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Pensa se dovesse andare più forte...

 

Russel è stato scelto da Toto Wolff, ex agente di Bottas.

Proprio quel Bottas che è andato a trattare il proprio rinnovo del contratto (fino al 2021) direttamente con i vertici della Mercedes (Kallenius, Amministratore Delegato), scavalcando a piè pari il suo team principal (e appunto ex agente) che non l'ha presa certo bene, giacchè voleva Russel a fianco di Hamilton fin dal 2021.

L'AD non ha condiviso questa scelta perchè voleva dimostrare che anche uno come Bottas avrebbe potuto vincere con la Mercedes, un po' come la mossa che fece il Drake quando non volle più Lauda con sè, ridimensionando lo stesso team principal e l'ggi sette volte campione del mondo Hamilton.

Da parte sua il finlandese si era talmente gasato con questo accordo preso direttamente col boss supremo da dichiarare "Ora so come battere Hamilton".

Da quel momento, ogni decisione in seno al team ha portato il finlandese ad essere sempre più riconoscibile come un secondo pilota, a volte nemmeno tanto valido, anzichè un vero candidato al titolo mondale. Il buon Toto è simpatico, ha la faccia buona, è empatico, è un abile politico, ma evidentemente non è uno che perdona o dimentica tanto facilmente.

Wolff che peraltro ancora non ha rinnovato come team principal, ha così piazzato la sua "scommessa": se Russel dovesse fare bene, o meglio di Bottas, il messaggio che arriverebbe a Kalleniusi sarebbe inequivocabile: voi non siete capaci a fare questo, occupatevi di altro. Se Russel non dovesse fare bene, invece, non sarebbe comunque un problema visto che è giovane, sarà il futuro, eccetera eccetera.

 

Questo articolo che ho trovato potrebbe spiegare meglio la situazione:

https://www.newsf1.it/f1-il-rinnovo...cato-dal-nuovo-scontro-fra-wolff-e-kallenius/

 

Intervista di Grosjean a Canal+:

"Ricordo tutto.

Ricordo l’impatto e nonostante i numeri scioccanti, 53G, non mi è sembrato così violento.

Ricordo che mi slacciavo la cintura di sicurezza e cercavo di scendere dalla macchina, ma non potevo farlo perché ero bloccato. Pensavo anche di essere a testa in giù e che mi avrebbero raggiunto senza problemi, così mi sono seduto di nuovo.

Ho aspettato un po’, ho guardato alla mia destra e ho visto un colore arancione molto forte, ma all’inizio non ho capito cosa stesse succedendo. Poi ho capito che era fuoco, ho provato a uscire a destra ma non ci sono riuscito; ho provato a uscire a sinistra con lo stesso risultato, così mi sono seduto di nuovo.

Ho pensato a Niki Lauda, ho giurato che non sarebbe finita così, era impossibile, la mia ultima gara non poteva finire così. Mi sono seduto di nuovo, ho visto la morte e ho pensato che stavo per morire. Il mio corpo si è rilassato in quel momento, ha accettato il suo destino, mi chiedevo da che parte avrebbe cominciato a bruciarmi e se sarebbe stato doloroso.

Ho pensato ai miei figli e ho provato a tirare il mio piede sinistro fuori. Ed è per questo che mi è caduto lo stivale e sono riuscito a liberarmi. Ho girato la testa e ho messo le mani sul fuoco, ho guardato i miei guanti, che sono rossi ed erano diventati neri per il fuoco. Ho sentito dolore alle mani. Una volta tolto il corpo, sapevo che sarei sopravvissuto; sì, le mie mani erano ustionate, ma ero già fuori.

Poi ho sentito la mano di Ian Roberts (il medico della Medical Car) tirare la mia tuta per portarmi dall’altra parte del guardrail. Non avevo idea se fossi in fiamme o no, Ian mi ha toccato la schiena e non sapevo se fossi una palla di fuoco ambulante.

Ho toccato le mie mani, ho sentito che si erano bruciate e mi sono tolto velocemente i guanti in modo che non si attaccassero alla mia pelle. Ho anche sentito dolore al piede, era quello che faceva più male in quel momento.

Sono arrivato alla Medical Car e il dottore mi ha detto ‘l’ambulanza è qui, ti metteremo sulla barella’. Gli ho detto che volevo camminare in modo che l’elicottero mostrasse quelle immagini e che tutti sapessero che stavo bene. Certo, avevo ferite, ma potevo camminare.

Quando sono arrivato al centro medico ho visto Jean Todt e mi ha chiesto il numero di telefono di mia moglie. Abbiamo provato a chiamare Marion con l’unico numero che conoscevo a memoria, ma non ha risposto. Jean ha continuato a provare senza sosta finché non l’ho sentito dire “Marion, sono Jean Todt, sto con Romain” e mi ha messo in vivavoce. Gli ho detto ‘sono io, sono qui’.

Ho sentito Marion ridere e piangere allo stesso tempo, ho sentito mio padre e i miei figli in sottofondo.

Sapevano che ero qui, cosciente e vivo."


Oltre alle parole, davvero emozionanti, questo passaggio "...ho giurato che non sarebbe finita così, era impossibile, la mia ultima gara non poteva finire così..." sembra in qualche modo confermare il team radio del sabato pomeriggio, quando ha ringraziato il team, auspicando di chiudere al meglio l'esperienza. E' sembrato un vero addio (il prossimo anno la line-up del Team Haas si sapeva sarebbe stata completamente nuova) ma un addio anticipato. Probabilmente non avrebbe più corso, comunque, le gare restanti.

 

Infatti Enzo Ferrari resta Enzo Ferrari, Toto Wolff (a mio avviso miglior Team Principal in assoluto da anni) resta Toto Wolff

 

https://fuoripista.org/2020/12/03/grosjean-bahrain/

(e sul sito di Canal+)

 

Ieri non sono riuscito a seguire il GP da metà gara circa in poi perchè avevo gente a casa.
Cos'è successo a Russel?