Vedi sotto: Se usi la funzione "cerca" del forum troveresti molti thread specifici sull'argomento....con x-drive conviene montare gomme di ugual misura sugli assi ed usurate alla pari. Fai controllare anche il ripartitore di coppia in quanto vi è un ingranaggio in teflon che col tempo si consuma e provoca scossoni inattesi.
questa non la sapevo, interessante ero convinto anche le TI potessero viaggiare con le differenziate senza problemi
Ovviamente possono usare le differenziate (io sulla mia x3 ho 245 all'anteriore e 275 al posteriore) ma , almeno con BMW, c'è una grossa sensibilità alla differenza di usura del battistrada tra avanti e dietro o per qualsiasi cosa che differenzi oltre un certo livello la circonferenza di rotolamento dai valori attessi dall'xdrive
Fatemi passare la domanda stupida, ma andando ad operare sulla centralina del ripartitore rendendolo meno preciso, ma rispettando tutte le sicurezze, si può fare?
Buonasera a tutti, volevo sapere se qualcuno è riuscito a montare gomme differenziate cioè 225 davanti e 255 dietro sul 330xd touring con cambio manuale 2005 2008, io ho provato a montarle ma mi ha dato problemi il ripartitore. Grazie, saluti.
Riporto su questo 3d Fra un paio di giorni devo andare a ritirare una F34 320d Xdrive Msport che monta 255/40 dietro e 225/45 davanti su cerchi da 19". Cerchi originali Style 598 M. Vedere queste discussioni mi ha messo un po' di ansia...possibile che una macchina esca dalla fabbrica di Monaco con una dotazione "autolesionista"?! Se così fosse mi metto alla forsennata ricerca di un kit di 18" su cui montare 4 225/50 R18...
Ho letto in diversi topic che i pneumatici differenziati danno problemi al ripartitore di coppia dellw Xdrive a causa della circonferenza di rotolamento leggermente differente, in pratica è come se venisse letto uno slittamente che in realtà non c'è. Nel caso specifico delle misure che monta la mia, ho fatto 2 conti "della serva" e risulta che in pratica ogni 459 giri delle ruote posteriori (che corrispondono a 990m circa), le ruote anteriori fanno un giro in più...
Non sono amante dei pneumatici differenziati, e quando ho potuto, ho cercato di avere auto con pneumatici uguali per i due assi, ma da qui a pensare che ci siano problemi di rotolamento per il ripartitore, ce ne passa, e se fosse solamente per questa ragione, mi guarderei dall'effettuare cambi. Per quel che mi riguarda, su molti modelli BMW (e non solo) trovo alcune gommature eccessive, e se non fosse per il fattore estetico, farei fatica a trovarne una ragione.
Ma infatti avere un 255 su una TI da 190cv non ha alcun senso!!! Rumore e consumi maggiori senza alcun ritorno "dinamico". Per questo vorrei trovare un set di cerchi su cui montare 4 pneumatici da 225. L'altro dubbio però riguarda anche le gomme stellate che, effetto placebo o meno, ho letto che in alcuni casi hanno risolto problemi di "strattoni" o anomalie nel comportamento del ripartitore. Ma in questo caso fatico a giustificare l'effetto con i numeri... Per questo chiedo a Voi, sperando che qualcuno abbia avuto esperienza in merito.
Le differenziate stanno dentro la tolleranza prevista, se hanno un consumo uniforme. Se una o le due gomme su un asse sono vecchie si va fuori tolleranza e alla lunga il ripartitore può risentirne, cosi' come con gomme nuove che hanno circonferenze di rotolamento molto diverse da quelle nominali. Con gomme nuove è un mix tra causalità (tolleranze di produzione) e qualità del prodotto che si monta.
