Quest’anno ne avevo una nelle mie uscite che, oltre che veramente bella, era di una bravura incredibile
se ci pensate è incredibile il fatto che noi da bambini eravamo senza borracce hi tech e ciononostante siamo arrivati fin qui vivi e pure mantenendo sta manica di smidollati che campano scrivendo puttanate sui giornali.......
Ne parlavo proprio ieri, di quando da bambini si andava e si tornava da scuola da soli, a piedi o in bicicletta, pioggia o sole che ci fosse (o nebbia e talvolta neve) senza tante seghe da parte dei genitori. Il mio interlocutore dice si, ma magari adesso partono più tardi e per star prima li portano in macchina. Ok - rispondo - ma se poi ti devi fare venti minuti minimo di coda (quando va bene) perchè le strade sono tutte intasate, tanto vale che li mandi a piedi no? ....
Certo a piedi ... ma se poi incontrano il lupo cattivo? No no meglio accompagnarli magari armati e poi parcheggiare il SUV In tripla fila aspettare che entrino in classe, e dopo la conferma arrivata via whatsapp che durante il tragitto sedile auto - banco scuola sia andato tutto bene, finite le quattro chiacchiere con gli altri genitori (anche loro con il suv in tripla fila) andare a casa. poi si lamentano se a 40 anni e passa stanno ancora in casa con loro.
Tutto vero... però dai oggettivamente quando ci andavamo noi non c'erano le mille mila auto di oggi guidate per lo più da gente che non dovrebbe avere nemmeno la patente per il triciclo. I miei figli li mando a piedi ma con il piedibus e non da soli.
eh, per non parlare di quante volte mi son dovuto fare due uova al tegamino, o due spaghi in bianco, quando tornavo a casa, perchè la mamma era al lavoro (quello delle 10 ore in fonderia...) però era bello perchè non c'era il registro elettronico, bruciavi alla grande (frappè, partita a biliardo e...prime ciavadine) ed il libretto delle giustificazioni aveva talmente tante firme tarocche da mandare in palla il miglior grafologo.
L’apprensione è la rovina dei ragazzi di oggi... Purtroppo ci sono mille pericoli in più rispetto prima forse
Stasera tornando a casa, per radio hanno riesumato questa celebre canzone che sicuramente avrà accompagnato le scorribande, non solo motoristiche, a chi - come me - all'epoca era appena un intrepido ventenne ed immaginava il suo futuro in un'isola tropicale...
ormai sono sfiancati, li abbiamo resi inermi, li abbiamo privati dei loro privilegi. insomma, siam riusciti ad infondere il principio di uguaglianza e fraternità... a parte gli scherzi caro maxgnetic, come diceva il buon tacito (!): tempi felici - anche se rari - son quelli in cui è lecito pensar ciò che si vuole ed esprimere ciò che si pensa. a presto!