F1 | Road to 2018 | Voci, novità, presentazione vetture e piloti

Io non seguo molto, ho visto un pezzo di gara e parlavano di questa modifica.

Ma perché hanno cambiato la spalla delle gomme? Soprattutto, perché permettono una cosa del genere?

 

Quando una settimana comincia male, delle volte può finire anche peggio. È quello, forse, che avranno pensato in Ferrari a chiusura di uno dei weekend più neri degli ultimi tempi.

Sì, perché si è cominciato con la prima bocciatura della soluzione tecnica ideata dagli uomini di Maranello che per primi hanno ideato l’ancoraggio dello specchietto sull’Halo, aggiungendo però poi un deflettore, con lo scopo di ridurre le vibrazioni del supporto montato a sbalzo, che la Federazione prima ha accettato ma poi, ripensandoci, ha deciso che sarà illegale dal prossimo Gran Premio. Da capire allora perché a Barcellona si è consentito l’utilizzo…

Poi è arrivata la rottura della turbina di Kimi Räikkönen durante le prove libere con annesso cambio di motore endotermico prima di quanto pianificato (ricordo che saranno solo tre i motori utilizzabili nell’intera stagione, poi partiranno le penalizzazioni).


A complicare ulteriormente le cose il cambio della struttura delle gomme, decisa dalla Pirelli e dalla Federazione a causa di alcuni fenomeni di blistering (sovrariscaldamento delle mescole ed esplosione di alcune bolle all’interno dello strato esterno del battistrada). Variazione di soli 0,4mm di spessore che sembra aver mandato in confusione la Ferrari, e solo lei, visto che la Red Bull ha dimostrato di saperle gestire in modo egregio.

Gli uomini in rosso infatti, hanno dato l’ennesima dimostrazione di debolezza sul fronte strategico. L’entrata anticipata di Vettel, per un improbabile under cut grida vendetta e ancor di più il secondo pit, reso forse obbligatorio proprio dal grosso anticipo del primo. Ad alleviare il danno dell’errore strategico almeno la scelta di eseguirlo sotto virtual safety car che ha ridotto il tempo perso, situazione che altrimenti sarebbe stata paradossale ed impietosa.

Certamente a tutto ciò si è unita poi la direttiva tecnica della Federazione che ha chiarito e avvisato i team che non erano permessi più i rabbocchi dell’olio motore durante le sessioni di qualifica. Sarà forse una strana coincidenza, ma in Ferrari sono scomparse, guarda caso, le sospette fumate bianche e insieme ad esse anche le prestazioni in qualifica (scelta della mescola anche qui discutibile) e in gara.

La ciliegina sulla torta poi è arrivata con il ripetersi di un cedimento tecnico sulla vettura di Raikkonen dove probabilmente a rompersi, di nuovo, è stato il sistema di sovralimentazione. Sospetto che il bando dell’olio abbia responsabilità in questo? A quanto pare infatti, la SF71H immetteva olio nella camera di combustione attraverso un sistema, non del tutto chiaro, che come mezzo di passaggio utilizzava proprio gli elementi del turbo.

Settimana, quindi, da dimenticare anche se sono tanti gli aspetti che la Ferrari dovrà rivedere in questi giorni che ci separano dal prossimo Gp. Di buono c’è che la tappa successiva sarà quella del principato, dove forse oli (per le potenze) e gomme (visto il basso degrado) influiranno di meno e ci sarà invece del tempo in più per capire dove intervenire e rimettere sulla giusta via un mondiale che si era aperto con le migliori aspettative.


da FQ


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Formula 1 | 14 maggio 2018

 

Che Mercedes ne abbia tratto profitto è palese, come è palese che era la scuderia delle big che più soffriva il blistering, come è palese che la Ferrari era la vettura più gentile sulle gomme.
Il combinato di questi fattori ha portato al risultato di ieri. Adesso occorre inventarsi qualcosa per reagire.

 

Mi chiedo come sia possibile che una cosa così possa essere accettata. Se il problema lo avesse avuto la Haas o la Force India, sarebbero intervenuti? Non credo proprio. Con la scusa della sicurezza si rischia di falsare pesantemente il risultato. Sarà un caso, ma per il momento la decisione sugli altri 2 gp incriminanti è sospesa.

 

Peraltro a Montecarlo avremo la controprova, se Ferrari tornerà competitiva e Mercedes meno sarà tutto chiaro

 

Montecarlo, la classica gara da dormita profonda
Solo una occasione di sorpasso. Corsia box

 

L'opinione della Pirelli:

Mario Isola ritiene che il Gran Premio di Spagna sarebbe stato una lotteria se il fornitore di pneumatici della Formula 1 non avesse modificato le gomme.

La decisione di ridurre la profondità del battistrada di 0,4 mm, a seguito del blistering avuto nei test grazie ai carichi aumentati nel circuito di Barcellona, è stata presa all'inizio del mese scorso e interesserà anche i GP di Francia e Gran Bretagna.

Sia Sebastian Vettel che Kimi Raikkonen hanno ipotizzato che ciò ha reso più difficile per la Ferrari ottenere il funzionamento delle gomme rispetto alla Mercedes.

Il cambiamento ha avuto l'effetto desiderato di prevenire la formazione di blistering e 10 dei 14 finalisti hanno completato la gara con un solo pit stop.

"Se hai un alto livello di blister che colpisce tutte o gran parte delle auto, hai una lotteria e non una gara", ha dichiarato Isola a Autosport.

