Sicuramente avverrà (come è giusto che sia) in caso di condanna: per il momento questa è solo nella fantasia/auspicio di questo forum
A volte sembriamo, permettetemi, dei tifosi di calcio: pur di non ammettere l'evidenza siamo disposti a perdere ogni freno inibitore del raziocinio. Ma un processo, un giudicato, la giustizia .......non è un derby Milan Inter; è un valore ben diverso da gioco e tifo
Un processo è fatto di tasselli: il rinvio a giudizio ne è il preambolo mentre la sentenza ne è la conclusione (e se di primo grado.....parziale). La posizione Lucano/Salvini non è da paragonare per ragioni di "stato processuale"
Adesso comunque mi taccio: non vorrei apparire qui dentro come l'unico difensore di una giustizia giusta (sempre al di là dell'imputato) Capisco, in fondo, che questo mio incedere crea frustrazione per uno sfogo che probabilmente vi potrebbe far passare una buona giornata nella convinzione che sia tutto pilotato e studiato a tavolino. Come direbbe un amico.....abbiate buona serata
Saverio è il mio mito lessicale: imparo più da lui e dai suoi interventi di quanto nei miei cinque anni di classico Al suo cospetto sono il "bidello" (con tutto il rispetto per questo onorevole e rispettabile lavoro)
dai raga poi divento rosso la verità vera è che, a) la letteratura è sempre stato un grande amore, ed in ció hanno avuto grande influenza sia mia madre che gli insegnanti che mi hanno accompagnato (per mia enorme fortuna) dalle medie in avanti b) per lavoro mi trovo a scrivere atti, talora anche molto lunghi, che finiscono poi sul tavolo di magistrati ed avvocati; cerco dunque, ove possibile, di non appesantire la prosa e dunque, in primo luogo, di eliminare ripetizioni e ridondanze. il viatico è lavorare sui sinonimi e a forza di dai e dai magari mi rimangono in tasca 2-3 parole magari di uso non troppo comune
Chi espone in 20 parole un concetto che può essere esposto in 10 lo considero capace delle peggiori cose.
verissimo infatti uno dei miei miti letterari è Carver il cui mantra era “non taglio fino all’osso, taglio fino al midollo” nelle mie misere conoscenze sono lui ed hemingway i veri precursori del minimalismo
Ti appoggio Giovanni. Non dimentichiamo però che, se il più delle volte viene fatto per confondere, altre nasce dal fatto di spiegare meglio un qualcosa non di facile comprensione. Anche l’interlocutore gioca un ruolo determinante e, secondo me, uno scritto o un discorso deve sempre essere contestualizzato
tenete anche conto che spesso - nel mio lavoro almeno- parliamo di atti che non sono di parte e che quando scrivi nq ctu o commissario devi evitare fraintendimenti, anche a costo di ribadire i concetti poi si cerca di rendere leggibile senza bisogno di farmaci quel che ne vien fuori o almeno io ci provo
Esattamente: contestualizzare interlocutore e ruolo. Non esiste una ricetta univoca: bisogna essere camaleontici pur evitando di cadere nella logorrea