Giacomo, in Germania il costo del lavoro è più alto, ma anche la produttività è più alta, e nel tempo sono stati fatti molti accordi tra aziende, sindacati e governi al fine di permettere questo innalzamento della produttività. Riguardo all’uso di contratti a termine da parte delle aziende è vero, non ci si può basare sul precariato, e infatti esistono da sempre leggi che regolano la percentuale massima ammissibile di lavoro precario sulla totalità della forza lavoro, un governo dovrebbe fare in modo che si creino i presupposti di stabilità economica per cui le aziende siano intenzionate ad assumere, il decreto dignità, al contrario, impone limiti più rigidi sul tempo di impiego massimo di un singolo lavoratore, ergo, non cambia nulla, solo aumenta il turnover, e un alto turnover, nelle categorie di lavoratori per le quali di solito si fa uso di lavoro interinale, fa sì che la produttività diminuisca e che il lavoratore non riesca a sviluppare una professionalità perché obbligato a cambiare, più spesso di prima, azienda e tipologia di lavoro. Lamborghini e Ferrari fanno storia a se, il loro mercato del lavoro ed il loro potere di spesa non hanno nulla a che vedere con le problematiche alle quali deve far fronte un generalista, un generalista è obbligato, per sopravvivere, a portare i propri livelli di efficienza al massimo e ovunque. Sono d’accordo sul fatto che il sistema Italia potrebbe farsi forza del fatto di avere sul territorio delle realtà come quelle elencate, per diventare la forza dell’automotive in Europa, e magari nel mondo, ma se tutti gli altri ci stanno passando agevolmente sopra le orecchie è perché qualcosa non sta funzionando. E ti assicuro che in francia, Germania, giappone e usa le istituzioni governative vengono molto più spesso “a patti” con le relative aziende automobilistche di quanto si pensi, solo che da loro non fa scandalo, qui si, perché siamo un popolo di disfattisti e criticoni.
Non scrivo piu da tanto..se non l'altra sera giusto x risponderti...Queste tue parole ..nel mio piccolo, sottolineano quanto mi abbia spinto a trasferirmi con famiglia ed azienda all'estero..Tra 2 gg sono 7 mesi..Non ho potuto non confermare quanto scrivi..mi tocca in profondità, è sacrosanto.Provare per credere cosa voglia dire lavorativamente parlando, andare in un posto dove non ti ostacolino..Da non credere!!!!!!!
sento parlare e leggo in giro anche di moralità oltre che di opportunità, nell'usare un diesel oggi o peggio ancora in futuro...e sorrido sconsolato ed amareggiato di fronte a certi fatti invece che non tutti conoscono.. Un'estratto ed un articolo molto interessante (tra i tanti che troverete sull'argomento)...se avete voglia leggetelo.. https://www.maurizioblondet.it/venti-cargo-inquinano-piu-tutte-le-auto-del-mondo/ Ma allora – direte voi – se governi e lobbies ecologiste sono così preoccupati per l’inquinamento dei mari e il riscaldamento globale, tanto da aver deciso di vietare prossimamente tutte le auto a motore a scoppio del pianeta e sostituirle con motori elettrici puliti e più efficienti, perché non pongono qualche limite ai mega-cargo e alle mega-petroliere? Se 20 di loro inquinano come la totalità degli automezzi, basterebbe ridurre dello 0,35 per cento il traffico navale per ottenere lo stesso risultato di disinquinamento della riconversione globale all’auto elettrica.
verissimo. poi, quando vedo autobotti girare ininterrottamente per il Paese, mi chiedo quanto carburante si spende per trasportare il carburante. è follia.
