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Si si assolutamente sono anche stati bravi.... Piastri aveva detto che la sua gomma era quasi morta quando gli hanno chiesto se voleva provare ad andare in fondo, del resto Ferrari poteva permettersi l'azzardo a costo praticamente 0. Se gli andava bene vinceva, in caso contrario sarebbe tornata alla sua posizione di partenza.

 

Oggi va di multiquote esageratamente esteso...

Questione Antonelli, prendo qualche post:

Tutto giusto, ma quello che non mi è piaciuto è il suo commento sull'uscita di pista. Più o meno ha detto a Sky (o almeno io ho capito) che il suo è stato un errore che non avrebbe dovuto commettere, un errore più da rookie che non da lui...

Tesoro del papà,TU SEI UN ROOKIE, quindi cerca di volare un po' più basso, dai.
(se invece non l'ha detto, oppure ricordo male io, quello che ho scritto non vale).

Qui invece sulla vittoria Ferrari:

Qui direi che la fortuna non c'entra molto: con gomma bianca Leclerc ha fatto una gestione superlativa, non ha stressato l'anteriore sinistra ed ha mantenuto un passo costante sull'1:23, a testimonianza che ieri la macchina era molto consistente. Ne deriva che la decisione di tentare un solo pit è probabilmente (e direi anche finalmente) il frutto di una giusta strategia, adeguata in virtù dell'andamento di gara, del setup della macchina e non da ipotesi fantasiose.

Ho poi letto che i vari "plan" concordati erano:
"Plan A" Sosta ritardata
"Plan B" Sosta anticipata con le medie e gestione delle dure con unica sosta (applicata)
"Plan C" Doppia sosta (in caso di crollo delle prestazioni nel secondo stint)

 

Si tutto giusto se non che, io ho capito che nessuno sapeva quanto potevano durare le bianche poichè nessuno aveva fatto test di durata. La fortuna o azzardo è inteso in quel senso.

 

Vero, ma il Plan A è stato quello attuato da Sainz, mentre il Plan B è stato quello di Leclerc: le due strategie principali sono state elaborate e applicate.

Se il Plan C era - di fatto - il backup dei due precedenti in caso di crollo delle prestazioni, significa che nel team avevano dati che li indirizzavano proprio verso quella strategia.

Insomma, attribuisco poca casualità stavolta (non fortuna eh, quella serve sempre: se entra una Safety Car, il piano crolla su sè stesso).

 

Sapete, ho qualche dubbio sul fatto che abbiano spinto davvero così tanto...mi spiego: il giro veloce di Norris (e della gara) è stato l'ultimo (53) con 1:21.432, ottenuto con gomme dure che avevano percorso 20 giri.

A voi viene in mente un altro GP nel quale il giro veloce sia stato ottenuto con gomme usate di 20 giri?

Osserviamo ad esempio i time attack (e i loro migliori crono) dei piloti McLaren e Ferrari, dopo ciascuna sosta?

NOR
- giro 16 1:24.154
- giro 34 1:22.837
(best lap giro 53 1:21.432)

PIA
- giro 18 1:24.028
- giro 40 1:22.264
(best lap giro 53 1:21.943)

LEC
- giro 17 1:24.270
(best lap giro 33 1:23.226; giro 53 in 1:23.268)

SAI
- giro 21 1:24.499
(best lap giro 53 1:23.219)

 

Potrebbe centrare il problema legato al graining? Nelle interviste Piastri ha detto che non pensavano potessero ripulirsi le gomme e invece è successo. Quindi una volta che le gomme si sono ripulite a macchina scarica hanno potuto spingere di più e fare il giro veloce. La stessa cosa è successa a Ferrari che invece che continuare a perdere performance a causa del degrado della gomma ad un certo punto ha "ripulito" la gomma riuscendo a mantenere i tempi sul 1.23 basso.

 

Il punto era un altro: non mi pare hanno spinto in modo così esagerato con gomma nuova, a differenza di quanto dicevano in telecronaca.

Se poi la strategia principale di Ferrari era studiata su una sola sosta, i tempi sul giro assumono rilevanza per smentire, in qualche modo, il fatto che sia stato un colpo di culo. La Ferrari di Leclerc ha sempre mantenuto i propri tempi tra 1:23.8 e 1:23.3, con un differenzale di +/-25 centesimi sulla media dei tempi (1:23.6) e questo indica e conferma come avesse un target di tempo entro il quale girare.

Lo ha fatto in modo impressionante:

 

Se la mia analisi è (anche solo) plausibile, si, la Ferrari ha fatto una strategia finalmente all'altezza.