Ovviamente Saverio: ho voluto non essere esterofilo Caro Luca ci si potrebbe accontentare anche di un vero leader democratico capace di trascinare il popolo non con le parole (di questi ne è pieno il mondo) ma con i fatti. Ma per fare ciò bisognerebbe mettere mano al "sistema elettorale": la frammentazione partitica è un male da estirpare.
Ma così poi mangiano in pochi! Come diceva un nostro caro amico, chi sa se ci legge: Ipocrisia portali via! Un caro saluto
Purtroppo caro Claudio ci troviamo sempre di fronte al solito problema: l'avidità nella sua accezione più negativa! In politica, così come nella vita di tutti i giorni, tale "prerogativa" è presente in molti.....in troppi! Avidità di denaro.....avidità di potere.....avidità del sapere Un bagno di umiltà farebbe molto bene e sarebbe meno invasiva di una rivoluzione
Basterebbe che prima di legiferare questi signori andassero a lavorare alzandosi tutte le mattine mettendo capitale proprio e risorse in quella incognita che si chiama “impresa”. Il primo atto della “task force” dei cervelloni con base londinese, è stato quello di raccomandare la popolazione all’utilizzo di biciclette e monopattini, una trasmissione ha chiesto ad un redattore di percorrere in bicicletta il tratto da una zona semicentrale di Roma (San Giovanni in Laterano) ad una zona periferica (Tor Bella Monaca), ci è voluta un’ora e quaranta minuti, con traffico che è ancora ridotto a meno del 50%, ed in una giornata di bel tempo, rischiando (a detta del redattore) di essere scaraventato in terra un paio di volte. Se i signori che hanno avuto queste intuizioni, si fossero svegliati una sola volta nella vita alle ore 5:30 per prendere una bici che ti porti al luogo di lavoro dopo un’ora e quaranta (se tutto va bene), sono convinto che saprebbero fare meglio il loro lavoro.
Succede anche questo Saverio: al buon osservator...non sfugge e tu ti affacci a me come colui il quale tutto ciò non può non sapere
Concordo in pieno con te, conoscendo il percorso e soprattutto lo stato di manutenzione delle strade colabrodo capitoline, fare quel percorso in bici mette a rischio la vita. Il fatto è che i "cervelloni" che vogliono questo 1)non si sono mai alzati alle 5:30 del mattino e 2)magari al lavoro ci vanno con tanto di autista nel lusso di un'auto blu. Dovrebbero, almeno un giorno nella vita, provare a vivere la vita di un operaio, padre di famiglia, che a stento con il suo stipendio tira a fine mese, con grande sacrificio, sudore e onore. Un caro saluto
per queste menti eccelse, io che lavoro a 26 km da casa, per essere al lavoro alle 8 a che cavolo di ora mi devo alzare se utilizzando l'auto ho la sveglia alle 6.15?
Un caro amico e una persona speciale dopo un mio "sobrio" intervento di ieri mi ha ricordato un recente filmato di cui, mai come in questo thread, diviene opportuna una attenta visione Un accostamento di grande impatto e di fine intelletto da parte del suo autore e di cui mi pregio esserne amico Io sono semplicemente......un "operaio della parola" Chapeau a lui
Perché il nostro destino è parlare sempre in terza persona e mai in prima? Forse è più comodo vedere negli altri quello che, in realtà, è presente in molti di noi. Ne è pieno il mondo.....e spesso non ci si accorge di essere una sbiadita carta a carbone o un ottuso megafono di notizie ripetute come un eco. Sapremo noi un giorno elevarci nel "confezionare" qualcosa di veramente nostro?
minchia ero perso nelle argomentazioni di gigi e poi mi trovo in mezzo il banner “eccellenti caldaie a gas a genova” vi confesso che ho avuto qualche momento di smarrimento
Ora nel post di Gigi propongono supervalutazione dell'oro, forse sapendo che ha le colonne d'oro in studio....
Su questo ne sono assolutamente certo e le tue parole ne sono testimoni. Il mio ragionamento, assolutamente ampio, si basava semplicemente sulla critica all'altrui persona....sull'analisi del prossimo e mai su una valutazione del cosa sono e cosa rappresento preludio del fare e non del parlare.
Un disagio che, anche in questo caso, richiede denaro per essere annullato Ultimamente invasivo al punto tale che diventa difficile conviverci se non attraverso mezzi non convenzionali Essere obbligati lo considero una forzatura: ma spesso bisogna fare di necessità virtù pur rappresentando una azione che non fa parte della nostra natura in origine