L'elettrico: fino a quando l'energia prodotta non diventa TUTTA "verde/rinnovabile/chiamatela come volete" staranno SOLO spostando l'inquinamento dalle grandi città/metropoli alle zone in cui si trovano le centrali elettriche a CARBONE/etc.... Post modificato: si posssono scrivere pensieri lineari senza innsecare flame.
curiosa ed originale concezione politica, per la quale l'interesse, o il profitto di alcuni , risultano "in primo piano rispetto " ai benefici collettivi; qualcuno ha fatto delle analisi in questi giorni e la conclusione è stata che questo comportamento ( legittimo e che non ha nulla a che fare con la morale) è ( o sarebbe ) pretestuoso; perchè i numeri interessati sono minimi e in ogni caso al costruttore basta poco , questione di software, per rientrare nei limiti senza alcun onere significativo; il fatto diventa di natura politica; i "signori " imprenditori( non dico "padroni" altrimenti qualcuno potrebbe eccepire che sono termini desueti) pensano di potere sempre fare i propri comodi come accaduto in passato; la musica è cambiata e finchè cui sarà questo governo certi comportamenti non pagheranno; chi vuole investire in italia è il benvenuto, altrimenti che vadano in altri posti dove i lavoratori sono più produttivi; la situazione va vista in termini rovesciati; non è il governo a non avere capito, sono i signori di FCA a non avere afferrato la situazione; meglio tacere e agire come si crede opportuno senza proclami o minacce; non saranno queste a modificare l'azione di governo; anni fa all'epoca del governo Prodi, la Toyota cercava un sito per costruire la fabbrica che avrebbe prodotto in Europa la Yaris; venne interpellato anche il governo italiano il quale non si degnò nemmeno di rispondere perchè i "padroni" di allora ( i soliti noti) non volevano concorrent sul suolo italiano; risultato, la Toyota costruì la fabbrica in Francia creando migliaia di posti di lavoro e la Francia ha diversi produttori di macchine; quindi i nostri imprenditori, nel caso i signori dell'auto dell'epoca( ma oggi non sarebbe diverso), se ne strafregano dell'italia e dei lavoratori italiani ; la gente non sopporta questi comportamenti, arroganti e provocatori e molti evitano di comprare i loro prodotti prescindendo da ragioni tecniche o commerciali; quindi a volere fare i furbi a volte ci si rimette; sulla cosiddetta produttività( o vogliamo usare il termine desueto sfruttamento?) è il solito ritornello; il padrone( e uso il termine di proposito )vorrebbe che gli impiegati lavorassero con salario minimo( l'ideale sarebbe gratis), senza diritti e il più a lungo possibile; questo è comodo quando si è dall'altra parte ma quando si è lavoratori salariati non lo è tanto; il resto non li riguarda; mi scuso, l'argomento è diventato quasi politico saluti
Una grande azienda come FCA deve essere ascoltata, perchè in modo diretto o indiretto contribuisce in maniera sostanziale all'occupazione di tantissime persone. Non si stà parlando dell'ultima ruota del carro, ma di quella che fa girare tutto, senza di lei la situazione sarebbe disastrosa. Ma continuiamo pure a sostenere la logica ormai obsoleta del "padrone" che sfrutta gli operai perchè vuole fare i soldi. Che peraltro ne avrebbe tutti i diritti, visto che se succede qualcosa il lavoratore perde il lavoro, ma lui ha molto di più da perdere.
Immagino che invece dire che i giapponesi abbiano scartato l'Italia a causa delle carenze infrastrutturali, del perenne stato di incertezza politica e della burocrazia estremamente complicata che facilita solamente un elevato livello di corruzione nelle pa sia un'ipotesi troppo poco realistica per il tuo mondo dove ci sono ancora servi, padroni, valvassori e valvassini.
