al netto delle evidenti incoerenze che un po’ tutti abbiamo osservato spero di no ma chiaramente può darsi di sì concludendo: zio lupo.......
Forse la mia domanda è stata interpretata al contrario e me ne scuso. Lungi da me criticare le chiusure “limitate” di oggi in favore di quelle dell’anno passato. Ciò che intendevo dire è si è stati troppo liberisti in passato? Avremmo forse dovuto essere più stringenti l’anno scorso per poter arrivare ad essere più sereni oggi? Per quanto mi concerne, malgrado i disagi personali credo che si sia sbagliato allora è che oggi si torni a sbagliare cercando di sbagliare un pochino meno.
La certezza non la si avrebbe potuta avere in ogni caso, puoi solo valutare i risultati della strada intrapresa, quelli ipotetici delle altre opzioni rimangono ipotetici. Come mi rispose il mio oculista un paio di mesi fa "la medicina non è matematica" ...
Chi ti conosce (anche poco, come il sottoscritto) non può aver interpretato al contrario la tua domanda. In cuor nostro, lo sappiamo tutti che la soluzione perfetta sarebbe stata chiudere in casa tutti per un mese, ma chiudere proprio nel senso che non avremmo mai potuto uscire nemmeno per la spazzatura, la spesa o per andare dal medico. Ma sappiamo anche che ciò è pura utopia, in quanto almeno i servizi essenziali dovevano essere tenuti in funzione, il che comporta il movimento di almeno un 30% della popolazione, al quale poi deve essere sommata un'ulteriore parte che si accoda o finge di non capire e approfitta della spesa per uscire 8 volte al giorno, recandosi separatamente dal macellaio, dal panettiere, dal tabaccaio, dal giornalaio, ecc ecc Ed in questo comportamento egoistico ci sono dentro tutti, dal nonno 90enne più incosciente di uno spavaldo giovinastro, alle forze dell'ordine che si sentono (per la prima volta) privilegiate e approfittano del ruolo per andare ovunque, al personale sanitario che al termine del turno festeggia un compleanno negli spogliatoi senza alcuna protezione e si contagia a vicenda. Alla fine, parliamo tanto, ma siamo tutti uguali.... o per lo meno lo siamo al 99%. Quindi, il lock down duro dell'anno scorso ci dovrebbe aver insegnato almeno una cosa: che ha fronte di un costo economico e sociale altissimo, il risultato è stato modesto. Tant'è che nelle restrizioni successive si è cercato di trovare un rapporto costi/benefici migliore, che magari produce meno risultato positivo in senso assoluto, ma non costringe nemmeno ai domiciliari (o presunti tali) tutta la popolazione. E poichè la politica è un gioco di compromessi, in cui non importa cosa fai, ma come lo fai e cosa produce in termini di consenso e di voti, da Palazzo Chigi in giù hanno ben pensato di lavorare sul filo del rasoio, apparentemente divisi tra rigoristi e liberisti, cercando di dare simultaneamente un colpo al cerchio ed uno alla botte, con il risultato finale di avere la botte vuota e la moglie sobria, ma di essere ancora tutti lì e non impiccati a testa in giù in piazzale Loreto. Insomma, se guardiamo unicamente il risultato, il lockdown dell'anno scorso è stato sicuramente più efficace delle restrizioni che abbiamo sperimentato da ottobre in poi, ma poichè vi era anche la certezza che nulla oltre ai vaccini potrebbe realmente risolvere, si è cercato di tenere il piede sul freno senza mai rallentare troppo. Quanto ai virologi (Crisanti in primis) che oggi più che mai annunciano sciagure e pestilenze, dal punto di vista puramente scientifico hanno quasi certamente ragione, ma dato che la loro ricetta sarebbe inapplicabile per N motivi (primo tra tutti la carenza di vaccini), qualcuno farebbe meglio a chiuder loro la bocca col nastro adesivo. In un contesto globale come quello in cui stiamo vivendo, i governi di tutti i paesi avrebbero dovuto imporsi sulle grandi case farmaceutiche proibendo loro di brevettare i rispettivi vaccini, almeno fino alla fine della pandemia. In questo modo ogni nazione avrebbe potuto produrli da sé ed ora forse saremmo in tutt'altra situazione. Invece, come sempre, hanno prevalso gli interessi personali di potenti, lobbies ed ammanicati, nonché quelli egoistici della maggior parte dei governi, ai quali alla fine tutto ciò fa molto comodo.
Qualche anno fa, acquisto l'auto aziendale NLT che mi viene data con il bollo pagato per tutto il trimestre successivo. Quando dopo tre mesi vado a pagare il bollo in agenzia (visto che ancora le trascrizioni non erano state regolarizzate dai vari PRA, come anticipatomi dal venditore) e rilevano che, essendo l'auto immatricolata precedentemente in Val d'Aosta, il bollo non risultava pagato in Lombardia nei tre mesi di mio possesso, c'era una ipotetica procedura per chiedere riversamento ma che non funzionava e, tra l'altro, le regole di responsabilità di pagamento del bollo erano diverse tra le due regioni (in funzione dei giorni di possesso all'interno del mese) ... Un ginepraio all'italiana. Alla fine, visto che era trascorso abbastanza tempo da dover pagare il massimo sia subito che quando sarebbe arrivata la contestazione, decido di aspettare la notifica ... che non è mai arrivata nonostante sul mio account del portale tributi della regione lombardia risulti ancora l'irregolarità per quel bollo non pagato a distanza di ben più di 5 anni. That's Italy.
