tranquilli che le soluzioni stanno arrivando: Bp taglia investimenti su rinnovabili e punta su oil & gas - SWI swissinfo.ch tanto é inutile produrre energia verde se non c'é margine di guadagno...non fa una piega, del resto meglio morire sott'acqua fra qualche secolo che morire di fame fra qualche anno.
https://insideevs.it/news/757961/cina-crollo-importazioni/ Lo scenario globale sta cambiando e non è una novità. Il mercato automobilistico cinese, il più importante al mondo e al centro degli interessi di tutti i produttori globali è ormai saturo di marchi nazionali, per cui le aziende occidentali dovranno accontentarsi dei "vecchi" clienti. Ma questo è un problema anche per la Cina, che deve vendere anche e soprattutto fuori dal paese per finanziare la crescita industriale interna.
Da elettricista azzardo una ipotesi. Tutti i produttori fanno viaggiare i propri impianti al massimo delle possibilità per avere il massimo degli introiti. In teoria ci dovrebbero essere una riserva "calda" e una "fredda" pronte per essere attivate con tempi diversi di reazione per fare fronte ai picchi imprevisti di consumi o cali di produzione per esempio per guasto. E per questo dovrebbero essere remunerati. Nel caso iberico se c'è stato un distacco di generazione è difficile che la riserva calda possa essere fatta con fotovoltaico fuori rete che potrebbe intervenire quasi istantaneamente. Di solito era fatta con termiche che funzionavano a vuoto ma di questi tempi bruciare combustibili per niente non credo lo faccia nessuno . Se la perturbazione della rete ha prodotto l'intervento delle protezioni di altri generatori che di conseguenza sono usciti dalla rete si è messo in moto un fenomeno a cascata finché qualcuno non ha staccato tutti i carichi e poi piano piano rimessi in rete. Aggiungo che anche un distacco di un grosso carico e non solo di un generatore può innescare la perturbazione, perché può provocare l'intervento delle protezioni di massima frequenza. Ma questo caso è più gestibile anche da automatismi
Io temo sia questo il problema. Forse serviva una riserva a caldo, come le hai definite, ma c'erano disponibili solo riserve a freddo, che avrebbero richiesto tempo per entrare in funzione. Comunque pare che tutto sia accaduto nel giro di 5 secondi. Comunque la Spagna ha anche diverse centrali nucleari: quelle non potevano subentrare "a caldo"?
Le centrali nucleari sono sempre in funzione e fanno da base, sono le meno modulabili come produzione ma buttando via acqua calda prodotta dal nocciolo sempre attivo si può fare ma ... Chernobyl docet. Una riserva potrebbe essere fatta con piccole centrali a turbogas che se anche spente possono essere accese in pochi minuti , non certo in secondi.
Aumentare la tassazione è uno dei modi con cui generare deficit del settore privato, quindi rientra nelle due macro fonti con cui si copre il deficit con l'estero: - deficit settore privato - deficit settore pubblico. Quest'ultimo lo puoi finanziare o con debito pubblico o con emissione di moneta Questa che sembra una banalità è ciò che non capiscono coloro secondo cui può essere sostenibile un surplus strutturale con l'estero, e qui ci possiamo mettere i tedeschi, i cinesi, i burocrati dell'UE e tutti i geni che gli vanno dietro. Perché se qualcuno è strutturalmente in surplus, qualche altro paese deve strutturalmente in deficit e quindi alla lunga quest'ultimo salta in aria. Nel caso in questione stiamo parlando degli USA. Il che significa che, continuando così, si verificherà una delle due ipotesi: - alla supremazia degli USA (paese che ha sempre avuto il ruolo di compratore di ultima istanza) si sostituirà quella della Cina (paese che invece vuole fare il venditore). Geniale, direi, ci divertiremo un sacco - oppure, più probabile, gli USA prima di perdere la supremazia del dollaro vi scatenano la Terza Guerra Mondiale e se non dovesse bastare anche la Quarta.
