Volkswagen: Rischio multa da 18 miliardi di $ per truffa test emissioni in USA | Pagina 17 | BMWpassion forum e blog
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Volkswagen: Rischio multa da 18 miliardi di $ per truffa test emissioni in USA

Discussione in 'Auto Europee' iniziata da beckervdo, 19 Settembre 2015.

  1. feb120d

    feb120d Amministratore Delegato BMW

    4.469
    217
    26 Febbraio 2007
    Reputazione:
    281.443
    asdasd
  2. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    26.120
    2.981
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    28.844.066
    Funny Car
    Forse qui quello che pesa più che il noto e risolvibile è il dolo, non sono molti altri i casi in cui si può parlare di dolo.
     
  3. giacomo

    giacomo Presidente Onorario BMW

    13.853
    948
    4 Marzo 2004
    Reputazione:
    101.339.786
    Renault Clio
    i Marcello Foa

    La vicenda della Volkswagen presenta diversi aspetti interessanti.

    Il primo è che si può dire che la Volkswagen paga il prezzo dell’arroganza, paga il prezzo della supponenza ed è un errore storico che si ripete continuamente. Quando i Paesi o le grandi aziende si ritengono troppo potenti, troppo sicure alla fine perdono il contatto con la realtà, cominciano a pensare che tutti gli avversari siano molto inferiori a loro ed è esattamente in quel momento che di solito inizia il declino. I grandi imperi sono crollati così. Pensate alla sufficienza con cui gli inglesi hanno trattato un Gandhi. Pensate a come è crollato l’Impero Ottomano, pensate a come è crollato l’Impero Romano e pensate oggi come sta crollando l’impero della Volkswagen. Perché oggi, questo è un altro aspetto molto interessante, le grandi aziende, le grandi multinazionali, i colossi dei singoli settori, sono importanti tanto quanto se non di più i singoli Stati. E loro hanno veramente il potere di condizionare il sistema, hanno potere di sentirsi e andare oltre le regole.

    Questa vicenda della Volkswagen è in fondo una vicenda emblematica di come le regole valgano per alcuni ma non valgono per tutti. Perché chi è molto grande ha il potere di condizionare tutto il sistema di controllo e di legislazione.

    E’ assurdo oggi poter pensare che un controllo sulle emissioni di gas inquinanti possano essere affidati a chi produce le macchine. E’ talmente grossolana come cosa che si possono fare tanti esempi: è come chiedere a un criminale di certificare di non essere un criminale! Questo è un esempio forse un po’ forte, ma rende l’idea! Insomma se qualcuno deve essere controllato ci deve essere un controllore non il controllato stesso, come ovvio che sia. Invece per le case automobilistiche hanno tenuto questo privilegio, con la conseguenza che vediamo oggi. Le grandi lobby internazionali e settoriali, hanno il potere di fare delle leggi che di solito puniscono i piccoli e i medi e favoriscono, proteggono i loro interessi. Un’altra questione molto importante riguarda il fatto che se tu smantelli i controlli, tu smantelli la credibilità di tutto il sistema. E’ quello che sta avvenendo nel caso della Volkswagen, ma se noi avessimo la forza e il coraggio di scavare ci accorgeremmo che questi tipi di normativa sono ripetuti in molti altri ambiti e che consentono sempre delle scappatoie a chi invece dovrebbe avere un atteggiamento molto più trasparente.

    In questo ambito un altro aspetto interessante è: perché solo la Volkswagen è stata colpita? Se noi andiamo a vedere la genesi di questo scandalo, il lato bello è che è stato il frutto e l’opera di alcuni ecologisti autentici che si sono accorti che qualcosa non andava tra i dati dichiarati e quelli che poi loro misuravano per strada e sono riusciti a fare delle inchieste e documentare questi loro sospetti trasferendoli alle autorità di controllo americane. Ma in forma anonima e soprattutto, conoscendo come va il sistema, il mondo economico, il mondo delle leggi e delle lobby , è difficile credere che sia solo la Volkswagen ad aver usato questi trucchi. Ci sono tante case automobilistiche, le regole valgono anche per loro e si sa che certe scappatoie vengono usate un po’ da tutti. La questione è perché solo la Volkswagen? Io a questa domanda non ho una risposta certa. In questo momento stanno nascendo diverse teorie, c’è chi pensa chi sia vittima di un complotto e che gli americani abbiano voluto punire i tedeschi. Tutto è possibile, però queste teorie vanno suffragate solo quando ci sono dei riscontri oggettivi che in questo momento io personalmente non ho. Resta il punto più importante: noi vogliamo che la nostra democrazia, l’economia di mercato sia davvero effettiva, che ci sia parità di condizioni di inizio e di controllo bisogna far sì che questo tipo di scandali, questo tipo di anomalie che consente ad alcuni di poter controllare se stessi o di avere un potere così forte da avere la forza di condizionare i parlamenti, i governi o le autorità di vigilanza. Fino a quando questa parità di condizioni non verrà ripristinata noi credo che avremo dei danni permanenti e soprattutto vedremo inficiata la possibilità di crescita di sviluppo economico e anche di crescita sociale di cui abbiamo beneficiato negli ultimi 50 anni.

