Mia figlia quando studiava economia internazionale mi disse che noi produciamo componentistica che vendiamo ai tedeschi che la usano per produrre macchinari che vendono ai cinesi con i quali producono tutto ciò che comprano gli americani . Se gli americani non vanno a fare la spesa dopo un anno circa noi siamo nella cacca
So per certo che i movimenti sono stati progettati e realizzati dalle maison di appartenenza. Se viti e rotelle venivano dalla Cina me ne farò una ragione.
La progettazione deve avvenire in Svizzera, sì. Quello è sicuro. Sei qui con noi? Non ricordo https://www.bmwpassion.com/forum/th...he-piacciono-agli-appassionati-di-auto.56091/
Mi spiego meglio. Non si può pensare che sia il consumatore a doversi incaricare di raddrizzare le cose boicottando il prodotto "cinese" o "vietnamita". In certi casi poi è impossibile. Il problema è quando non si capiscono certe dinamiche e si è convinti che il mondo debba funzionare per forza così e che anzi così è meglio per tutti.
Si, ogni tanto ci sono, ma ho pochissimi pezzi. Mi sono limitato a ciò che mi piaceva e ora, un po' come per le auto, sto perdendo anche quella passione. Per fortuna mi restano quelle per il buon vino e per le donne, soprattutto le mie Ci sarebbe anche la passione per i viaggi, ma temo dovrò attendere che le donnine crescano un po'.... ma se già adesso i lunghi viaggi in economy mi ammazzano, non oso pensare tra qualche anno. E non credo sia particolarmente conveniente far viaggiare un'intera famiglia in business. Mai pensato niente di simile. Lo dico da sempre che l'Italia ormai s'è venduta quasi tutto quello che poteva e che buona parte delle armi alla base dell'azione di conquista della Cina gliele abbiamo fornite noi occidentali, consapevolmente. Così cone sostengo da sempre che i nostri governi non sono minimamente preparati per contrastare lo sfruttamento dei nostri dati da parte delle big tech americane (ma anche di altre nazioni). L'UE che appioppa le multe a Google, Apple e Amazon è come il vigile che mette il tagliandino della multa per divieto di sosta all'auto dei rapinatori mentre stanno svuotando indisturbati il caveau della banca. E quando escono li aiuta pure a caricare i sacchi.
Ti posso capire Comunque la mia ne ha quasi 6 e ti dico che sono più stanco io dopo un viaggio. Senza considerare il fatto che è bello andare in giro ma è ancora più bello sapere di tornare a casetta in Italia. Almeno per me
La mia ne ha la metà, ma pochi giorni fa ne è arrivata un'altra (...e si ricomincia) Tornando a parlare di politica, qualcuno mi spiega perchè la Meloni chiede a Bruxelles di rivedere il Green Deal in risposta ai dazi di Trump? Quale sarebbe la ratio? Che abolendo (o riducendo) il green deal diventeremmo più competitivi e quindi faremmo le scarpe agli USA? Anche a me sta sulle palle il modo insensato in cui quegli idioti di Bruxelles vogliono imporre l'ideologia green, ma non capisco come questo si colleghi a ciò che sta accadendo dopo l'ufficializzazione dei dazi americani.
Da quel poco che ho letto dice che il green deal rappresenta l'equivalente dell'applicazione di dazi all'interno dell'Europa stessa. Posso anche concordare sul concetto, ma non vedo come questo possa cambiare la situazione verso gli States. Senza Green Deal le nostre aziende potranno vendere ad altri paesi ciò che gli americani non compreranno più? Venderemo vino agli indiani, parmigiano ai brasiliani e pasta ai cinesi? E i tedeschi venderanno le loro auto ad australiani, indonesiani e argentini?
No.. Però rinunciando a sviluppare BEV e la loro tecnologia per pura MIOPIA e lucro elettorale, come ai tempi abbiamo fatto con l'elettronica digitale applicata e più recentemente con altre cosine, tra qualche anno lasceremo il monopolio assoluto della produzione di tali veicoli agli USA e agli orientali... Mi sembra un piano assolutamente in linea con il programma di FdI e lega..
Ora in piazza si bruciano le bandiere dell’Europa,neanche fossimo a Gaza https://corrieredibologna.corriere....amo-democrazia-pace-e-giustizia-sociale.shtml
Questo é il punto. E di tutti i nostri discorsi sulle tutele sindacali e ambientali e sui salari .....
La ratio è che senza la scemenza del Green Deal eviti di distruggerti inutilmente il mercato interno, quando la risposta ai dazi dovrebbe essere esattamente l'opposto: sostenere la domanda interna.
