Martedi sera mia sorella entra nel mio ufficio e mi dice che un istituto bancario l’ha chiamata nel pomeriggio per informarla che attraverso una semplice formalità (firma e garanzia omnibus) avrebbero erogato una cifra per aumentare la liquidità delle aziende loro clienti per affrontare il periodo difficile. Averle risposto “Non se ne parla proprio” è stata per lei una doccia fredda, tanto che mi dice “Ma come, una volta tanto che decidono di aiutare tu dici di no?” “Appunto - le dico - se come dici non hanno mai aiutato, non ti poni la domanda su come mai lo fanno proprio adesso? Fai questo ragionamento: altri paesi europei propongono garanzie di Stato al 100% su finanziamenti pari al 25% dell’ultimo fatturato delle aziende, restituibili a sessanta mesi. Di fatto lo Stato non impegna denaro ed essendo a rischio praticamente zero, le banche non potranno chiedere nemmeno tassi esorbitanti o legati al rating. Quindi, se questo dovesse accadere, il finanziamento che oggi ti propone la banca ricadrà eventualmente in questa manovra oppure ne sarà escluso perché anteriore? E ragiona ancora, se lo faranno staranno sicuramente sentendo l’ABI per studiare i meccanismi tecnici, quindi la stessa ABI avrà mica suggerito alle banche di proporre oggi quello che in qualche modo accadrà domani, traendone però maggiori vantaggi?” Mi ha guardato e tutti gli ingranaggi nella testa devono essersi allineati come i pianeti, perché mi ha guardato risoluta e mi ha detto “Adesso chiamo quei figli di puttana e li mando a quel paese!” Ha respinto l’offerta, l’indomani e in termini più civili e a quanto sembra la mossa sembra essere stata giusta, considerato che lo Stato pare potrà garantire la liquidità alle imprese con garanzia probabile del 90%, pari al 25% del fatturato 2019. Quel 10% di garanzia scoperta sarà la leva a disposizione delle banche, ovviamente, per ‘giocare’ un po’ coi tassi. Ma se andasse così sarebbe già un lusso. Che ne pensate?
É un ragazzo giovane intelligente e laureato, ma é un dubbioso seriale, anche se rispetto a tempo fa' é migliorato: solo 1 post ogni 3 caga il dubbio...
Per quel poco che posso capire di economia aziendale mi sembra che il tuo ragionamento potrebbe reggere. Giocare su un 10% sarebbe un male sopportabile
Riflessione... Esiste un test del sangue sugli anticorpi della Covid-19. Se a uno viene effettuato il test e risulta aver avuto e superato il virus nonché guadagnato così come i guariti dimessi dagli ospedali l'immunità, costui può tornare a vivere normalmente? Ovvero può uscire e farsi i cavoli propri lavorare ecc.. ? Per logica dovrebbe essere cosi perché non rischia né di ammalarsi né di trasmettere il virus. O In pratica invece deve sottostare lo stesso ai divieti?
a quanto ne so tali persone avranno la possibilità di poter andare a lavorare con una sorta di lasciapassare che li certifica come persone "non potenzialmente pericolose". Ma dubito esente da restrizioni
No perché un guarito da covid non può ritenersi immune: non esistono evidenze scientifiche che un malato poi guarito non possa avere una recidiva
Su questo senza dubbio se il lavoro che svolge rientra nella tipologia di attività concessa. In caso contrario è costretto a rimanere a casa come tutti coloro che non hanno contratto la malattia
io sono un babbeo ma ho letto già alcune volte di sporadici casi di recidive ergo da babbeo non sarei così convinto che finisca tutto lì