È un argomento articolato che divide il pensiero di molte persone. È fondamentale garantire la tutela del lavoratore, sono d’accordo. È altresì fondamentale garantire la tutela dell’ambiente (forse con scelte dettate dal buon senso però). Poi ci sono gli imprenditori. Questi giustamente faranno le loro scelte in base a determinate condizioni. Proviamo a vedere in che direzione può andare l’economia disincentivando gli investimenti. L’unica cosa di cui mi rammarico è che, se la conseguenza per le grandi società è semplice, ovvero la migrazione, per i piccoli imprenditori ha implicazioni personali e familiari molto più complesse e difficili. Forse in un periodo difficile l’incentivo agli investimenti sarebbe meno miope ed eviterei di sputare su investimenti della portata di miliardi di euro nel nostro paese (e conseguente indotto sulle altre aziende) per imporre una tassa atta a mungere qualche altro soldo agli acquirenti di auto. Ps. Nel commercio si possono perdere affari per una cattiva gestione della trattativa anche applicando condizioni pari o (di poco) migliori rispetto a un competitor. Se il governo ha un suo bilancio ed i governanti devono prendere decisioni, una strategia commerciale è alla base della gestione dello stato.
il fatto E' di natura politica. ma la politica influisce enormemente nelle scelte industriali di un gruppo di rilevanti dimensioni.
Incentivare l'industria nazionale è interesse di tutta la collettività, oltre che dei pochi imprenditori direttamente interessati (che comunque hanno sempre la scelta di produrre altrove). Paesi dove i politici sono più intelligenti dei nostri (e probabilmente anche gli elettori che li votano) lo hanno capito da tempo.
Le indiscrezioni dicono che investiranno per saturare la capacità produttiva degli stabilimenti principali (Cassino con le ibride Alfa e Melfi con Compass e ibride Jeep), ma gli altri investimenti previsti (tipo la 500 elettrica a Mirafiori) probabilmente andranno altrove (es: Polonia).
I sindacati alzano il tiro, e preparano uno sciopero contro l'ecotassa: Ecotassa, «favorite solo automobili straniere». Penalizzati 14 modelli Fca https://www.corriere.it/economia/19...ca-cb425f38-199c-11e9-8af3-37b4f370f434.shtml
@MDJ @LupoTHP @Pin Ho svolto operazione di pulizia togliendo svariati post del tutto inutili che avevano per oggetto soltanto questioni tra utenti. Vi invito a postare solamente se IT, senza provocazioni e/o giochetti: diversamente scatterà l'inibizione al topic. Confido sulla vostra maturità.
Posto in questo modo il tuo ragionamento mi risulta più chiaro. Non penso sia di FCA il compito di modernizzare il modo in cui viene prodotta l'energia elettrica nel mondo. Questo spetta ai governi / alle società che gestiscono le reti elettriche. Ai costrutttori automobilistici, come FCA, spetta il compito (anche nei loro stessi interessi), di proporre delle soluzioni che riducano l'impatto ambientale legato al loro utilizzo. Tutto IMHO.
Ho letto ieri l’articolo e, fra i 14 modelli di Fca penalizzati, c’è tutta la gamma Maserati, i 280hp benzina di Giulia (comunque già oggetto di superbollo), i turbo benzina di Stelvio e i 2.0d multijet di 500x e Renegade oltre ad alcune versioni 1.4 Tjet benzina della Tipo...prodotto del 2016... Partendo dal fatto che secondo me l’ecotassa è davvero un passo falso dell’attuale governo, non riesco a non criticare Fca che emette tali quantità di co2 con motori, diesel e benzina, con potenze assolutamente normali (150hp). Onestamente non riesco a comprendere come l’auto che ho appena acquistato (Audi S3 310hp) possa emettere 149 g/km di co2, quando le versioni che ho appena citato di Fca superano i 161 g/km di co2 con potenze più che dimezzate. Quindi secondo me, oltre al passo falso del governo, bisogna sottolineare le responsabilità di Fca che ha motori più inquinanti della concorrenza e che, comunque, nel 2019 non ha ancora a catalogo prodotti elettrici o ibridi quando, invece, la diretta concorrenza francese, giapponese o coreana ne ha diversi interessanti da proporre.
Il motore Diesel nell'intero ciclo di vita INQUINA meno delle elettriche: qualcuno ha deciso di fare soldi con la nuova In.Cool.8 mondiale e tutti a corrergli dietro... Uno studio del CNR per "pensare" https://www.cnr.it/sites/default/fi..._Euro_6_piu_puliti_dei_benzina_11-01-2019.pdf