Su questo non concordo: lo sviluppo delle BEV è già stato avviato anche in Europa e continuerà a prescindere dal green deal se l'industria riterrà che tale tecnologia abbia un futuro dominante (cosa ancora da dimostrare). Ma il green deal non distrugge il mercato interno, semmai pone le condizioni per concederlo a potenze straniere che stanno attuando politiche di concorrenza sleale. Il risultato è simile dal punto di vista delle aziende europee, ma diverso nella pratica. Fosse per me avrei buttato alle ortiche il green deal e la Von der Leyen ancor prima che si presentassero alla porta, ma non ci vedo tutto questo nesso con i dazi americani. Oltretutto all'inizio proprio la nostra cara industria automobilistica europea l'aveva accolto favorevolmente (e forse pure sostenuto) perché credeva che questo avrebbe trainato le vendite di auto nuove, obbligando la gente a sostituire quelle vecchie. Solo quando i cinesi hanno fatto vedere che potevano essere molto più bravi, veloci e (soprattutto) economici, al punto di sostituire i marchi europei perfino nel mercato interno le nostre care industrie si sono rese conto della cagata che stavano per combinare e sono tornate piangendo dalla vdl. Sostenere il mercato interno è una cosa, supportare (con soldi pubblici) aziende interessate unicamente al proprio profitto rischia di diventare tafazziano. Io sono contro il green deal e a favore della difesa del mercato europeo dalla concorrenza sleale cinese, ma le nostre aziende devono camminare con le loro gambe e trovare da sole la chiave del successo. I governi devono supportarle attraverso investimenti in ricerca, formazione e difesa della proprietà intellettuale.
Lo distrugge due volte, per le aziende automotive europee: - fa ridurre l'ampiezza del mercato (le immatricolazioni calano) - fa perdere loro quota di mercato a favore delle potenze straniere
Mi è arrivato questo articolo…. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/05/dazi-usa-sopravvivere-lasciar-fare/7939423/ Forse esagera un po’ perché descrive gli Usa come un paese in terribile recessione con disoccupazione e quant’altro, cosa che non è, però spiega abbastanza bene tutto il resto.
Di questo non c'è certezza. Il mercato europeo dell'auto ha chiuso sia il 2023 che il 2024 in crescita. Siamo ancora sotto ai numeri del 2019, ma il crollo è avvenuto negli anni della pandemia e non a causa dell'avvento delle elettriche/elettrificate. Potremmo eventualmente sospettare che la ripresa sia più lenta del dovuto perchè molti, invece di cambiare l'auto come di consueto, preferiscono tenere ad oltranza la vecchia endotermica sapendo di dover passare necessariamente all'elettrico prima o poi, ma siamo sempre e solo nell'ordine delle supposizioni. L'unica certezza è che la Cina ci inonderà di BEV/EREV ad alto contenuto tecnologico e dai prezzi molto (troppo) competitivi, ma non è una conseguenza dei dazi di Trump. @stenmark ce lo sta dicendo da un po' e non c'è motivo per pensare il contrario. Ma nell'articolo del Fatto Quotidiano compare anche un'affermazione sulla quale sarebbe opportuno riflettere: "....quel sistema è nato proprio negli Stati Uniti....". In pratica gli States hanno creato un modello economico che li ha portati sull'orlo del baratro (https://www.reuters.com/world/us/us-government-could-face-default-risk-soon-july-analyst-projects-2025-03-24/#:~:text=The U.S. has never defaulted,and hurt its credit rating.), ma quel modello l'hanno esportato in tutto il mondo e hanno condizionato l'economia dell'intero pianeta. Quindi fino a ieri gli andava bene che fosse così, oggi si sono svegliati con la luna storta e hanno deciso che i cattivi sono tutti gli altri e devono quindi accettare nuove regole, arbitrariamente imposte da loro, senza alcuna preventiva negoziazione. Per come la vedo io il problema è principalmente della Cina (17% delle importazioni USA arrivano da lì), seguita dal Messico (14%), Canada (13%), Giappone (4,5%) e Germania (4,5%). Se poi andiamo a vedere cosa importano viene fuori che per la maggior parte sono beni di consumo (27%), beni di capitale (26%), forniture industriali (25%), veicoli, parti e motori (12%), alimentari, mangimi e bevande (6%). Compreranno meno auto (tedesche), meno vino e meno formaggio? Questo farà fallire l'Europa? Non credo. Creerà difficoltà alla Cina? Sicuramente più che all'Europa. Oltretutto Trump parla spesso di bilancia commerciale e di come l'Europa si arricchisca esportando negli USA, ma dimentica che oltre allo scambio di beni esiste anche lo scambio di servizi ed in questo caso il disavanzo è a parti invertite: nel 2023 l'UE ha importato quasi 430 miliardi di Euro di servizi dagli States e ne ha esportati per meno di 320 miliardi. Tant'è che sommando beni e servizi il surplus commerciale del vecchio continente nei confronti degli USA è pari a meno di 50 miliardi.
La globalizzazione è quella cosa per cui se uno scoreggia a Tokyo la puzza su sente fino a Wall street