Vela, America's Cup e Passione per il Mare

Anche se con un po' di latenza, rispondo ora: bellissima notizia!!
Purtroppo la crisi di partecipanti permane tutt'ora, il che potrebbe togliere molto fascino a quest'evento, ma IMHO la scelta potrebbe essere stata dettata proprio dalla possibilità di attirare più sponsor (e quindi più partecipanti) in una location come quella del golfo di Napoli.
Il medio oriente è un po' difficile a causa del conflitto isrealo-palestinese e comunque sarebbe stato difficile attirare folle di spettatori. In Europa è invece molto più facile, anche se Barcellona si è rivelata una scelta negativa a causa del poco interesse dei catalani per la vela e dei troppi eventi sportivi alternativi (calcio, ecc) disponibili in città.
A Valencia l'America's Cup era stata molto più al centro dell'attenzione, ma pare che la Spagna non fosse più interessata ad ospitare ancora una volta il trofeo velico.

E' un'ottima notizia anche per Luna Rossa, perchè sicuramente conosce molto bene le condizioni meteo marine locali e avrà modo di mettere a punto una barca quanto più adatta possibile per lo scopo.
Speriamo solo che non rimanga un confronto a tre.

 

A quanto pare non corre molto buon sangue tra il defender (New Zealand) ed il challenger of record (UK - Ben Ainslie): https://www.athenaracing.com/en/articles/702_TEAM-STATEMENT-Athena-Racing-29-05-2025.html

Pare che la scelta di Napoli e soprattutto della data (2027) sia stata operata dai neozelandesi in totale autonomia, senza alcuna consultazione con lo sfidante principale, il quale dovrebbe avere un minimo di voce in capitolo su luogo, data e regole della prossima edizione.
E al fianco di Athena Racing si sono schierate anche American Magic e Alinghi (che comunque è stata la prima a dire di voler abbandonare).
Il problema di Athena Racing è che non ha le risorse finanziarie che servirebbero per contestare l'operato del defender di fronte ad un tribunale sportivo, per cui temo che la situazione potrebbe andare a complicarsi. Ci fosse stata ancora Ineos al posto di Athena, quasi certamente i neozelandesi si sarebbero preoccupati un po' di più, dato che Ratcliffe avrebbe potuto dare battaglia con avvocati potentissimi, come in passato fece Ellison (Oracle) contro Alinghi (https://www.swissinfo.ch/ita/societa-che-invecchia/alinghi-battuta-da-oracle-in-tribunale/7626032).

 

Non è così, o meglio... chi vince il titolo (Defender) cerca immediatamente uno sfidante (Challenger of Record) per organizzare la prossima sfida secondo regole che possono essere definite a piacere.
Lo sfidante ha interesse a ricoprire tale ruolo perchè questo gli permette di accordarsi su regole, modalità, tempistiche e luoghi, ottenendo dunque un vantaggio sugli altri sfidanti.
Se invece nessuno fosse disponibile a ricoprire il ruolo di Challenger of Record, allora chiunque potrebbe lanciare la sfida definendo luogo e data, senza alcun vincolo di classe velica, stazza e/o caratteristiche dell'imbarcazione (purché sia a vela).
Il che significa che magari il Defender si presenta con un mega catamarano e lo sfidante con un fanta-trimarano con ala rigida che non lascia scampo all'avversario.



Ed è proprio ciò che avvenne nel 2010, quando Ellison trascinò Alinghi (Defender) in tribunale e fece dichiarare nulla la sfida già concordata con il Club Nautico Espanol, in quanto quest'ultimo non avrebbe avuto le caratteristiche richieste dal Deed of Gift (l'atto originario dell'AC).

Per Alinghi fu un brutto colpo, perchè il Deed of Gift non prevede particolari vincoli, ma obbliga i contendenti a produrre le imbarcazioni (e relativi componenti) nella nazione del club nautico, quindi il team di Bertarelli progettò e costruì un catamarano (più veloce di qualsiasi monoscafo) largo quasi 30 metri sul lago di Ginevra e poi lo trasportò fino al Tirreno con un elicottero.


Purtroppo per loro gli americani fecero le cose ancora più in grande e sulle acque di Valencia il gigantesco trimarano di Oracle distrusse Alinghi.

 

Qualcosa di simile accadde anche nel 1988, quando i neozelandesi (Defender) non riuscirono ad accordarsi per la nuova sfida e gli americani li costrinsero ad un altro scontro senza regole.
I neozelandesi si presentarono con un monoscafo gigantesco (quasi 40 metri di lunghezza ed oltre 30 persone di equipaggio), mentre quel volpone di Dennis Conner arrivò con un catamarano (18 metri di lunghezza) e vinse a mani basse.

 

Fa parte del gioco rompersi i maroni molto prima della gara.
Comunque Alinghi aveva manifestato il proprio dissenso ancor prima della scelta della location e difatti s'era sfilata.
Gli altri stanno solo sfruttando la situazione per tentare di guadagnare un po' di spazio, che però difficilmente il Defender concederà.
Gli unici che potrebbero realmente battere i pugni sul tavolo sono gli inglesi (essendo il Challenger of Record), ma come ho detto sono in una posizione, finanziariamente parlando, piuttosto debole. Ed è forse questo che gli altri temono, ossia che Athena Racing lasci troppa libertà a Team New Zealand, col risultato di arrivare alla sfida tutti senza troppe speranze.
Noto piuttosto che Luna Rossa non s'è unita al coro. Non sono mai andati troppo d'accordo con i neozelandesi, ma è probabile che la scelta di navigare in acque che conoscono molto bene potrebbe averli già fatti mezzi contenti. E per quanto riguarda il regolamento, le barche dovrebbero essere più o meno le stesse, quindi non dovrebbero esserci troppe sorprese. O si?

 

Sono sicuramente le stesse: mi pare che l'accordo tra i team preveda l'utilizzo delle stesse per almeno 3 edizioni (due ci sono già state), altrimenti il defender dovrebbe pagare una penale piuttosto salata (100 milioni o giù di lì) a tutti gli altri.
Ma le stesse non significa che saranno identiche in tutto e per tutto. Dovranno avere le stesse caratteristiche di massima (tipo di imbarcazione, lunghezza, larghezza, volumi, dimensioni dell'armo, ecc), ma il nuovo regolamento potrebbe cambiare dei dettagli o vietare particolari accorgimenti.
Il vantaggio del defender sta nel poter giocare sulle regole per mettere gli altri in difficoltà.