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Il pit stop a Monaco equivale a circa venti secondi.
Perez con le intermedie dopo un primo giro mediocre ha cominciato a girare ben più veloce di Sainz con le rain. Leclerc ha perso la posizione perché è rientrato (per sostituire le intermedie con le slick) in coda a Sainz, perdendo quei tre, quattro secondi che gli avrebbero permesso di restare davanti a tutti. In Ferrari non c’hanno capito niente.

Con questa sono già due le gare perse clamorosamente da Leclerc.

 

Non credo siano loro ad occuparsi della strategia, quanto Iñaki Rueda...

 

Osservando i tempi tra i primi quattro nel periodo compreso tra il giro 16 e il giro 23 si può affermare che è stato un vero e proprio caos: Perez durante il primo giro con gomma intermedia girava 6 decimi più piano di Leclerc (P1).
Il giro successivo guadagnava quasi 7" su Sainz, mentre Leclerc e Verstappen rientravano ai box per cambiare da full wet a intermedie.
Ancora il giro dopo Sainz, unico su full wet, perdeva 4,8" su Perez, 1,6" su Leclerc e 3,1" su Verstappen
Nuovo giro e Sainz perde ulteriori 2,8" su Perez, 3,4" su Leclerc e 6,8" (!!!) su Verstappen
Poi le Ferrari rientrano per mettere le slick e pagano oltre 3" secondi ciascuna sul tempo complessivo compreso di sosta ai box rispetto ai rivali della RedBull il giro successivo. Sainz per aver trovato Latifi da doppiare, Leclerc per aver rallentato e atteso in pitlane il cambio gomme di Sainz.

Caos puro.

Il primo giro pulito (24) su slick, senza pitstop o doppiati, è abbastanza significativo:
PER 1.34,149
SAI 1.30,160*
VER 1.31,284
LEC 1:28,779*
* Le Ferrari avevano un giro in più sulle slick

Ripeto, caos puro

L'unica scelta diversa che poteva essere fatta era di tenere fuori anche Leclerc per tre giri e farlo passare direttamente da full wet a slick? Probabilmente si, anzi quasi certamente si, visto che aveva un margine su Perez di 26,8" dopo il pit stop del messicano al giro 17 e sempre al giro 17 gestiva un vantaggio di oltre 10" su Verstappen (a quel punto P3) che non sarebbe probabilmente rientrato, copiando la strategia di Leclerc.

Su wet Sainz girava sul 32,0/32,3/31,7/31,6 mentre a parità di gomma Leclerc era circa un secondo più veloce dello spagnolo: tre giri in più con gomma da bagnato ed una sola sosta poteva essere la soluzione giusta per restare davanti a Perez, che con le intermedie dopo due giri sul 25,2 e 26,9 girava sul 28,8/29,3.

Nuovamente, caos puro.

 

La chiamata giusta sarebbe forse stata mandare Sainz in copertura su Perez, ma lo spagnolo non ha sentito ragioni ed è rimasto fuori, per saltare direttamente da wet a slick.
Ci può stare.

A questo punto però dovevano lasciar fuori anche Leclerc su wet e farlo rientrare tre giri dopo per montare direttamente le slick senza passare per le intermedie, gestendo così il vantaggio su Perez (nonostante si stesse riducendo) che comunque si sarebbe dovuto fermare una seconda volta per mettere le slick.

La sosta a Monaco comporta 19,5/20”, quindi anche fosse uscito subito dietro al messicano, Leclerc aveva tutto il tempo per tornare in testa: l’undercut era diventato suo.

Secondo Rueda invece la strategia attuata era teoricamente corretta ma é stata vanificata da due fattori:

1- non si sono resi conto che il distacco al doppio pit sarebbe stato inferiore ai 6” minimi necessari tra una vettura e l’altra (in quel giro Leclerc ha girato circa 3,5” più veloce di Sainz chiudendo troppo il gap iniziale).

2- Sainz in uscita dai box ha trovato Latifi da doppiare che lo ha bloccato - nonostante le bandiere blu - fino all’ingresso del tunnel, consentendo a Perez di guadagnare quei 3” secondi necessari per uscire davanti il giro successivo.

 

Non ho letto l’articolo, ma avendo già avuto occasione di vederne di simili in giro, potrei dissentire e affermare che la strategia di RedBull era sostanzialmente la solita: sacrificare Perez in favore di Verstappen.

sacrificare 1: toglierlo di mezzo con le wet perché era comunque davanti a Verstappen (leader del team) e girava più lentamente tra i quattro di testa

sacrificare 2: metterlo dietro all’olandese ed eventualmente rallentare i ferraristi (casomai l’avessero coperto) consentendo così a Max di creare quanto più distacco possibile fra lui e le rosse, se l’undercut avesse dato i risultati auspicati. In caso contrario, Verstappen sarebbe comunque stato davanti.

In sintesi, si celebra una genialità presunta dimenticando che quella reale e realistica era (ed è sempre) una soltanto: favorire Verstappen, non certo Perez.

Quindi, a ragion veduta, sarebbe stato geniale se avessero portato Verstappen in testa: farlo con Perez è stata una sostanziale casualità.

Il tutto senza mitigare nulla della confusione nella quale è caduta la Ferrari, ma solo per fare la giusta tara.