Verissimo come vengono lautamente pagati tutti i politici che operano in "terra amica" (forse fin troppo in ragione dei pessimi risultati). Comunque e per chiarire, io non sono pro Salvini (che considero politicamente un mediocre), sono schifato dalla politica attuale sia di dx che di sx (ammesso che esista ancora una dx e una sx). Contesto, in ogni caso, la critica unilaterale e la poca obiettività da parte di alcuni (ovviamente secondo il mio punto di vista)
leggendo sembra di scorgere indignazione per come i ns politici trattano la questione immigrazione. e pare anche che qualcuno sia ancora convinto che per i ns governanti essa sia considerata come un problema da affrontare. innanzitutto dovremmo chiarire che in ns governanti non governano nulla. sono come dei vassali, che se vogliono mantenere i privilegi (poltrona) debbono fare il volere di chi comanda, e anche se caso far credere al popolino qualsiasi cosa, pur di continuare a far andare le cose come sono già state decise. e chi comanda sono i poteri forti , non certo le marionette che ci propongono come candidati, giusto per legittimare lo status quo paventando una qualche forma di democrazia. riguardo all'immigrazione, perchè mai dovrebbe essere un problema? avete mai giocato a risiko? dovevi conquistare delle terre, e i loro abitanti. ora non serve più investire denaro, fare una guerra e conquistare una nuova popolazione. Basta inviare il ministro degli esteri in quel paese, e mettersi d'accordo. Poco tempo dopo ecco giungere in italia quella popolazione, senza bisogno di conquistarne i confini geografici (e senza doverli gestire in loco a mò di colonia) un bel risparmio rispetto ad un secolo fa.. e a cosa servirebbero gli immigrati? Beh, visto che noi ormai siamo già stati "spremuti" sino all'osso, e che più di così non possiamo indebitarci, forse è meglio per le banche portare carne fresca, che fra qualche anno farà il mutuo per la casa, il mutuo per l'auto, le rate per l'i phone, ecc, come abbiamo già fatto noi (io no, ma generalmente è così) è un pò come quando negli anni 50 iniziarono con le cambiali. il marito che lavorava firmava cambiali per comprare la 600, la TV, il frigo e la lavatrice. Poi inventarono il mutuo per la prima casa. ma se il marito aveva già cambiali da pagare per la 600, la tv, il frigo e la lavatrice, difficilmente poteva indebitarsi anche per la casa. allora cosa fare? se la pecora è già stata spremuta al massimo, raddoppiamo il numero di pecore da poter spremere... e così, è bastato instillare il germe del femminismo, inteso come donna lavoratrice e sinonimo di indipendenza, conquista sociale, progresso, democrazia. in realtà venne raddoppiato il numero di persone da far indebitare, e di conseguenza non solo fu possibile continuare il giochetto dell'usura (perchè alla fine di questo si tratta), ma anche di poter quasi raddoppiare il valore degli immobili, dato che ora vi era maggior potere d'acquisto (con buona pace di istituti bancari e costruttori edili) le donne alla fine stanno peggio di prima. ora sono "costrette" a lavorare oltre al marito, altrimenti la casa se la sognano, e i figli crescono non si sa bene con chi. le case costano il doppio e le banche continuano a mangiare ancora per qualche decennio. ma veniamo al nuovo millennio ormai anche le donne sono indebitate. E ora chi facciamo indebitare? beh, basta portare qua dei poveri, farli sopravvivere, poi vivere, e poi dargli la solita illusione. se ha funzionato con gli italiani, poi con le loro mogli, ovviamente funzionerà anche con questi pezzenti.. e così il gioco continua.. altro che problema.. in questo periodo storico, l'immigrazione è la gallina delle uova d'oro.. problema sarà semmai per la popolazione già sottoposta al giogo debitorio, quindi potenzialmente inerte, inoffensiva e completamente irrilevante (può anche farsi fottere, tanto ormai quello che doveva dare ha dato) nemmeno per i politici è un problema. Loro non decidono nulla, ovviamente, perchè queste questioni le regola chi ha lo scettro del potere economico, e non certo 4 cazzoni italiani che corrono dietro alla bandiera al vento. a loro è richiesto solo interpretare la figura di chi combatte, dibatte, si indigna, protesta, ecc, contro la maggioranza o l'opposizione, dando parvenza illusoria di utilità a quel teatrino qual'è la politica , e riuscendo pure a far credere a qualche sprovveduto che si tratta di democrazia (altra parola dal significato tutt'altro che univoco, e spesso declamata come per esorcizzare i mali più profondi della società..) la loro unica preoccupazione è di mantenere le votazioni e farsi votare, indipendentemente da chi vinca o perda, in modo da legittimare il tutto e poter continuare il gioco. molti anni fa c'era una canzone, non ricordo di chi, che recitava : "beato chi ci crede"...
Condivido la prima parte. Non quella dove parli delle donne, se in questo tread ci fosse un esponente del gentil sesso e ti avrebbe letto apriti cielo! L’emancipazione penso sia ben altro, non è che l’uomo ha lasciato spazio, son le donne che se lo son preso, a mio avviso . E se vogliono possono benissimo farci anche estinguere.