In tutto il discorso c'e' una cosa che mi lascia perplesso, le accuse alle rinnovabili, si sono meno gestibili e verissimo ma sono tante e al massimo di medie dimensioni, pochissimi impianti solari arrivano a piu di 100mw, un distacco improvviso di anche più di una di queste centrali di medie dimensioni quindi non dovrebbe mandare in crisi tutta la rete. E il discorso sovraccarico idem, a meno che non si siano inseriti tutti insieme parecchi piccoli produttori mi sembra strano possano aver provocato un sovraccarico ingestibile... Quello e' un altro discorso, con la caduta della rete le centrali nucleari non avevano più energia esterna in ingresso. Avere energia esterna in ingresso fa parte delle misure di sicurezza delle centrali nucleari e serve a poter garantire il corretto funzionamento di tutti i sistemi in caso di grave guasto. Per sicurezza quindi si sono accessi i gruppi elettrogeni diesel e sono stati spenti i reattori. L'alimentazione esterna e' importantissima per la sicurezza delle centrali, tanto che l'incidente di chernobyl e' nato proprio da un esperimento per verificare se l'energia inerziale residua negli alternatori potesse essere sufficiente ad alimentare l'impianto fino allo stop in caso di mancanza di energia esterna, il disastro di fukushima e stato causato proprio dalla mancanza di alimentazione di emergenza, linee esterne interrotte e generatori diesel allagati.
https://www.open.online/2025/04/30/blackout-spagna-portogallo-rischi-italia/0 Qui dicono che il problema non sono le rinnovabili in sé ma la rete
Che è in crisi a causa della complessità e non programmabilità della gestione delle rinnovabili. Si fa a scarica barile, chi sostiene uno scarica sull'altro ... ma la rete non può risolvere tutto.
Sì questo l'ho capito ma possibile che con tutta la tecnologia che abbiamo intelligenza artificiale e tutto il resto non si riesca a risolvere la cosa?
A mio parere il problema è la "fisicità" della rete che ha limiti non risolvibili. Ad es. ci sono tanti impianti eolici al sud utilizzati parzialmente (le pale ferme) perchè la produzione deve essere consumata in un raggio limitato, non può essere trasportata al nord a meno di non creare dorsali mostruose ... che innescherebbero ulteriori problemi. Il problema del trasporto dell'energia nel luogo in cui serve è annoso e antico, ricordo che quando ero all'università ho conosciuto un ingegnere chimico del CNR che lavora ad un progetto per trasportare energia tramite idrogeno. E' il problema che non ci permette di sviluppare un vero programma spaziale ... le astronavi stanno messe peggio delle auto elettriche con l'aggravante che li fuori le colonnine e i distributori di carburanti neanche ci stanno.
che vanno a corrente anche quelle...il genere umano senza elettricitá é perduto, non servirebbe sparare nemmeno un proiettile per vincere la prossima Guerra, nel frattempo fanno le prove.
E anche in questo caso, possibile che la politica, gli enti, Terna e tutti gli altri non riescano a pianificare queste cose? Tipo "un pannello al nord te lo pago più di un pannello al sud" o una roba del genere. Ma solo io non riesco più, da qualche giorno a fare la citazione parziale come prima? L'avevamo capito però
Uno dei problemi è che l'energia non serve costantemente sempre negli stessi punti, quindi ci sarebbe da installare almeno il doppio di rinnovabili rispetto alla necessità media di ogni singola micro area geografica e poi coprirle con sufficiente termico e/o nucleare per quando il cielo di oscura o il vento si ferma. Che sembra quello sia successo in Germania o Spagna. E poi altro che problema di smaltimento delle scorie nucleari tra qualche anno. Neanche a me funziona la citazione parziale.
Cosa succederà a me sarà irrilevante, per me e per gli altri. Visto l'uso della rete nella internet of things, di certo non tifo per questo.
Quando non c'era molta elettronica nelle case e nelle industrie il sistema aveva meno problemi .... Herz più herz meno la stufetta il fon il frigo la lampadina va. Ora le apparecchiature sono molto più sensibili alla frequenza ed è il.primo dei parametri che variano in caso di inserimento o distacco di generatori o ripeto anche di carichi
Da quel poco che capisco la frequenza non la variano, ma la sua variazione è il sintomo di uno sbilanciamento in atto.
Esatto. E gli inverter dei fotovoltaici hanno un range molto stretto di lavoro; se per qualche motivo è variata la frequenza ( la spagna è poco connessa con il resto di europea ) e qualche inverter ha cominciato a sganciarsi è iniziata la reazione a catena. Poi magari la causa è stato un uccellino o un ramo su un traliccio come nel blackout del 2003