certo che le sovvenzioni statali esistono, ma in passato il gruppo Fiat ha leggermente esagerato con la corda attaccata ai maroni dei politici di turno per avere flusso di denaro costante e spesso fuori da ogni logica. con il "ricatto" della chiusura degli stabilimenti quanti soldi ha spillato dalle nostre tasche? mettendo gli operai in cassa integrazioni per anni solo per coprire le proprie inefficienze e cattiva organizzazione? se ne potrebbe parlare per anni
Vi era un gruppo, ai tempi di Romiti, ove la qualità di ciò che veniva prodotto era scarsa poichè tanto vi erano gli aiuti statali. Marchionne creò discontinuità sostenendo che dovevano essere i prodotti stessi a crearsi il mercato. Direi che il passato di FIAT lo conosciamo bene o male tutti. Il presente di FCA è differente per fortuna e speriamo che il futuro con questa alleanza sia il più roseo possibile. Se questo comporterà un minor numero di modelli per ogni marchio, pazienza. Se non ci saranno le versioni "lusso" estreme che fanno pochi numeri va bene lo stesso, tanto con certe versioni non si risanano le casse e francamente sono un po' stufo di leggere gente che suggerisce quali modelli dovrebbero produrre quando non li comprerebbero lo stesso.
Un conto sono le sovvenzioni statali a tutela di una delle attività capaci da sole di reggere l'economia di un paese, come sapeva bene Obama quando sostenne la nascita del gruppo Fca sponsorizzandolo in tutti i modi possibili, un conto è buttare a soldi a capocchia nell'attività di famiglia di Gianni e Pinotto Agnelli, gente senza né arte né parte alla guida di un colosso come Fiat dell'era della pre globalizzazione. E anche su Marchionne potremmo parlarne per ore, e per quanto mi riguarda, non in positivo. Un grande manager dal punto di vista economico, inelegante per non dire arrogante nelle uscite sui giornali, e assai incompetente dal punto di vista tecnico. Per dire, nel periodo di maggiore successo delle sw del segmento C, l'unica a non averne a listino era Fiat. Nell'era delle motorizzazioni elettriche o ibride il gruppo più indietro qual'è? E con queste premesse, una fusione con un gruppo in forte ascesa dal punto di vista tecnico come Psa come può finire? Può finire con grandi ristrutturazioni, di personale e non, con il board di Psa a dettare le condizioni e quello di Fca a sciogliersi come neve al sole, chiaramente dopo aver accettato le condizioni stesse. Tanto poi degli Agnelli o di Marchionne, l'opinione pubblica conserverà un buon ricordo e vissero tutti felici e contenti. Scusate lo sfogo
Non capisco dove vuoi arrivare. Vado comunque ad analizzare punto per punto. -Obama ha investito e l'investimento si è rivelato azzeccato perchè Marchionne fece in modo di restituire tutti i soldi in anticipo. Jeep è un marchio molto quotato che vende alla grande in USA. -Gli investimenti scellerati li conosciamo tutti e fanno parte degli anni 80 e 90 dove Fiat ha devvero prodotto poco di notevole. Per il resto stiamo pur sempre parlando di un gruppo che ha impiegato una quantità di persone impressionante. -Marchionne non era tenuto ad essere preparato dal punto di vista tecnico. Ci sono fior fiori di super ingegneri nel gruppo per fare questo alla grande. Marchionne doveva imporre strategie e lo ha fatto molto bene. Ci ha messo la faccia per avere credibilità in giro per il mondo ed è stato apprezzato. Non gli era richiesto di essere un premio Nobel per la pace. Doveva risanare una situazione DRAMMATICA e lo ha fatto in gran parte. Purtroppo la vita lo ha portato via troppo presto. -La SW manca, vero. Però al di fuori dell'Italia e soprattutto dell'Europa, di SW non se ne vendono. -Piuttosto che il declino, meglio le ristrutturazioni. Entrambi i gruppi però hanno forte ingerenze da parte del governo, quindi nessuno ha interessi a chiudere e lasciare a casa persone. Farle lavorare al meglio sì. -Di tutti i dirigenti di cui ho memoria, ricordo solo benevolmente Marchionne.
Ma se stanno scappando tutti dai rally... E poi un Deltone per cosa e per chi? Per avere una macchina che costa 70-80 mila Euro e sta massa di camproni che direbbe "a quella cifra c'è tanto di meglio che comprare Fiat?". Per vendere una manciata di auto? Meglio investire in Suv, mini Suv, micro Suv, medi Suv e tutto quanto il mercato chiede e compra.