    [h=1]Le vostre immagini (49) su: #volkswagen[/h]
     
  4. Pin

    Pin Presidente Onorario BMW

    7.704
    2.948
    5 Febbraio 2010
    Reputazione:
    908.984.864
    ex R53-R56-R60-F56-F60 --> F60SD
    Stesso mio pensiero che cercavo di spiegare qualche post più sù. :wink:
     
  5. giacomo

    giacomo Presidente Onorario BMW

    13.853
    948
    4 Marzo 2004
    Reputazione:
    101.339.786
    Renault Clio
    memoria corta e responsabilità

    http://www.rossiauto.it/public/products/110.JPG

    L’8 aprile del 2005, alle 16.58, dal fiume ininterrotto dei dispacci dell’Ansa spunta una notizia che avrebbe dovuto far sobbalzare sulla sedia i capiredattori delle testate che si occupano di motori e anche quelli dei maggiori organi di stampa. “Il nome di almeno una persona, a quanto si è potuto sapere, una responsabile del gruppo Fiat, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bari per il reato di lesioni colpose plurime nei confronti di diversi automobilisti che avevano in uso autovetture del gruppo Fiat (specialmente Lancia Dedra) ritenute difettose. L’indagine riguarda la presunta esistenza di difetti di produzione in alcuni modelli che avrebbero causato infiltrazioni di gas di scarico nell’abitacolo provocando l’insorgere del cancro”. Passa qualche mese e sempre sull’Ansa, all’inizio di ottobre, due dispacci svelano il nome dell’indagato: si tratta di Paolo Cantarella, ex amministratore delegato di Fiat; anche altri dirigenti sono indagati. Una svolta clamorosa nelle indagini avviati alcuni anni prima sulla base della denuncia presentata da Altroconsumo e, soprattutto, da un ex responsabile di zona di Fiat-Lancia, Sergio Albrizio, 59 anni, di Bisceglie (Bari) affetto da carcinoma renale e da altre patologie, che dal 1983 al 1996 aveva utilizzato, per ragioni di servizio, 16 vetture aziendali: 6 Lancia Delta, 5 Lancia Prisma e 5 Lancia Dedra. “Tutte queste vetture”, secondo Albrizio, “oltre ad essere senza climatizzatore, presentavano qualce difetto di produzione quello dell’infiltrazione di gas di scarico nell’abitacolo”.

    “Gli specialisti che mi hanno visitato e curato”, racconta Albrizio, “mi hanno detto che se fosse stato provato che nelle auto da me guidate c’erano delle infiltrazioni di gas di scarico, allora il rischio di cancro sarebbe aumentato in modo esponenziale. Mi rivolsi così al professor Cesare Maltoni, oncologo di fama mondiale, tra i primi ricercatori sulle relazioni tra agenti di origine industriale e l’insorgenza del cancro. Dopo alcuni mesi di analisi e di studi, il professore concluse nella sua perizia che il nesso tra le automobili difettate e il tumore non era probabile ma assolutamente certo! Quindi le mie patologie erano dovute all’inalazione per lungo tempo di questi gas di scarico provenienti dalle automobili che ho guidato e in particolare da una Lancia Delta TDS fabbricata nel 1991.

