Uno che si professa "Medico, accademico e divulgatore scientifico, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia, Dottore di Ricerca in Scienze Microbiologiche e Specialista in Immunologia Clinica ed Allergologia" per aver frequentato come Visiting Student i Centers for Disease Control di Atlanta ed il Wistar Institute presso la University of Pennsylvania nei laboratori del Dr. Hilary Koprowski e Carlo Maria Croce...... a questo punto, dato che qualche anno fa ho visitato il centro di lancio della Nasa a Cape Canaveral, potrei definirmi "astronauta ad honorem" ed essere invitato da tutte le testate giornalistiche a parlare del rischio che l'Italia venga colpita da un asteroide ogni qualvolta dovesse passare un corpo celeste a meno di qualche milione di Km dalla Terra. Faccio inoltre notare che il blog Medical Facts è stato fondato ed è gestito da un team, il cui unico membro che abbia un titolo di studio pertinente con la medicina è lui. Tutti gli altri rispettivamente sono: un ex conduttore radiofonico ed autore di qualche libro (CEO & Founder), un avvocato esperto di private equity (Founder), un pubblicitario (Founder), un manager d'azienda (COO) ed un consulente di alcune agenzie internazionali (Advisor). Concludo su Burioni citando questa recentissima querelle: https://www.open.online/2020/11/11/email-san-raffaele-burioni-covid/ Tornando al tema lockdown, mi permetto di dissentire con Gigi sul paragone con il divieto di uccidere, poichè non è assolutamente la medesima situazione. Uscire di casa, dove consentito, con mascherina e nel rispetto della distanza, se compiuto cum grano salis non può equivalere al deliberato omicidio di un altra persona, anche se consentito da un cavillo interpretativo della corrispondente norma penale. Non mi pare che qui si discutesse se il popolo abbia diritto di assembramento, nè se sia razionalmente civile ammassarsi in piazza in virtù dell'inalienabile diritto allo spritz. E mi permetto di aggiungere che nelle zone arancioni la conseguenza di una normativa scritta con le chiappe potrebbe essere ben peggiore, giacché permette alle persone di uscire liberamente di casa, ma di non valicare i confini comunali: passi per comuni molto estesi come Milano o Roma, dove, si, ci abitano un'infinità di persone, ma vi sono anche infiniti marciapiede e zone verdi tra i quali spargersi quanto più possibile..... provate a concentrare i 200.000 abitanti di Padova tra Piazza Garibaldi e Prato della Valle... o i 900.000 di Verona tra Piazza Bra e Corso Cavour.... e poi vediamo come va a finire. Forse sarebbe più intelligente chiudere o limitare l'accesso alle zone di shopping ed aperitivi, invece di impedire di allontanarsi dal comune di residenza. Questa notte ho curiosato un po' tra le varie rassegne stampa televisive ed ho apprezzato l'intervento di Paolo Crepet (psichiatra ed autore di libri), il quale commentava la situazione come se un paziente si rivolgesse a lui per un problema e quando, al termine della visita, questo gli chiedesse "Allora dottore, che cosa ne pensa?", lui rispondesse "Mah!". Sosteneva (e concordo assolutamente) che sia sbagliatissimo illudere la gente che la situazione possa essere meno grave di quello che è, chiedendo loro di pazientare giorno per giorno in attesa di decisioni su eventuali chiusure o meno. Sbagliato anche solo far credere che le festività Natalizie potranno essere condotte con i propri cari, come da consuetudine. In Germania (diceva lui) hanno già dichiarato che a Natale non si potrà festeggiare un bel nulla, mentre qui da noi spesso qualcuno sostiene che eventuali restrizioni ulteriori potrebbero permetterci di salvare il Natale. Insomma, come ho più volte detto anch'io, se la situazione è grave, che si chiuda e stop. Tutto questo rimpallo tra Roma e regioni finirà per creare statistiche ancora peggiori, delle quali mai nessuno si assumerà la responsabilità.
