giustissimo. solo che ancora i dati sono parziali. intanto quelli che arrivano da alcuni Comuni sono impressionanti. Bergamo ha triplicato, mi pare. Pesaro più o meno uguale.
Si, ma è anche l'unico dato veramente indicativo della propagazione del virus: R0 lo si stima appunto sulla base del numero di tamponi positivi quotidianamente rilevati. Sono d'accordo che sia poco o per nulla attendibile, ma altrimenti cosa abbiamo? Il numero di pazienti in terapia intensiva? Il numero dei contagiati deceduti (che ogni paese rileva a modo proprio)? Si, ma anche una volta in possesso dei dati definitivi di ogni comune (oggi l'Istat ne ha solo una minima parte), bisognerà attendere il riscontro anche dei mesi successivi in quanto molti ultraottantenni e casi patologici potrebbero solo aver anticipato di qualche mese il decesso. Non mi stupirei se nei mesi successivi a questa epidemia la statistica generale dei decessi andasse a diminuire rispetto agli anni precedenti proprio per il ragionamento su citato. Anche il comune di Milano fino a fine marzo era di poco sopra alla media degli anni precedenti.
tu avresti ragione se il numero dei tamponi fosse conteggiato una sola volta per soggetto. invece mi risulta che è il numero singolo di tamponi quindi ricomprende anche i secondi, i terzi e così via fino al secondo negativo e ricomprende anche i tamponi periodici fatti ai soggetti "istituzionali". in sintesi il numero dei tamponi non corrisponde al numero di persone testate. neanche lontanamente.
Pienamente d'accordo. Un articolo recente riportava un'analisi in tal senso che indicherebbe il numero di diversi individui sottoposti a tampone pari a circa un terzo degli esami effettuati. Quindi, 9.000 tamponi al giorno (effettuati da alcune regioni) sarebbero pari a circa 3.000 individui diversi esaminati..... ma la mia personalissima sensazione è che tale valore sia sensibilmente inferiore. Però non ho dati a suffragio, quindi nulla posso dire.
Ai nostri illuminati dovrebbe essere richiesta un minimo di cultura storica di base perché la storia, lo sanno anche i muri, è fatta di cicli e ricorsi e si ripete. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Rivolta_del_pane Ma evidentemente ai tempi della scuola saltavano sia le lezioni di storia che di italiano: Mascherine a 50 centesimi, è polemica: alcuni supermarket ritirano le vendite | Arcuri: "Non spetta a me darle ai cittadini" https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/italia-coronavirus-ultime-notizie_17743420-202002a.shtml
La cosa triste è che io vedo tanta battaglia politica da parte dell'opposizione su social e media vari, ma di fatto nulla che possa veramente aiutare a correggere, se non a sovvertire, la situazione politica attuale.
Non credo che il dato dei contagi sia direttamente proporzionale a quello dei tamponi, a meno che non si operi per una logica "a campione", inoltre va considerato che il numero di tamponi non equivale al numero delle persone verificate, ci sono persone che hanno effettuato più tamponi (il redattore delle Iene contagiato, ad esempio, ne ha fatti 5). In ogni caso, io continuo a non spiegarmi come la nostra sia ancora la nazione con la percentuale di deceduti su contagiati doppia rispetto al dato mondiale (noi siamo sopra il 13.5%, mentre la media mondiale è sotto il 7%)
A livello giuridico legale (mi correggano gli addetti ai lavori) mi pare che in presenza di più possibili cause di morte, si debba identificare solo quella che ha effettivamente portato al decesso. Ad esempio il malato terminale a cui restano pochi gg di vita che perisce in un incendio, giuridicamente è da considerarsi morto per l'incendio e non per la patologia pregressa, che comunque l'avrebbe condotto verso la fine. In Italia, per lo meno all'inizio, sappiamo per certo che era prassi effettuare anche tamponi post mortem, alla cui positività conseguiva l'aumento della statistica. Altre ipotesi fatte riguardano la nostra età media, più elevata di altre nazioni, il sovraccarico di diversi reparti di terapia intensiva (verificatosi solo a Madrid e Londra in qualche occasione), l'alto numero di decessi nelle RSA, le errate procedure di diagnosi nella primissima fase e altri ragionamenti non sempre condivisibili. Resta il fatto che anche tra regioni diverse in Italia si rilevano tassi di mortalità assai incoerenti, con la sola Lombardia che detiene quasi la metà del dato complessivo.
La sovversione della situazione politica attuale è già in atto dalla nomina della Cartabia.Nel caso Cappato,la Consulta da lei presieduta ha intimato al parlamento di legiferare sul fine vita e pure entro un lasso di tempo predefinito.Anche questa è una forzatura del concetto costituzionale di divisione dei poteri.Lasciamo da parte se sia da normare o meno il fine vita.Esula in questo contesto.Focalizziamoci sul fatto che così facendo la consulta è intervenuta in un ambito legislativo NON per dire se una legge fosse costituzionalmente corretta MA per forzare il parlamento a fare una legge,giusta o sbagliata non importa.Che i parlamentari volessero o non volessero farla.Qui non serve dire...ma una legge su questo argomento serve....Il focus è che non è compito della Consulta proporre nuove leggi.Con la nomina della Cartabia e con la sua scontata candidatura a futuro Presidente della Repubblica,si vuole introdurre un nuovo concetto di "collaborazione" fra potere legislativo e potere giudiziario.Secondo voi tutti questi galli in un pollaio potrebbero durare a lungo?Direi di no....e fra chi può essere spedito in galera con una accusa qualsiasi e chi ti può mandare in galera con una accusa qualsiasi chi resta al comando secondo voi?Ed ecco il governo dei giudici.Rimpiangi persino Renzi e l'unico che spruzza come Rocco Siffredi durante un film è Travaglio.
Chi l'avrebbe mai detto? Prevedo uno stallo finché non verrà stabilito un prezzo sensato. Che poi il fatto che si debba stabilire un prezzo a me fa rabbrividire sono troppo liberista.
Mah, io c'ho pensato a lungo. Secondo me l'economia di mercato fallisce se non riesce a vendere le cose prodotte a più persone possibile, anche discriminandone i prezzi. Insomma, il mercato si autoregola, sí, ma non in condizioni particolari. Tra l'altro credo di non essere l'unico a pensarlo
Secondo me dovranno rivederlo ma magari mi sbaglio, d'altronde sono in "arrivo" 660.000.000 milioni di mascherine a 0,38€ prodotte da quelle 5 aziende Italiane che hanno preso la commessa. Ciao core.
Più che altro, avrebbero potuto trovare una soluzione migliore per rendere accessibili queste cavolo di mascherine all'intera popolazione, al giusto prezzo. Mi rendo conto che limitarne la distribuzione alle sole farmacie (dove avrebbero potuto assimilarle alle modalità di esenzione fiscale valevoli per medicinali e articoli vari) sarebbe stato forse poco efficace, ma a questo punto potrebbero lasciare ai supermercati la vendita di prodotti analoghi (o migliori) a prezzi di mercato. Oltretutto, fissarne il prezzo a 0,50€ piuttosto che ad un più ragionevole 1,50€ non credo avrebbe fatto poi tutta questa differenza. Altrimenti, se proprio vogliamo, si faccia carico di tutto lo stato e le si distribuiscano gratuitamente ovunque, in numero limitato per ogni persona onde evitare che il solito idiota ne prenda 1.000 per sé facendo restare a secco gli altri.
ma lo stato le dovrà pur pagare a chi le produce. E se lo stato le deve pagare le paga con soldi che ha preso dal popolo. Ergo sempre noi le paghiamo.