"Non è l'approccio giusto e noi, come unico fornitore, dobbiamo fornire lo stesso prodotto a tutti che è un prodotto sicuro, adatto per il circuito e così via.

"Non penso che la leggera modifica dello spessore del battistrada abbia cambiato il bilanciamento delle prestazioni delle diverse auto".

Vettel ha suggerito che il cambiamento ha reso più difficile la mescola del pneumatico, un suggerimento che Isola ha negato.

Solo Fernando Alonso, che ha dovuto ricominciare con i supersofts, e il pilota della Williams Sergey Sirotkin, che non ha avuto medium o softs rimasti quando ha fatto il suo secondo pitstop, ha usato la mescola più morbida durante la gara.

"la mescola è esattamente lo stessa e la costruzione è esattamente la stessa, la differenza è lo spessore", ha detto Isola.

"È difficile spiegare dal lato tecnico perché se il supersoft è stato escluso durante la gara perché la sensazione generale era che fosse troppo morbido, il problema è un po 'dall'altra parte".

Isola ha sottolineato la decisione di fare il cambio di spessore del battistrada in consultazione con i team, con la Ferrari che ha capito di essere tra quelli con il blister nei test.

Durante il weekend di gara, il tempo di pole position è stato di tre secondi più veloce rispetto al 2017 e la differenza nel ritmo di gara considerevole.

"Abbiamo studiato il motivo per cui abbiamo avuto questa formazione di blister e per essere sicuri che la superficie della pista abbia giocato il ruolo più importante e non forse le nuove auto o le nuove mescole abbiamo dovuto aspettare fino a Melbourne", ha detto Isola.

"Una volta confermato che a Melbourne tutto era tornato a una situazione normale, ho contattato personalmente tutte le squadre per chiedere la loro opinione e ho raccolto opinioni diverse.

"Successivamente, abbiamo avuto un meeting interno in Pirelli dove abbiamo valutato tutto e quindi abbiamo preparato un report per la FIA che spiegava perché stavamo chiedendo questo cambiamento".

Isola ha anche accennato ai sospetti che il cambiamento potrebbe essere stato fatto per aiutare la Mercedes e svantaggiare la Ferrari.

"Non faremmo mai una cosa del genere," disse Isola.

"Lavoriamo con tutti i principali produttori, più che con quelli in F1, quindi perché dare un vantaggio a uno?"

 

scusate la traduzione con Google

 

"Non penso che la leggera modifica dello spessore del battistrada abbia cambiato il bilanciamento delle prestazioni delle diverse auto".

Una affermazione come questa da parte di un "tecnico" è sufficiente per capire, non è necessario leggere tutto il resto.

 

Una affermazione come questa da parte di un "tecnico" è sufficiente per capire, non è necessario leggere tutto il resto.

carine le virgolette e simpatico il tono;
è evidente che i veri tecnici( senza virgolette) non sono alla Pirelli

 

Tu pensi che uno con il suo ruolo in una situazione come questa possa fare una affermazione che inizia con "penso"?
Non credi che invece sappia benissimo come stanno le cose e.che tale affermazione metta a nudo la.sua maschera?
Non poteva dire altro chiaro

 

Se hai problemi di blistering agisci di conseguenza, facendo una scelta diversa nell'assetto o una sosta in più, non cambiando le carte in tavola.
Per come sono ora le monoposto di f1 basta nulla per stravolgere l'equilibrio dell'auto, altro che non penso cambi nulla.

 

A questo punto tanto vale usare auto a guida autonoma.. tanto, per quello che fa il pilota...

 

ultime sulla questione:

F1 | Marko spara a zero su Mercedes: “Hanno chiesto loro di cambiare le gomme”
"0,4 millimetri cambiano il comportamento di una monoposto, ma non ci vuole un genio per capire un discorso di questo tipo", ha aggiunto

di Roberto Valenti15 maggio, 2018



Pesante critica di Helmut Marko nei confronti della Pirelli per quello che riguarda la scelta di modificare le mescole per l’ultimo Gran Premio di Spagna. In un’intervista rilasciata alla Bild, infatti, l’austriaco ha rivelato come Mercedes abbia pressato la Casa italiana per una modifica del battistrada, così da ridurre il fenomeno del blistering.

Una scelta che ha portato non solo al tracollo Ferrari in gara, ma anche ad una Red Bull non performante durante l’ultimo GP a Barcellona. Secondo Marko, infatti, 0,4 millimetri cambiano il comportamento di una vettura in pista, fattore che la stessa Casa austriaca ha fatto notare durante le discussioni su un possibile cambio, ma la potenza politica della Scuderia campione del Mondo non ha permesso al team di Dietrich Mateshcitz di impedire una modifica di questo tipo, spingendo Pirelli verso una scelta che ha condizionato le prestazioni in Catalogna.

Ecco le parole di Helmut Marko: “Non bisogna essere dei geni per capire che se togli 4 millimetri da una gomma esse cambiano comportamento, diventando più difficili da gestire. Ecco perchè altri team sono riusciti ad andare più forti di noi. Le mescole sono state cambiate su richiesta di Mercedes e non mi stupisco neanche tanto di questo. Parliamo di un costruttore di automobili, mentre noi produciamo bibite energetiche, come potremmo mai contrastare decisioni di questo tipo?”.

“Sono pressioni che puoi permetterti di fare solo quando sei allo stesso tempo squadra e produttore” ha concluso.

4 mm o 0.4 ?