Anni fa ho avuto la sventura di entrare in una società che doveva fare delle operazioni immobiliari che adesso giace inoperativa ed ha in carico un terreno in zona industriale di 6000 metri che non si riesce a mettere a frutto, potrebbe essere una soluzione.
E noi invece non riusciamo a mandar via nemmeno quelli che insultano pubblicamente le nostre massime cariche: https://www.open.online/2025/07/02/ngawang-insulti-meloni-figlia-espulsione-silvia-albano/
E da quando il "Partito della Libertà di Parola", che tanto ha apprezzato il fatto che Musk abbia rimosso le policy che gli impedivano si insultare liberamente chiunque su twitter, ha ripristinato il reato di "Lesa Maestà"?
Quindi libertà di parola adesso significa libertà di insultare? criticare è un conto — ed è sacrosanto in democrazia — ma trasformare il dibattito politico in una gara a chi offende di più non è libertà, è inciviltà. non si tratta di reintrodurre la lesa maestà, ma di ristabilire un principio base: il rispetto, e dovrebbe valere per chiunque. per certa sinistra radical chic, invece, il rispetto è selettivo. vale solo per chi condivide la loro visione del mondo. Proprio quelli che da anni ci fanno la morale sul rispetto, sul linguaggio inclusivo e sulla violenza verbale oggi si scoprono paladini della libertà… di insultare, tramite le loro risorse. se le offese fossero rivolte a una figura di sinistra, avremmo già sentito parlare di clima d’odio, sessismo, fascismo strisciante ed altre amenità progressiste.
Veramente il reato esiste da sempre e va in ordine di gravità dal insulto a pubblico ufficiale, oltraggio a un corpo politico per arrivare a Vilipendio alla repubblica. Fosse stato una testa rasata ad insultare che so la schlein mi sarebbe piaciuto vedere le reazioni.... Immagino quelle che dice @Fugassa
Non si tratta di lesa maestà, ma di pubbliche offese verso le più alte cariche dello stato e perfino dei loro famigliari. Prova ad andare in Thailandia (o in Australia o dove ti pare) e scrivere sui social che tu, orgoglioso italiano, ti vuoi scopare la figlia del primo ministro e vediamo se sono contenti che tu rimanga nel loro paese. Con tutta quest'attenzione per la diversity va a finire che ribaltiamo il concetto di uguaglianza e rispetto facendo passare per vittime quelli che invece sono carnefici. Un po' come quando Israele accusa di antisemitismo chiunque si permetta di criticarli per ciò che stanno facendo a Gaza. La regola dovrebbe essere che non frega un piffero a nessuno del colore della pelle, della razza, della religione o dell'orientamento sessuale di chi compia un crimine, ma a me pare che sempre più spesso non sia così. Anzi, c'è sempre qualcuno pronto a prenderne le difese se appartengono a qualche minoranza.
Interessante... E i vari insulti lanciati dall'attuale PdC (durante TUTTA la sua intera carriera..), dai suoi ministri e dal suo "circo" di mentecatti che fanno fatica a parlare in italiano, verso gli altri esponenti politici quando non erano in carica, ma ricoprivano comunque ruoli istituzionali, tipo la meloni che da dei "Criminali" al Presidente della Repubblica e al PdC in carica, o salvini che brucia i simulacri del Presidente della Camera e del segretario del PD, augurandosi la dipartita a breve del Presidente della Repubblica e del PdC, per non parlare dei vari insulti lanciati dai delmastro, la russa, e minchioni vari, come vanno inquadrati? Come "Libertà di Parola" o come reati da perseguire? Non per altro.. Ma visto che voi siete "Paladini" del free speech e assolutamente contrari al politically correct, almeno so come regolarmi... P.S. E comunque, tu in Thailandia il capo del governo in carica, lo puoi prendere a sassate e non ti manda via nessuno... È il Re che non si deve insultare o ti fustigano, dato che è figura "Semidivina"... Però, se avete elevato la meloni a "Semidea", e ripristinato il "Diritto di successione divino e la lesa Maestà", come in Thailandia, allora il vostro ragionamento non fa una piega...