Eh, ma il mercato chiede quello. Anche io mio malgrado, pur avendo una Giulia che reputo estremamente comoda, ammetto che la 2008 di mia moglie è davvero il top viste le strade di me..a che abbiamo: dossi, buchi, rotonde, voragini.. mai visto nulla di così sconcertante da quando guidavo il Fifty. Quindi il gruppo deve mettersi di buzzo buono e tirare fuori almeno un paio di SUV in differenti segmenti. NON verso l'alto perchè tanto c'è Maserati. Però la 50 ha bisogno di man forte.
mitico Fifty, ancora parcheggiato in garage da mia mamma, non lo vedo da almeno 15/20 anni e non va in moto dal 94, ma mitico motorino, andava come un missile da originale
Non voglio andare a parare da nessuna parte, semplicemente non trovo così interessanti le magnificazioni post portem, soprattutto parlando di Marchionne e Agnelli, che ritengo abbiano sempre goduto di un credito ingiustificato rispetto alle loro capacità. Sulla "visione strategica" di Marchionne, per esempio, la gamma Fiat ha proposto e ancora propone la miseria di due modelli, declinati in tutte le salse possibili. Tutto questo per me significa solo voler tirare a campare, fare cassa, pensare a oggi e non a domani, l'esatto opposto di quello che dovrebbe avere in mente un leader illuminato, come venne definito, in sfregio totale al ritardo imbarazzante del gruppo Fca nel campo dell'elettrico. Insomma, sono dell'idea che le scelte scellerate siano continuate ben oltre gli anni 90, e anzi, sottolinerei il fatto che negli anni 90 dal gruppo Fiat nacque il common rail, cosa impensabile ora, o almeno, io una Fiat che innovi al giorno d'oggi non riesco proprio a immaginarla.
Marchionne post mortem? È stato il manager più celebrato dell'automotive degli ultimi 50 anni! Scusami l'esclamativo ma basta chiedere agli azionisti fiat/FCA quanto valevano le loro azioni 15 anni fa e quanto valgono ora. Altro che post mortem.
non proprio. potrebbe essere una grossa opportunità per entrambi i gruppi della fusione, ma va da se che se si restringerà il numero di modelli, considerato che finora praticamente TUTTI i modelli dei due gruppi erano in competizione tra loro, si arriverà ad una ovvia chiusura o riduzione di produzione di determinati stabilimenti per puntare su quelli veramente produttivi, i doppioni nelle linee produttive non servono a nessuno e sono solamente costosi da mantenere.
Non sempre. Il gruppo Vag è riuscito a diversificare utilizzando un paio di piattaforme per 4/5 marchi diversi. È solo una questione di volume di investimenti. E quest'ultimo è dipendente dalla grandezza del gruppo
Per me puoi usare tutti gli esclamativi che vuoi, ci mancherebbe. Ho scritto un messaggio, mi è stato chiesto dove volessi andare a parare, e ho spiegato cosa mi abbia spinto a scrivere quel messaggio. Che poi Marchionne godesse di credito anche prima della sua scomparsa, a me importa poco. E più che l'opinione degli azionisti Fiat-Fca, mi interesserebbe sapere di più l'opinione dei dipendenti e degli acquirenti. Tra l'altro, mi pare che Magneti Marelli sia diventata giapponese. Va bene anche quello, immagino, in fin dei conti sono soldi che entrano.
esatto. Che poi questa moria di modelli nel futuro gruppo psafca io non ce la vedo, piuttosto vedo l’opportunità di rivitalizzare alcuni modelli fca che ormai erano con più di un cerchione nella fossa.
Beh i dipendenti dove? In Italia ne lavorano meno di una volta, è vero, ma quanti avrebbero lavorato senza Marchionne? A mio personalissimo parere, meno di oggi, forse nessuno. Gli acquirenti io li vedo contenti, sinceramente. Vedo buoni prodotti, ognuno nella sua categoria di mercato. In Italia è sempre al top. In America ha inventato RAM che va tantissimo. Jeep è rinata. Forse davvero l'unico limite è stato Alfa ma solo nelle vendite perché il prodotto c'è.
Di Jeep e RAM a me interessa meno di poco. Da quando ne ho memoria, la notizia degli operai Fiat in cassa integrazione è un ricordo ricorrente nei telegiornali di qualsiasi epoca, dagli anni 70 ad oggi. Da allora la gamma Fiat però è meno che dimezzata. Tutto tirato all'osso, volto a ridurre i costi, anche a scapito di qualche testa che salta, o per meglio dire, di qualche famiglia che deve reinventarsi una fonte di reddito. Il tutto per aumentare la rendita delle azioni. Niente da dire, il compito di Marchionne era quello, e l'ha fatto bene. Solo che forse c'erano altre strade, che magari avrebbero fatto guadagnare un po' meno gli azionisti, però magari avrebbero potuto garantire qualche posto di lavoro in più, magari avrebbero permesso al gruppo di essere protagonista del mercato dell'auto piuttosto che succube del mercato stesso. Tutto qui.