economiche iniziali. Forse è un fattore culturale, forse conseguenza dell'incapacità cronica del nostra paese di rispondere alle esigenze sociali o forse dovuto alla troppa astrattezza della maggior parte dei corsi universitari (che non preparano al mondo del lavoro), fatto sta che in Italia un neolaureato viene spesso trattato come (o forse anche peggio di) un neodiplomato. Però, come dicevo, potrebbe anche essere una strategia vincente quella di studiare qui e poi andare a vivere/lavorare in altre nazioni, dove magari pagano meglio.
C'è da dire anche una cosa. Per un giovane, andare da Napoli o Palermo a Londra o Amburgo o andare a Milano non è che cambi molto. Sei comunque straniero in terra straniera. A quel punto, magari qualcuno sceglie l'estero anche a parità di condizioni. Sono scelte personali. Discorso diverso sarebbe creare opportunità di lavoro in maniera più uniforme e non concentrato in quelle poche, pochissime città italiane, peraltro in condizioni economiche abbastanza disagiate
https://www.open.online/2025/07/07/america-party-elon-musk-logo-trump/0 La questione comincia a essere divertente. In sintesi, Musk insulta Bannon, l'ideologo di Trump e quell'altro dice che dovrebbe essere espulso. Il bello è che uno è amico di Giorgia nazionale e l'altro di Salvini.
Eh, si, ma questo richiederebbe un aumento consistente della quantità di aziende e posti di lavoro nel paese. Opzione piuttosto difficile se invece di agevolare le aziende preferiamo mungerle o comunque complicarne a più non posso l'operatività.
Hai ragione, il punto vero è proprio questo: il fatto che uno debba andarsene. mio figlio è partito due anni dopo la laurea, non perché non amasse il suo paese o volesse farsi un’esperienza; ha lasciato qui la famiglia, gli amici, gli affetti di una vita. se n’è andato perché qui non vedeva prospettive, fa male dirlo, ma è così. quando questa storia si ripete da decenni, quando cambia il governo ma non cambia la realtà, vuol dire che il problema è nel sistema, non nei singoli. c’è qualcosa che non funziona, e non da oggi. noi genitori, restiamo con una tristezza silenziosa, tra l’orgoglio per i loro successi e la tristezza per non averli vicini.