    Una clamorosa notizia ignorata dalla stragrande maggioranza della stampa. Non ne hanno parlato il “Corriere della Sera”, né “La Stampa”. Mentre “Il Sole 24 Ore” si è limitato a un trafiletto. Ma non è la prima volta che in relazione a questo scandalo si preferisce non dire nulla a migliaia di cittadini. Il difetto della Lancia Dedra era noto sin dal 1991 e risulta difficile pensare che i giornali, soprattutto i periodici specializzati, non sapessero nulla. Una circolare della Lancia, datata 10 aprile 1991, indirizzata a tutte le concessionarie parla di “inconveniente che può essere esaltato dal fatto che in produzione, su un’isola di vetture comprese dal telaio 62285 al 135605, è stata eliminata la sigillatura dell’unione parafango-fiancata posteriore”. Attenzione, l’inconveniente (che secondo Maltoni provoca il cancro) può essere eliminato, ma solo “su segnalazione del cliente”. Albrizio, provato dalla malattia e dalle durissime battaglie legali, non si è mai arreso, ha sempre lottato con tutte le sue forze cercando di diffondere le informazioni sul suo caso. “Mi venne l’idea di un sito Internet”, racconto l’uomo ma i miei avvocati me lo sconsigliarono vivamente per timore di ritorsioni da parte Fiat. Ma andai ugualmente avanti e da Torino non è arrivata, fino a oggi, nessuna querela. Inviai e-mail dove raccontavo la mia vicenda a 230 testate giornalistiche di tutto il mondo e a tutte le autorità italiane. Mi rispose solo l’Autosafety di Washington, un ente statunitense che si occupa di sicurezza e qualità delle automobili immesse sul mercato americano, mettendomi a disposizione il suo archivio storico. Se i giornali ne avessero parlato diffusamente, la Fiat si sarebbe trovata ad affrontare il problema di 70000 automobilisti inferociti per essere stati forse avvelenati, senza neanche saperlo. Per la precisione 40000 in Italia e 30000 all’estero. Dalle rivelazioni effettuate da “Altroconsumo”, infatti, risultava che il livello del solo benzene all’interno dell’abitacolo era di 30,3 microgrammi per metro cubo contro il 12,9 dell’aria esterna. “In redazione si sapeva tutto, potevamo fare uno scoop incredibile”, racconta una giornalista, “ma arrivarono precise direttive…” Il caso comunque è arrivato agli onori della cronaca nazionale. Se ne è occupato, nel giugno del 2002, un esauriente speciale di Enzo Cerasi mandato in onda su Rainews 24 in cui dalle testimonianze e dai documenti raccolti emergeva che altri modelli potevano avere lo stesso difetto. Ma l’inchiesta apparve solo su questo canale satellitare della Rai (priva di pubblicità!) e non sui principali telegiornali. Una testata storica del settore auto come “Quattroruote” aveva ricevuto, nel periodo 1988-1992, segnalazioni da parte dei propri lettori che lamentavano l’immissione dei gas di scarico nell’abitacolo delle proprie vetture: come risulta dagli atti giudiziari, su 176 segnalazioni, 84 riguardavano la Lancia Dedra, ma il mensile ha incominciato a occuparsi della vicenda solo a partire dal 2002.

    È lecito pensare che il ruolo di top spender del settore automobilistico abbia avuto il suo peso nel quasi totale black out dell’informazione? Nonostante Albrizio avesse scritto e telefonato ripetutamente, Piero Marrazzo, conduttore di “Mi manda Raitre”, non diede mai un segno di disponibilità a parlare dell’asfissiante difetto. Eppure, sulla vicenda fu avviata anche una causa civile da parte dell’associazione Altroconsumo durante la quale, nel maggio 2002, la quarta sezione civile del tribunale di Torino (giudice Ombretta Salvetti) ha imposto alla Fiat Auto di avvertire con lettera raccomandata i proprietari delle circa 39000 vecchie Lancia Dedra BZ vendute all’inizio degli novanta e ancora in circolazione, invitandoli a presentarsi nelle officine autorizzate per gli indispensabili controlli al fine di sanare il difetto di fabbricazione.

    come la chiamiamo questa, un'azione filantropica ?
     
    Ultima modifica di un moderatore: 1 Ottobre 2015
  6. davide_qv

    davide_qv Presidente Onorario BMW

    10.298
    679
    16 Aprile 2007
    Reputazione:
    381.422
    BMW E91 325I MSPORT
    l'utente medio è quello che ora sta guardando solo i titoli e le chiacchere da bar....e quindi ora sta andando in vw a pretendere che gli cambino l'auto :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

    non capendo una fava...sente truffa....e inizia a pontificare qua e la...qualcuno lo ascolta e fa la medesima cosa...e gira e rigira ecco che si rovina il nome di un marchio :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

    l'altra sera parlavano di VOLKSWAGEN miei parenti che di auto san zero di zero :mrgreen:
     
