eh ma meglio essere senza palle che con la pancia vuota.....tra l'altro molti paesi da te citati fanno parte dei BRICS che a capo hanno proprio la Russia....
E che gli vendiamo alla Russia? Protesi per il milione di mutilati che hanno? 20 Ferrari per gli oligarchi? La Russia per l'Italia ha SEMPRE rappresentato un unovirgola del nostro export, meglio che resti tale... E se ti chiedi perché, sappi che non ci sono motivazioni particolari, semplicemente: ci fanno schifo i russi...
Eh,il problema è che gli importatori ed i distributori non ci pensano minimamente a rinunciare ad un penny del loro ricarico,sono degli squali,gentaglia credimi! Aspettano le fluttuazioni del cambio per saldare le fatture,tanto per dire,delle m***e….
Vai a dirlo all’agro alimentare italiano che la Russia non è un mercato importante. Parlando di vino poi visto che si ha così tanta paura (infondata) che i ricconi Americani non bevano più il nostro vino credo che i Russi abbiano un gomito molto più allenato degli Americani…
Senti ma perché non lo dici al tuo amato governo nazionale invece? Sai cos'è successo ieri? È diventato illegale produrre la cannabis light. Così, de botto senza senso, con il decreto sicurezza. Perché? Non lo sa nessuno. Quando è stato chiesto a Lollobrigida, ha risposto che a lui la cannabis non piace. E manco a me. Ma che gli hanno fatto i 22 mila agricoltori e dipendenti impiegati nel settore, che da ieri dovranno coltivare altro, se va bene? Buttando nel cesso milioni di euro di investimenti.
concordo con te. Oltre ad avere gomito, i russi hanno anche buon gusto. E quale miglior bandiera poteva portare segnali di pace, se non il pupone nazionale? Alla faccia dei progressisti, che saranno capaci di dare del fascista anche al n.10 del mondo, notoriamente vicino al pd – non solo romano -. fosse per me, sostituirebbe degnamente (anche) la vonderlayn
Ti sei preoccupato, giustamente, per l'agroalimentare italiano. Non capisco perché non ti preoccupi per quel settore che è stato cancellato ex lege
mi preoccuperei piú che siano stati i poco raccomandabili "commercianti" della Cannabis "strong" a spingere qualcuno del Governo a non rovinargli il mercato...ma poi da un Governo di Destra e con l'influenza che ha la Chiesa in Italia ti saresti aspettato che aprissero pure i coffe shop? Nemmeno la Sinistra ci é riuscita.
A parte che non so chi comprasse cannabis light (se uno vuole fumare una canna cerca l'erba vera, anche se illegale), ma era da un po' che si sapeva sarebbe accaduto. Non dico sia giusto chiudere un settore in cui forse qualcuno ci aveva (onestamente) investito, ma che non potesse avere un futuro era ormai evidente. Tanto più che quel paio di negozietti che ancora esistono in città da me sono chiusi 7 giorni su 7 o quasi. IMHO o si liberalizza la cannabis vera o si proibisce col pugno di ferro. Le cose a metà non vanno mai bene. Un po' come la prostituzione: o si vieta del tutto (anche quella in cui una donna decide volontariamente di offrirsi per soldi) o si legalizza e si riaprono le case chiuse con tutti i controlli del caso. Ma a noi italiani piacciono le cose poco chiare, perchè nelle zone grigie si riesce a fare un po' di tutto e soprattutto tanto "black".
Cosa c'entra la cannabis light con i coffee shop? Al massimo si potevano incazzare i produttori di camomilla. Ecco, sarà stata la Bonomelli Un attimo, la cannabis light si potrebbe chiamare anche camomilla. L'ha detto anche il Tar che non può essere considerato stupefacente. I negozi hanno chiuso perché in precedenza le norme hanno lasciato uno spiraglio per cui in alcune circostanze poteva essere considerato stupefacente. Cosa che è stata esclusa. Ma, coi soliti tempi della giustizia, nel frattempo, mentre le forze di polizia sequestravano ingiustamente quella roba, i negozi sono falliti. Ma il punto non è quello. Il punto è che ci si lamenta che in Italia non si fa impresa ma se il governo che dovrebbe promuovere l'impresa fa queste cose per mero fine elettorale (tu vedi altri motivi?), non c'è speranza.
Chiedevo perchè da come veniva presentata la questione, sembrava quasi che in assenza di cannabis light da piantare quel terreno diventasse di cemento...
Immagino, immagino soltanto, che ci siano macchinari acquistati, certificazioni pagate, sementi acquistate. Ma l'imprenditore non sono io, dovresti saperne tu di più.
Sai quante volte ho dovuto adeguare/modificare/sostituire/eliminare attrezzature o processi perchè nel frattempo le leggi sono cambiate o i limiti ridotti? Si chiama rischio di impresa, solitamente. Da un giorno all'altro non ho più potuto ricevere materiali che contenevano alcuni parametri (a differenza ad esempio di alcuni miei competitors) per applicazioni di BAT europee: mi sono adeguato e cercato prodotti da trattare privi di quelle sostanze. Quindi in agricoltura possono convertire i terreni per seminare altro e oltretutto, in agricoltura, i macchinari per arature, fresature, eccetera sono generalmente di terzisti, al pari delle lavorazioni sui terreni.
Questo quando si tratta di grandi appezzamenti, ma sarei curioso di sapere quanta cannabis light sia stata effettivamente coltivata in Italia. Se esistono veramente ettari di terreno perfettamente predisposto per la coltivazione della cannabis, che li rivendano a qualche banda criminale specializzata nel narcotraffico: saranno ben felici di sostituire le piantine "light" con quelle "strong" e tutti saranno contenti