Io nelle grave del Piave, col Fiorino diesel (primissima serie - quello che aveva le panchette tipo Land Rover dietro) sono finito su un campo arato e con l'inerzia che avevo ne sono anche uscito senza danni (a parte un'ammacatura sulla coppa dell'olio che però ha tenuto botta). I nostri cari diciott'anni! PS: volevo imitare quelli del Camel Trophy...
Resta comunque un diesel, pesante e per nulla agile. Anche la mia modesta 4er e' accreditata per uno 0-100 in 4,9s e quando ci avevo fatto mettere le mani da Biesse pure in meno, ma il modo in cui un diesel sale e scende di giri, il regime massimo per singolo rapporto, il rumore, la massa che si avvicina alle due tonnellate.... son tutte cose che non potranno mai farti divertire come con una vettura a benzina, seppur meno efficace e meno dotata. Delle berlinone AMG (soprattutto le vecchie V8) ho sempre invidiato soprattutto il sound.
Non è una questione di saggezza: in realtà nessuno ti vuole e non conti politicamente un c@zzo https://www.ansa.it/sito/notizie/po...osa_c7fac1b7-7569-47c1-8700-de7b206b93a7.html
Non penso proprio. Proposta già bocciata dalla maggioranza, ritorna come emendamento di fratelli d'Italia, l'unico partito di opposizione. Dormi sereno
Ma infatti, anche se fosse una proposta sacrosanta (e lo è visto che anche a sx erano d'accordo) se viene presentata da Fratelli d'italia sarà bocciata anche solo per dispetto.
uno strano modo di intendere il lavoro come fonte di sostentamento.. possiamo anche laurearci tutti, ma se la nostra specializzazione non serve, perchè inflazionata, non possiamo certo farci conto per il ns futuro sostentamento.. parlando più semplicemente: a cosa serve che io mi laurei in architettura quando di architetti ve ne sono migliaia? Ad andare a lavorare come cassiere all'esselunga ? oppure: io studio perchè voglio fare l'astronauta, e poi pretendo che mi venga garantito il lavoro da astronauta, solo perchè io ho studiato per fare quello. Ma se di astronauti non ne servono, che faccio? sto a casa, mantenuto dai genitori, oppure mi lamento perchè mi tocca fare il cassiere all'esselunga anche se sono laureato. il ragionamento laurea= buon lavoro garantito era valido un tempo, quando i laureati necessari erano giusti giusti. ormai essere laureato a cose serve ad esser sincero, se intendi offrirti come stipendiato? a due cose: o a riuscire ad entrare in qualche azienda/ studio professionale, sempre che tu ne abbia la possibilità, magari grazie a qualche spinta, oppure a farti assumere in altri ambiti sperando di ottenere un livello contrattuale più alto, dovuto proprio alla laurea. ma in un azienda normale, se ti impiegano in altri ambiti, come sempre più spesso accade, preferiscono assumere un NON laureato, proprio per pagarlo un pò meno. di fatto, ci sono una marea di giovani trentenni a casa, o a fare il cassiere. (ed essendo a casa sino a 30 anni, dubito possano avere una pensione) quindi: i genitori spendono magari 100 mila euro per far laureare il figlio (stima considerando quel che egli poteva guadagnare nel frattempo ed evitando le spese per mantenerlo durante gli anni di studi) e poi a 30 anni si ritrova a fare il cassiere... non è che forse sarebbe meglio indirizzare le proprie risorse ove c'è richiesta, anzichè pensare solo al pezzo di carta? magari con quei soldi un giovane puo aprire una P IVA e fare l'idraulico, come guardacaso oggi fanno i giovani dell'est europeo qui da noi, facendo i soldi con la pala. poi la laurea te la fai con calma, e quando hai 30 anni hai un impresa di idraulici e ti puoi fregiare del dottorato. invece noi continuiamo a pensare che il titolo di studio possa o debba garantire un futuro ai ns figli... in un azienda agricola servono UN agronomo, e 99 contadini. se abbiamo 99 agronomi, poi dobbiamo importare anche 990 contadini, con ricongiungimenti familiari, ecc ecc. e queste cose le paghiamo tutti. la legge del lavoro è la stessa che regola il mercato. domanda e offerta. ormai sono tutti laureati (almeno sulla carta) ma ne servono solo un decimo. gli altri 9 decimi finiscono all'esselunga, o sulle spalle dei genitori. e che pensione vuoi che abbiano sti poveracci?
ma ti iscrivi alla cgil e il tuo problema lo risolve quel premio nobel di Landini, tranquillo il futuro è radioso in questo paese per tutti quelli che mangiano bevono dormono e pretendono che i loro diritti- quali che siano - siano tutelati
Pippo Franco è centrodestra Non è esattamente così semplice. Gli architetti, così come gli ingegneri, i medici e persino gli astronauti servono. Il problema è che la maggior parte è sfruttata dal mondo del lavoro in modi subdoli. Non è un problema di domanda e offerta di lavoro ma di modalità lavorative
La specializzazione della laurea è vincolante fino a quando chi la prende è vincolato di suo. La laurea da (o dovrebbe dare) una cosa fondentale chiamata "forma mentis" che trascende dalla specializzazione in sé. Io stesso lavoro in un ambito che con la mia laurea (e studi successivi) non ha parentele, ho un collega laureato in filosofia (alla Normale) che svolge un lavoro tecnico manageriale in campo informatico, e potrei continuare ... Tantissimi top manager, soprattutto esteri, hanno le lauree più disparate, spesso corredate da master specialistici in gestione manageriale, ma percorsi di studio che sono assolutamente non attinenti a ciò di cui si occupano. Alla fine è la persona che vale e raggiunge risultati, la laurea è un corredo non indispensabile ma comunque fondamentale nella sua formazione di base e nel suo modo di approcciarsi alla vita lavorativa.
guagliò, guarda che non stai parlando con un sindacalista... io ho fatto il libratto di lavoro a 15 anni, e aperto la partita iva a 20.. mica stavo a casa mantenuto da papà e mamma... stai parlando con uno che ha i calli sulle mani, e quando ha bisogno di lavorare non lo va a cercare.. semmai OFFRE il suo operato al suo prezzo, grazie a quello che realmente sa fare. (e sebbene non titolato dà la paga alla maggior parte dei "professionisti" che gli capitano sotto) il mio era solo un consiglio. se sai fare qualcosa, vai tranquillo che lo vendi. il foglio di carta serve a poco. l'imprenditore lungimirante ti assolda se ritiene che tu possa rappresentare un profitto. Per questo motivo consigliavo: PRIMA impara un mestiere che possa essere ricercato, ovvero spendible sul mercato. POI, semmai richiesto ottieni le le debite lauree. laurearti in astronautica se non sai come spendere tale laurea è denaro (ma soprattutto tempo) sprecato, se poi devi andare a finire in un ufficio a fare il segretario...