  7. giacomo

    giacomo Presidente Onorario BMW

    13.853
    948
    4 Marzo 2004
    Reputazione:
    101.339.786
    Renault Clio
    la regola d'oro...barare

    “Lo scandalo dei diesel Volkswagen è solo la punta dell’iceberg di un sistema in cui mentire è la regola”. Parole pesanti come macigni, firmate da Transport & Enviroment, un ente indipendente con sede a Bruxelles, uno di quei posti dove si fa il pelo e il contropelo a qualsiasi questione riguardi l’ambiente e i motori, come all’International Council of Clean Transportation, cioè l’ente che ha scoperto il software truccato di Wolfsburg, ma non solo. L’ICCT ha anche raccolto moltissimi dati negli ultimi anni, tra cui quelli dei consumi reali di circa 600.000 automobilisti che li pubblicano sul forum tedesco Spritmonitor.de, scoprendo che la differenza tra consumi (e quindi emissioni) reali e quelli dichiarati (e quindi omologati) è in media del 38%, con punte che superano il 50%.

    Ma non finisce qui, perché questa discrepanza era mediamente dell’8% nel 2001, un dato tutto sommato accettabile. Il fatto, poi, che sia salita di pari passo con l’inasprirsi delle norme antinquinamento – le varie Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 – è ancora più grave, perché significa che le auto sono più rispettose dell’ambiente solo in teoria, ma non in pratica. Quindi, secondo i calcoli della ICCT, i 35,5 g/km che le Case automobilistiche avrebbero ottenuto come riduzione media delle emissioni di CO2 negli ultimi 13 anni sono assolutamente nominali: solo 13,3 g/km sarebbero reali, mentre gli altri finti. Inoltre, negli ultimi tre anni non ci sarebbero stati progressi reali. La ICCT ha anche individuato le auto più “bugiarde”, tra cui spiccano le Mercedes Classe E, A e C, seguite dalla Peugeot 308, dalla BMW Serie 5 e dalla Renault Mégane.

    Secondo T&E, questa discrepanza crescerà inesorabilmente ben oltre il 50%, se non verranno presi dei provvedimenti e comunque già ora il gap costa a un automobilista europeo 450 euro (in media) in più ogni anno rispetto a ciò che poteva attendersi dai dati dichiarati. Senza contare tutta la CO2 in più emessa rispetto a quanto previsto. Infine c’è ancora un altro problema, perché una differenza media del 40% tra il consumo reale e il dichiarato non può spiegarsi solamente con l’inadeguatezza del test di omologazione e con tutti gli escamotage che sono consentiti alle Case automobilistiche. Ovviamente T&E dichiara di non avere prove dell’esistenza di altre centraline “truccate”, ma fa saltare comunque una bella pulce nell’orecchio. Ad ogni modo, alla luce di quello che sta accadendo in questi giorni, viene da chiedersi come sarà possibile raggiungere, entro il 2021, l’obiettivo dei 95 g/km emessi in media da tutte le auto di ogni costruttore, se già per arrivare ai 130 g/km tutti stanno barando.
     
  8. davide_qv

    davide_qv Presidente Onorario BMW

    10.298
    679
    16 Aprile 2007
    Reputazione:
    381.422
    BMW E91 325I MSPORT
    io ricordo che quando c'erano i primi problemi delle sbronzinate delle M3 E46 la bmw aggiornava la centralina al primo tagliando abbassando i cv del motore in attesa di fare il richiamo delle bronzine....molti utenti lamentavano che l'auto non andasse più come doveva....qualcuno fece pure delle rullate e si trovarno 50-60 cv in meno dei 343 a libretto

    furono in molti ad essere incazzati :wink:

    ovvio che però l'utente medio di un 2.0 tdi manco si accorge se ha i freni o le gomme finite...quindi puoi levargli anche il 50% della potenza che tanto fin ora si e no che ha usato il 30% :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

    tuttavia qualche amico di sti personaggi lo starà deridendo pechè ha un auto che inquina o di un marchio che imbroglia...e gli roderà il ciapet :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  9. DeltaDelta

    DeltaDelta Kartista

    192
    5
    30 Agosto 2015
    Reputazione:
    20.095
    BMW 520d Luxury
    Penso che sia una guerra persa discuterne.

    A me non interessa difendere la casa X o s*****re la casa Y.

    Anzi, a dire la verità smerderei volentieri la FCA, anche con informazioni interne, ma non è nel mio modo di fare.