Non era questo il significato del mio intervento. L'estremizzazione non era per paragonare le due situazioni (omicidio e uscite in situazioni di blocco pandemico). Il fine era quello di fare capire che regola scritta o meno l'uomo deve contare sui propri valori indipendentemente che una regola sia scritta o meno e, se scritta, magari anche con non poche lacune. Al limite, se anche non codificata, dovrebbe prevalere sempre il senso civico a prescindere. Io non uccido non perchè la legge me lo vieta ma perchè lo riconosco come reato a prescindere. Io non esco di casa anche se nessuno me lo ha vietato (adesso che sono passati 14 giorni) non perchè la legge me lo vieti ma perchè ritengo che fino a che non ho certezza della mia negatività non posso mettere in pericolo gli altri. Io non cerco escamotage per girare attorno ad una regola per una necessità o, peggio, per egoismo: i miei valori me lo impongono anche se mai sarei sottoposto ad un fermo di controllo da parte delle forze dell'ordine. Ho fatto l'esempio della residenza e del domicilio per mera comodità e perchè se ne è parlato pagine addietro: ma quanti potrebbero essere gli esempi di scusanti che possono essere avanzate magari solo per dire di avere il desiderio di una boccata d'aria? Ritenete che accompagnare la propria madre nel suo ultimo viaggio sia di minor peso di non poter espletare le proprie prestazioni sessuali notturne o di un bambino che se non sale sullo scivolo potrebbe vivere per sempre il trauma della sua vita e della sua crescita futura? Iniziamo a crescere se vogliamo e pretendiamo che il mondo cresca
Gigi, premetto che ti sono vicino in questo momento e tremo al sol pensiero di dover passare quello che stai vivendo tu adesso (mia mamma sta bene anche se reduce da operazione all'anca di un mese fa all'età di 74 anni). Come abbiamo però discusso durante il primo lockdown, non riesco davvero a comprendere come, per fare un esempio pratico, portare mia figlia dal suo cavallo in un comune che non è il nostro in zona rossa possa urtare o danneggiare qualcun altro. Scusami tanto se quello che scrivo in una qualche maniera possa urtarti ma questo è il mio pensiero e cito una frase di mia mamma: "la mia libertà termina quando limita quella di un altro". Un caro abbraccio
Ci mancherebbe. Ogni situazione è da considerare volta per volta e secondo coscienza. Tua madre con il suo pensiero dice una cosa giustissima. Nella vita esiste la linea del tutto e del niente: per arrivare ai due estremi si deve passare attraverso innumerevoli piccoli puntini. Ciò che dico è che questi puntini da noi "calpestati" devono esserlo non solo perchè è la regola (norma) che ce ne concede facoltà ma anche, e soprattutto, perchè è la nostra coscienza che ci permette di farlo con onore, orgoglio e altruismo
perchè la norma generale non può entrare nel merito delle singole situazioni, purtroppo. perchè è vero che magari tua figlia non vede nessuno nel tragitto e si allena senza altre persone quindi con rischio zero ma in altre situazioni di sport il rischio è ugualmente molto basso o zero?
Nessun dubbio circa le tue considerazioni e, soprattutto, in merito alla tua integrità morale e civile che, mi permetto di dire, probabilmente vale anche per quasi tutti gli altri frequentatori di questo thread. Però ripeto che non me la sento di giudicare negativamente il "popolo delle aree gialle" per il solo fatto di essere usciti di casa o di essersi recati da qualche parte con l'automobile o quello che gli pareva. Li posso condannare se si "assembrano", se adottano comportamenti che mettono a rischio, oltre alla loro, l'altrui salute, ma non se, ad esempio, sono tutti incolonnati in autostrada, ognuno chiuso all'interno della propria vettura (che oltretutto è la stessa identica situazione che viene a crearsi nei drive in per i tamponi). Se dovessi cercare una similitudine più sensata, sarebbe quella del sorpasso: la legge consente, al verificarsi di opportune condizioni, di invadere temporaneamente la corsia di marcia opposta per eseguire il sorpasso delle vettura che precede. E' una situazione di pericolo potenziale, ma che la legge consente perchè in taluni casi essa può essere condotta in un regime di sicurezza, lasciando al guidatore la valutazione della singola situazione. Quindi, il sorpasso non è vietato (o per lo meno ci sono casi in cui è consentito) ed ognuno può decidere se effettuarlo o meno: se a mio giudizio ci sono le condizioni per eseguirlo e quindi lo compio (senza alcuna conseguenza), in base a quale diritto il conducente sorpassato dovrebbe giudicarmi e apostrofarmi in malo modo? Possibile che lui abbia un punto di vista diverso dal mio (lui non avrebbe mai sorpassato nessuno, in nessun caso), ma come può arrogarsi il diritto di impedirmi di compiere una manovra se questa avviene nel rispetto della legge e senza particolari rischi per lui? Certo, potrei sbandare e finirgli addosso, oppure potrebbe essere lui a sbandare, ma fino a prova contraria, la manovra è consentita e se io la compio in sicurezza solo un egoista si permetterebbe di giudicarmi male.