Io non sono politicamente corretto e sono molto perplesso per esempio sul reato di femminicidio che prevede pene più severe che per l'omicidio in generale. Quando la vita di un essere umano vale di più o di meno rispetto ad un altro credo che abbiamo imboccato una brutta strada. Non vorrei poi che un bianco valga più di un nero l, che un ariano più di un ebreo, o che 1 tedesco come 10 italiani Spero di esagerare.
Tu ne fai una questione personale (le offese alla Meloni non contano perchè se le merita), io ne faccio una questione di legalità e rispetto. In qualunque paese se offendi le autorità (siano esse di destra o di sinistra) ti vengono a prendere. Qui in Italia invece (secondo te) si può fare perchè l'esecutivo (sempre secondo te) se le merita. E ti dirò di più, per me quel coglione andava espulso anche se avesse offeso chiunque altro. Fosse stata pure la Schlein e la sua donna (dato che ha tirato in ballo la figlia della Meloni, che di colpe non ne ha sicuramente). Alla Bocconi hanno punito alcuni studenti, negandogli il diploma, per una chat sessista. Quindi puniamo dei giovani italiani per dei comportamenti immaturi (che magari anche più di qualcuno qui dentro ha commesso da ragazzo, ma s'è salvato perchè non c'erano ancora i social), ma facciamola passare liscia ad un coglione straniero perchè quelli che ha preso di mira sono politici antipatici?
Ti sbagli.. È la destra attuale ad aver sdoganato l'insulto, lo sproloquio e la cattiva educazione, in nome di un non ben identificato "Free Speech" di cui loro erano i veri paladini... Ora non si possono incazzare se gli rendono il favore.. Altrimenti fanno la figura dei cerebrolesi come trump, che pubblica 210 meme al giorno con la faccia di chiunque gli sta sul culo, insulta chi gli pare, e poi ha dato ordine che chiunque si presenta alla frontiera con un meme che riguarda uno del suo gabinetto sullo smartphone, bisogna respingerlo perchè è offensivo.. La libertà di parola, o vale per tutti, o non vale per nessuno... Non ho mica sentito frasi di condanna quando sui palchi, la meloni e salvini si godevano i cori che cantavano "Boldrini speriamo che un negro ti violenti"....
A me pare che lo sproloquio e la cattiva educazione siano un fattore comune a tutti, politici di destra, politici di sinistra, politici di centro e relativi simpatizzanti. Concordo solo sul fatto che la destra sia statisticamente più rilevante, ma non salvo nessuno.
l dubbio sulla formulazione del reato di femminicidio è legittimo se viene affrontato in buona fede. ma mi pare che tu stia un po’ esagerando nei paragoni. mettere sullo stesso piano un'aggravante prevista per omicidi con movente misogino con l’idea che un giorno un bianco possa valere più di un nero o un tedesco più di dieci italiani è un salto logico che rischia di svuotare il discorso di ogni misura. il femminicidio non nasce per dire che la vita di una donna vale più di quella di un uomo, ma per riconoscere una specifica dinamica di violenza sistemica, spesso tollerata o minimizzata per anni. eh una questione di contesto, non di gerarchiadel valore umano.
A me non sembra che quel migrante faccia parte della segreteria del PD.. Mentre quelli che insultavano gli altri direttamente dai palchi e dalla TV, davano dei criminali al Presidente della Repubblica e al PdC in carica, bruciavano simulacri, e dirigevano cori contro gli avversari augurandogli morte e violenze carnali, ora sono tutti nell'esecutivo di governo... E non lo sostengo io.. Lo sosteneva Berlusconi... "I fascisti al governo, li abbiamo portati noi"... Ricordi?
sarebbe un errore pensare che la legge penale, da sola, possa risolvere un problema che è prima di tutto culturale e sociale. l’aggravante del femminicidio ha un valore simbolico e giuridico: serve a riconoscere un certo tipo di violenza come non episodica. tuttaviase non eh accompagnata da prevenzione, educazione, protezione concreta delle vittime e risorse reali per chi è in pericolo, allora sì, resta una misura inefficace. il punto non è solo la severità della pena, ma la certezza della punizione e, ancora prima, la capacità di intervenire prima che si arrivi all’omicidio. questo non significa che la norma sia sbagliata in sé, bensì che da sola non è sufficiente.
E anche così pare che non cambi granchè, visto che una buona fetta (forse la maggioranza) dei femminicidi si costituisce o si suicida.