    Le so, purtroppo continuerò a saperle, preferivo sinceramente non saperle. va beh...

    Tornando in tema, ma come fai a paragonare la boiata che ha fatto la Vag, con la stronzata che ha fatto la BMW con la M3?

    Se hai un metro, misura...

    Non intervengo più in questo topic.

    Avete ragione tutti.

    BMW M_rda

    VAG grande casa automobilistica
     
  10. Ack

    Ack Presidente Onorario BMW

    6.809
    859
    11 Agosto 2008
    Reputazione:
    1.443.930
    Non più Bmw

    Eh sì, adesso vedo che l'altro ieri hanno addirittura toccato i 95 ...
     
  11. Ack

    Ack Presidente Onorario BMW

    6.809
    859
    11 Agosto 2008
    Reputazione:
    1.443.930
    Non più Bmw

    Secondo me è l'utente "scafato" che potrebbe anche fregarsene ... al netto però dei futuri sviluppi sull'impatto del richiamo sulle prestazioni della vettura ...

    Per quello medio, l'automobilista comune per il quale l'auto è solo un mezzo di trasporto e che non si interessa affatto della tecnica motoristica, penso che la vw abbia preso una bella botta d'immagine ...

    - - - - - aggiornamento post - - - - -


    Sì, francamente io ora come ora quantomeno rimanderei l'acquisto ...
     
  12. giacomo

    giacomo Presidente Onorario BMW

    13.853
    948
    4 Marzo 2004
    Reputazione:
    101.339.786
    Renault Clio
    salute Delta,

    avevi chiesto di "snocciolare" le varie truffe...ne sono state citate alcune, più o meno rilevanti e gravi;

    con questo beninteso non si vuole giustificare nessuno, anzi è vero esattamente il contrario;

    , si vuole sottolineare che forse occorre misura nell'attribuire le responsabilità solo ad alcuni;

    ogni casa automobilistica ha commesso , o commette ancora, degli errori, ma in "TUTTI" i casi i costruttori ne sono ( o diventano subito) consapevoli, a volte anche nelle prime fasi della commercializzazione;

    poi cercano di ignorare o minimizzare le loro responsabilità a danno degli utenti; per ovvie ragione di spesa e immagine;

    in alcuni casi con azioni che potrebbero avere anche rilevanza penale, come nel caso VW;

    come è stato detto, negli USA le regole vengono fatte rispettare ed è una cosa sacrosanta;

    in italia per fare rispettare il diritto alla sicurezza degli utenti è stato necessario l'intervento di un tribunale;

    emblematico ma ignobile

    saluti
     
  13. actarus8v

    actarus8v Presidente Onorario BMW

    50.762
    5.220
    31 Ottobre 2007
    Parthenopes
    Reputazione:
    97.650.378
    Christine
    benissimo, posto una domanda sperando che rispondiate con sincerità:

    acquistereste in questo momento una vettura usata (anche con 5.000km, quindi praticamente nuova) o km0 del gruppo VAG col motore coinvolto nella "problematica"? :-k

    io, sinceramente, no ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  14. DeltaDelta

    DeltaDelta Kartista

    192
    5
    30 Agosto 2015
    Reputazione:
    20.095
    BMW 520d Luxury
    Io stavo per accettare (prima che uscisse fuori lo scandalo) un offerta per un Audi A6 2.0 euro 5 a Km0 esposta in vetrina da 14 mesi.

    Per fortuna e dico per fortuna che non mi ha fatto lo sconto che ho chiesto altrimenti l'avrei presa.
     
  15. Ack

    Ack Presidente Onorario BMW

    6.809
    859
    11 Agosto 2008
    Reputazione:
    1.443.930
    Non più Bmw

    La Dedra aveva una sigillatura tra parafango e fiancata posteriore che era stata eliminata da un responsabile della produzione per accelerarne i tempi, sostituendola però con una saldatura ...

    Solo che la saldatura alla lunga poteva ossidarsi e i gas di scarico potevano entrare nell'abitacolo ...

    Ora, anche sul serie 5 e60, quando si rompeva ( e si rompeva sistematicamente ) il collettore di scarico i gas venivano risucchiati dall'impianto di riscaldamento/condizionamento e ti venivano sparati in faccia direttamente dalle bocchette ...

