Ho tirato fuori il poeta che c'è in te, anche tu mi hai fatto riflettere, in effetti mi rendo conto che ho dato per scontato di avere il mare nel dna da generazioni e che è così anche per molte delle persone che mi circondano. Quello che si acquisisce fin da bambini entra nel sangue, si può imparare tutto anche dopo ma non è quasi mai la stessa cosa.
Epicureo, sempre li vai a parare: pensa ai poveri minatori priapisti col nero di uotsap alle spalle ogni tanto, poverino e quando gli passa !!!!
Qui sotto foto di gruppo dell'equipaggio di Gigi. Oggettivamente lui è solo...nel senso che è l'unico uomo sulla barca
Per questo, stavamo già organizzando, prima di sto virus infame, un incontro enogastronimico (c'era chi diceva che dopo questo incontro sarebbe riuscito a farmi digerire la nuova serie 1.....) nel mio paesino.... Brescello, una occasione per conoscerci di persona e per scambiarci la fortuna di poter assaggiare prodotti tipici di tante zone..... La cosa puà essere allargata, ed anche modificata in quanto a location.... Io mi rendo disponibile già da ora...... e asrei veramente felice di conoscervi... e fare due traversi magari in collina.....
MMMMM devo dirvi che uno di quei pazzi ero Io...... ho fatto un periodo nel quale con la mia compagnia si andava al duplè.... Mario+, Ricki le Roi, Joe kiticonti e Franchino come vocalist...... Quante cellule ho lasciato in quel posto... da giovani si fanno delle grosssssse caxxate....... Poi quando mi sono reso conto che non avrei finito l'università continuando così ho smesso di frenquatare certi posti e certe compagnie....... Ahhhh Anni 90....
Minchia, Gigi, forse ho capito perchè la tua "lei" non vuol venire in barca con te! A me capita di fare sia gite in compagnia (piccole crociere o trasferimenti) che regate (amatoriali). Nelle seconde è come dici tu, ossia uno decide ed impartisce gli ordini e gli altri zitti e pronti ad eseguire i comandi rispettando ruoli e situazioni. Ma nelle prime, fatta salva l'autorità e la responsabilità del comandante circa le decisioni principali (se uscire o meno, per quale rotta, dove ancorare, ecc), tutto il resto è molto collegiale e democratico. Chi vuole va a prua, chi vuole rimane in pozzetto a regolare le vele, chi ha fame scende e prepara qualcosa da bere e da mangiare anche per gli altri, ecc ecc Poi è ovvio che se il meteo promette male il comandante deve impugnare la situazione e tutti gli altri agire di conseguenza, ma capita spesso che più di qualche persona a bordo abbia grande esperienza di mare e di navigazione, per cui molte decisioni sono frutto di consultazioni e valutazioni congiunte. La tua descrizione assomiglia più alla situazione di un incrociatore tedesco durante la seconda guerra mondiale
Intanto il leguleio servo e voltagabbana... https://www.huffingtonpost.it/entry...2bc5b6a486d0804f0c?d1b&utm_hp_ref=it-homepage
In realtà il nostro monumentale Gigi ha il "baffetto" insaid ma come tutti gli azzeccagarbugli/supercazzolari è abilissimo a dissimularlo sotto la sua chioma al vento...
io immagino veramente che gigi potrebbe sopravvivere – chiuso e stanziale - senza problemi per 4 anni in un’isola dispersa, estrarsi un dente con la lama di un pattino da ghiaccio, fare quattro chiacchiere con l’amico “wilson”, costruirsi una vela con una lamiera sgangherata, aspettando l’onda della libertà...