Spesso le dimensioni delle gomme sono solo estetica . Avevo una x3F25 da 184cv con gomme 245 45 19 e 275 40 19 misure folli
Per restare sul tanto trattato argomento degli pneumatici STANDARD od OEM, vi invio il link al video del canale YouTube "Tire Reviews", che analizza a fondo gli pneumatici e nel caso specifico fa un confronto tecnico fra Michelin Pilot Sport 4S (standard) rispetto alle Michelin Pilot Sport 4S★ (OEM). Sebbene si dica che le differenze siano poco o non del tutto avvertibili, sia nella guida di tutti i giorni che in pista (a detta di chi ci avrebbe provato), nella buona sostanza non sarebbe proprio così; lo direbbero i test a carattere tecnico scientifico che analizzano nel dettaglio i prodotti, ci sarebbero studi e collaborazioni pluriennali fra il costruttore (BMW) ed il produttore (Michelin) volti alla realizzazione di un prodotto "ad hoc". Alcune delle differenze più evidenti sarebbero riscontrabili nelle mescole ed il numero delle sezioni del battistrada che queste andrebbero a formare, il tensionamento e la posizione delle tele che compongono gli pneumatici od anche la profondità di alcuni canali delle tassellature. Tutti aspetti questi che potrebbero anche non essere avvertibili nella guida secondo "codice della strada" di tutti i giorni, ma che a lungo andare avrebbero sicuramente diversi effetti sugli organi meccanici del veicolo. Ad esempio ripartitori e giunti sono realizzati con tolleranze di centesimi di millimetro e qualsiasi variazione ai valori di riferimento, seppur apparentemente minima e risibile, nel tempo produrrà inevitabilmente degli effetti, questo è certo.
Era già stato postato tempo fa, ma questo è un caso specifico di gomme ad altissime prestazioni per i modelli di punta della gamma. Le gomme di fascia più bassa non hanno differenze di tale portata.
Va bene tutto, ma limitatamente all'oggetto del thread trovo che sia un interessante punto di riflessione, viste le considerazioni postate, alcune delle quali trovo siano decisamente superficiali. Si può scegliere di considerare più o meno sensibili le differenze, ma se queste esistono è errato ignorarle e negarle, soprattutto senza un approccio più approfondito all'argomento: semplificare troppo trovo sia sinonimo di pressapochismo e aprossimativismo. Il mio approccio mi impone di tenere in considerazione, senza avere esperienze ed evidenze dirette, con dovuta cautela le indicazioni di una casa costruttrice, cosa che sperimento anche nel mio ambito lavorativo e aspetto che molti sottovalutano senza aver titolo e soprattutto dati per farlo. Nonostante per i modelli di punta sia ovviamente più rilevante questo aspetto, mi trovo con un'auto che monta quegli pneumatici e che ha quasi 400 CV e trazione integrale con quel ripartitore di coppia tanto sensibile alle variazioni. Nel mio caso preferisco pensare di valutare bene che, negli pneumatici montati, sia la mescola, che la carcassa ed i valori di cedimento di questa, siano il più possibile allineati alle specifiche della casa: a distanza di molte migliaia di chilometri, gli effetti potrebbero essere evidenti e costringere a correre ai riparari prima del tempo si alcuni organi meccanici più sensibili. E per cosa poi? Per poche decine di euro di differenza su migliaia di chilomentri? Dopo tutto ciò spero si cerchi di avere un approccio un po più cauto e meno aprossimativo: alcuni commenti letti trovo lascino il tempo che trovano.
Il punto è un altro: esiste qualche altra analisi comparativa di gomme più commerciali? Se nessuno la fa e neanche i produttori interessati investono un euro nel diffondere i dettagli ma fanno esclusivamente marketing e terrorismo (i ripartitori che si rompono) i dubbi sono leciti. Che le gomme stellate (e con gli altri marchi) abbiano un controllo di qualità superiore alla media ci sta, ma che vengano studiate, testate e prodotte carcasse e mescole specifiche per le (relativamente) poche gomme prodotte e vendute è poco credibile.
Se BMW, Mercedes e audi ed altri marchi premium si fanno fare gomme con certe caratteristiche e poi le montano sulle auto nuove non ci sarebbe niente di strano, le pagano e poi riversano il maggior costo sul cliente che magari è contento per avere pure le gomme all'altezza del marchio. anni fa in una intervista il responsabile qualità di Roll Royce che cuni clienti si lamentavano che le gomme a volte in curva fischiavo e si giustificava dicendo "purtroppo non le facciamo noi"...