No, non si può fare quasi nulla... Non riusciamo a rimpatriarli, salvini in 15 mesi di ministero, ha rimpatriato le stesse persone dei governi precedenti e di quelli che sono succeduti, anzi, se andiamo a vedere i numeri, pure di meno... Rimpatriamo solo pochi clandestini, solo: tunisini, marocchini, e albanesi, ma solo perchè abbiamo accordi pregressi con quei paesi.. Quindi, se non li volete, dovete allinearvi al cinico: mitragliamento a bassa quota sui confini terrestri (abbiamo armato i reaper, che almeno servano a qualcosa..) e cannoneggiamento sotto costa in quelli marittimi, ma dovete avere il coraggio di dirlo...
forse non ho saputo ben descrivere il concetto che intendevo sottolineare. Non è stato l'uomo a lasciare spazio alle donne.. Sono state le banche.. ovvero, ho semplicemente inteso che le donne sono state anch'esse prese per divenire oggetto del debito, al pari di quello che all'epoca era il solo da poter assoggettare al debito stesso, ossia il marito, generalmente unico membro della famiglia che percepiva un reddito certo. ma ti assicuro che oggi le donne con le fette di salame sugli occhi stanno diminuendo. spesso sento amiche di mia moglie lamentarsi perchè per campare gli tocca andare al lavoro, e ricordano con invidia quando la loro madre poteva farne a meno. nessun riferimento all'emancipazione in senso lato dunque, ma solo un esempio di come sono risciti a sfruttare anche questo princìpio, facendolo passare come una conquista quando in realtà lo scotto da pagare si è rivelata una mezza schiavitu'. (se prima per campare bastava che lavorasse il marito, oggi una giovane coppia non può permettersi una casa a meno che anche la moglie non si renda disponibile al lavoro. Spesso in fabbrica, o roba del genere, dovendo rinunziare ad accudire la prole. Non credo sia esattamente una conquista sociale..)
Capisco il tuo punto di vista, ma senza le banche temo che solo 1/10 degli attuali italiani sarebbe proprietario dell’abitazione in cui vive. Purtroppo è un circolo vizioso molto vizioso.
esattamente. un circolo vizioso. una volta instaurato si autoalimenta. Difficile debellarlo, specie in regime di "democrazia". (cosiddetta) riguardo la casa è vero. nove su dieci non potrebbero permettersela. ma che succederebbe? pensi che rimarrebbero senza casa o che calerebbe il prezzo delle case, in modo da poterle vendere? io credo la seconda. ti ricordo che sino a mezzo secolo fa la casa se la compravano comunque, senza dover indebitarsi e far indebitare anche la moglie. se si poteva fare allora, si potrebbe fare anche oggi. ma ben lungi da volerlo fare... è molto più proficuo l'attuale status quo.
Sentivo proprio adesso al tg che ci saranno aumenti del 40 % su luce e gas… perché? Perché c’è la ripresa dei consumi quindi per dirla in Veneto paga e tasi… dovremmo fare tutti uno due passi indietro… ma finiamo ad essere retorici pessimisti … meglio non pensarci.
Teoria. Non è come dici tu, comunque. Una volta la casa non se la compravano. La società italiana era prettamente agricola e la maggior parte viveva in case non proprie, fittate insieme al fondo che lavoravano. In città non ne parliamo, si passava dal dormitorio dell'operaio all'affitto, i più fortunati, dai grandi proprietari. Ci sono ancora città, Torino Roma..., dove oggi il patrimonio immobiliare è ancora in mano principalmente a poche famiglie (a Roma la chiesa). Solo con l'espansione dell'edilizia popolare e delle successive acquisizioni a prezzi agevolati c'è stato il boom delle case di proprietà. Questa è la storia economica del Paese. Poi se prima compravano la casa senza banca non è detto che non si indebitassero. Magari lo facevano con il nobile locale o con la chiesa (ho entrambi gli esempi in famiglia) che ne erano i proprietari. E non erano più dolci come creditori di una banca.
Una serie di fattori. Principalmente geopolitici. I più importanti e noti: la Russia che vende il gas in oriente in quantità maggiori, il petrolio che è aumentato del 200% sui prezzi (bassi) dell'anno scorso, l'esaurimento delle giacenze di gas nei Paesi Bassi, la difficoltà di estrarre petrolio nel mare del Nord...
lo si sa più o meno da ieri.. https://www.ansa.it/sito/notizie/ec...-40_5ba98a7f-469c-4aa7-b569-ad57ed429c3a.html Se non è un incentivo al passaggio a fonti d'energia diverse (o quantomeno rinnovabili..) questo, visto che dell'ambiente frega poco più o meno a tutti, non so cosa lo possa essere..
Per una volta abbiamo l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto … talmente giusto che sicuramente qualcosa andrà storto! Pessimismo e fastidio.
In realtà, seguendo i canali giusti, lo si sapeva da molti mesi ... Il trend del costo dell'energia sui mercati è in crescita a causa dell'insufficienza della produzione, le rinnovabili sono una goccia nel mare (e non perché non si investa) e i fossili sono nelle mani della usuale speculazione.
Esatto. Non da ultimo il costo dell'energia è gravato dai certificati energetici che le aziende comprano perché non vogliono efficientare le produzioni