@Thriller citava gli incolonnamenti sull'A14 perchè chi conosce ( ) quell'autostrada sa che gli incolonnamenti del weekend sono dovuti ai weekendisti delle case al mare romagnole. case al mare dove magari non si sta in casa tutto il giorno (altrimenti che ci vai a fare al mare?). non è come chi si mette in colonna per andare a fare il tampone, secondo me.
Quindi li giudichiamo male solo perchè, in virtù di una deduzione, si trovavano lì? Per me rimane inaccettabile.
Si dovrebbe capire che normare 60.000.000 di fattispecie non sarebbe stato semplice in questa situazione.
https://m.tgverona.it/pages/913988/...wqzZ0b5Nn2QIW4x1Igvy6Zb1CFoQNoWfUTgv8srCd-kR0 Ospedale di Verona
Sicuramente le norme non possono prevedere tutti i casi e lì che si innesta la sensibilità e la cultura di ognuno di noi. In merito a mia figlia sì: la porto io prendendola da scuola e si allena o meglio muove il suo cavallo di proprietà isolata in una struttura enorme. Questo weekend ci sarebbe una gara a Manerbio ma abbiamo deciso di non andare... Nonostante la mascherina indossata tutto il tempo credo abbia più rischio a scuola...
io non giudico nessuno. io valuto il comportamento degli altri chiedendomi cosa farei io. ma resta diciamo nel mio ambito personale (potrò pur pensare ciò che voglio?). detto questo, chi conosce la riviera romagnola sa molto bene che una percentuale cospicua di frequentatori, soprattutto del ravennate, è lombarda. quindi gente che non si può muovere dal proprio comune. conosco nomi, cognomi e residenza di chi era in coda in A14 domenica pomeriggio? NO. ma questo non mi basta per non fare comunque delle considerazioni logiche e facilmente desumibili dal contesto su quello che è successo. quanti avranno pensato "vabbè se mi fermano dico che si era rotto un tubo, mi era partito l'antifurto, ho il domicilio qui o lì per motivi di lavoro, cazzi e mazzi" ? poi che per te sia inaccettabile fare questi pensieri, resta un tuo giudizio. per me sarebbe inaccettabile sanzionarli per una supposizione ma resta accettabile pensare che in moltissimi casi sarà andata come suppongo. e fate bene
cambiando argomento... mentre il Governo decide se togliere le concessioni (annunciate dopo 2 giorni dal crollo) ad Autostrade, Procura e Finanza li arrestano. ma non erano protetti dai "poteri forti"? https://www.ansa.it/sito/notizie/cr...de-_706b230c-db3e-4557-a5a1-2ed8f807fa16.html
Ci mancherebbe altro che tu non possa pensare quello che ti pare. Però rimango della mia opinione: se uno (o anche 60 milioni di guidatori) sorpassa (sorpassano) su linea tratteggiata, senza superare i limiti vigenti e senza rischiare un frontale, chi sono io per dire che non avrebbe dovuto? Potrebbe aver sorpassato un vecchio col cappello, che s'è spaventato perchè nella sua testa il sorpasso dovrebbe essere una manovra vietata a prescindere, ma non prenderei mai le difese del vecchio col cappello, se non per motivi di empatia personale verso gli anziani al volante.
Beh, se consideri che li arrestano per un'inchiesta che in realtà è uno spin-off di quella del crollo del ponte....
Si, ma ricorda tanto l'arresto di Al Capone per evasione fiscale. Se questi dovessero essere (spetterà agli inquirenti dimostrarlo) in qualsiasi modo responsabili per il crollo del ponte di Genova, riterrei giusto che venissero incriminati, processati e (se confermato) puniti per questo..... non perchè erano informati su alcune speculazioni che potevano ridurre il livello di sicurezza delle strade.