Aggiungo, nel caso qualcuno non lo sapesse, che la Cina è stato l'unico paese a non esercitare il diritto di brevetto sul vaccino Sinovac, che infatti in Brasile stanno producendo in modo autonomo. Purtroppo pare anche essere uno dei vaccini meno efficaci, ma questo è per chiarire che se i paesi si imponessero, si potrebbe fare..... ma perchè mai dovrebbero imporsi? Per rischiare di far terminare questa pandemia troppo presto?
D'accordo su tutto tranne che sul discorso brevetto vaccini. Quello in paesi democratici a differenza della Cina che non lo è non è possibile, perché le case farmaceutiche han speso miliardi per studiarli e produrli. Rendere obbligatoria però la possibilità della produzione su licenza però sarebbe imho già più fattibile. Anche se ricordiamoci che per Pfizer e moderna stiano parlando di vaccini ad mRNA microincapsulato, tecnologie assolutamente nuove e che non è detto altri siano in grado di gestire soprattutto con sicurezza. Guarda caso infatti gli altri vaccini con tecnologia classica pur rimanendo sotto il controllo della farmaceutica che li ha studiati vengono prodotti da conto terzisti un po' in tutto il mondo .
Mah... Da quel che dicevano, le ricerche sui vaccini sono state finanziate per oltre 80% dai governi USA ed europa... Se davvero hanno avuto questa pioggia di fondi, mi pare che l'investimento privato sia stato minimale, a differenza del valore dei brevetti, che minimale non è.. Il discorso "cina" è diverso, loro hanno dichiarato sin da subito che avrebbero condiviso le ricerche, e sono stati di parola...
Sulla questione tecnologica probabilmente hai ragione, anche se di fronte ad un costo complessivo (tra perdita di PIL, costi sanitari, ecc) di centinaia di miliardi di Euro, cosa vuoi che sia destinarne un paio o più per la realizzazione di un centro all'avanguardia che possa produrre simili vaccini anche in Italia ed in altre nazioni nelle medesime condizioni? Per quanto concerne l'impossibilità di sospendere la validità del brevetto (o obbligo a consentirne la libera produzione in ogni nazione), invece, sono più propenso a credere che sia più un problema di (mancata) volontà e potere, che di rispetto del diritto civile dei paesi democratici. Come dice @Scrondo pare che queste grandi aziende farmaceutiche siano state abbondantemente finanziate dai principali governi mondiali e non si capisce, dunque, perchè ora debbano essere libere di fare ciò che pare e piace a loro, senza nemmeno garantire una corretta distribuzione della produzione a chi prima ha dato loro miliardi di Euro. E se la mettiamo unicamente sul piano del principio di rispetto economico e legale, stiamo dicendo che in funzione di una grave emergenza sanitaria impedire a decine di milioni di persone di uscire di casa per 2 mesi è mezzo è possibile, ma obbligare un'azienda farmaceutica a condividere (anche solo temporaneamente) un brevetto con il resto del mondo è impossibile? Stiamo dicendo che è lecito, per ragioni di sanità pubblica, obbligare centinaia di migliaia di piccole attività commerciali ad abbassare le serrande per periodi anche esageratemente lunghi, fino a condurli al fallimento o alla chiusura definitiva, ma non ci si può imporre in alcun modo su delle aziende farmaceutiche? Sarebbe questa la democrazia che i Cinesi dovrebbero invidiarci?
Che dire avete ragione entrambi ma c'è un grosso ma. I fondi elargiti alle farmaceutiche erano per lo sviluppo di un vaccino e un esproprio del brevetto ad uso pubblico sarebbe più che giustificato. Ma c'è anche da considerare che il vaccino non è frutto solamente delle ultime ricerche ma sicuramente anche di decine se non centinaia di altri brevetti relativi alle varie tecnologie utilizzate per studiarlo e produrlo e che sono frutto del know how e segreti industriali accumulati in decenni di attività di ricerca da parte delle varie società farmaceutiche, volendo potrebbero espropriare anche tutto ma quali sarebbero le conseguenze per il futuro? Chi investirebbe ancora in ricerca medica e farmaceutica, col rischio di un esproprio di questo tipo?
Hai assolutamente ragione, ma siamo di fronte ai soliti dilemmi: meglio mettere in ginocchio centinaia di migliaia di piccoli imprenditori e commercianti o cessare di erogare incentivi sull'acquisto di automobili, con il rischio che Stellantis mandi a casa qualche migliaio di operai? Valgono di più 10.000 piccoli imprenditori che danno lavoro a 50.000 persone (camerieri, baristi, cuochi, ecc) o un'unica azienda con qualche migliaio di dipendenti, difesi da un feroce sindacato (che curiosamente se ne sbatte altamente di camerieri, baristi e cuochi) e magari il cui proprietario va a sciare col ministro di turno? O vogliamo citare il caso Alitalia? E' giusto buttare nel cesso dei miliardi per tenere in piedi una compagnia aerea che non vola? E' sempre la solita storia: forti con i deboli, deboli con i forti. E le case farmaceutiche non rientrano per nulla tra i deboli.
Coprifuoco fino alle 22 con scadenza 31 luglio. Al di la del merito penso che per molti l'estate sia già finita. Egoisticamente a me la cosa cambia poco (anzi proprio per niente) ma ciò non mi esonera da una riflessione sulle conseguenze tutte
Mi sfugge un particolare,se il bollo é stato regolarmente pagato in una regione per quale motivo dover pagare ancora il bollo per lo stesso periodo?Solo perché in regione diversa? E da quant’é in vigore questa regola?Perché otto anni fa comprai di seconda mano fuori regione la macchina per mia figlia neopatentata e non ho mai avuto solleciti o sanzioni,mi sono forse perso qualcosa???