    ... e la bmw non solo non ha richiamato le vetture, ma non si è mai nemmeno degnata di produrre il componente in un materiale modificato che resistesse, tant'è che o si andava avanti a cambiare collettori o si montava il collettore della e39 (che però aveva i condotti più stretti) ... alla fine è dovuta arrivare un'azienda inglese a farlo in acciaio inox ...

    Però per te la Fiat è un criminale nazista che fabbrica camere a gas

    ... e vai avanti a tirare dentro questa discussione la Fiat che non c'entra una mazza ...
     
    A 2 persone piace questo elemento.
  16. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    26.120
    2.981
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    28.844.066
    Funny Car
    Ma non mi pare che qualcuno le stia paragonando.

    Credo che Davide volesse semplicemente dire che VW potrà togliere potenza e coppia per rimediare al problema, perchè nella storia lo hanno sempre fatto in tanti e non ci sono mai state cause al riguardo (fra le altre anche Mini con la Cooper S ).

    Quanto alla faccenda Dedra, che ricordo bene perchè in realtà all'epoca tutte le riviste ne parlarono, è una cosa diversa: hanno progettato male la vettura per negligenza.

    VW non è stata negligente, ma ha deciso consapevolmente di adottare una soluzione apposta per ingannare. E' dolo.
     
  17. giacomo

    giacomo Presidente Onorario BMW

    13.853
    948
    4 Marzo 2004
    Reputazione:
    101.339.786
    Renault Clio
    ciao Gianluca,

    sinceramente prenderei con difficoltà un motore diesel in generale , meno che mai oggi una VW;

    qualche giorno fa ero passato alla Mini per la cooper SD per qualche informazione; discreto sconto ma nulla di più;

    oggi mi indirizzerei sulla bersione a benzina

    - - - - - aggiornamento post - - - - -

    no Ack, la fiat è come le altre case; nè peggiore né migliore; le spiegazioni delle modalita de fatto tecnico hanno poco rilievo;

    la cosa si trascinò per anni con richieste di richiamo mai avvenuti;

    la buona fede avrebbe voluto che si ponesse subito rimedio senza aspettare la sentenza del tribunale;

    è questo il punto inaccettabile, non la presenza del difetto ; come sappiamo un difetto può sempre esserci

    saluti

    - - - - - aggiornamento post - - - - -

    salute Ale,

    forse non avevi letto questo:

    Una clamorosa notizia ignorata dalla stragrande maggioranza della stampa. Non ne hanno parlato il “Corriere della Sera”, né “La Stampa”. Mentre “Il Sole 24 Ore” si è limitato a un trafiletto. Ma non è la prima volta che in relazione a questo scandalo si preferisce non dire nulla a migliaia di cittadini. Il difetto della Lancia Dedra era noto sin dal 1991 e risulta difficile pensare che i giornali, soprattutto i periodici specializzati, non sapessero nulla. Una circolare della Lancia, datata 10 aprile 1991, indirizzata a tutte le concessionarie parla di “inconveniente che può essere esaltato dal fatto che in produzione, su un’isola di vetture comprese dal telaio 62285 al 135605, è stata eliminata la sigillatura dell’unione parafango-fiancata posteriore”. Attenzione, l’inconveniente (che secondo Maltoni provoca il cancro) può essere eliminato, ma solo “su segnalazione del cliente”. Albrizio, provato dalla malattia e dalle durissime battaglie legali, non si è mai arreso, ha sempre lottato con tutte le sue forze cercando di diffondere le informazioni sul suo caso. “Mi venne l’idea di un sito Internet”, racconto l’uomo ma i miei avvocati me lo sconsigliarono vivamente per timore di ritorsioni da parte Fiat. Ma andai ugualmente avanti e da Torino non è arrivata, fino a oggi, nessuna querela. Inviai e-mail dove raccontavo la mia vicenda a 230 testate giornalistiche di tutto il mondo e a tutte le autorità italiane. Mi rispose solo l’Autosafety di Washington, un ente statunitense che si occupa di sicurezza e qualità delle automobili immesse sul mercato americano, mettendomi a disposizione il suo archivio storico. Se i giornali ne avessero parlato diffusamente, la Fiat si sarebbe trovata ad affrontare il problema di 70000 automobilisti inferociti per essere stati forse avvelenati, senza neanche saperlo. Per la precisione 40000 in Italia e 30000 all’estero. Dalle rivelazioni effettuate da “Altroconsumo”, infatti, risultava che il livello del solo benzene all’interno dell’abitacolo era di 30,3 microgrammi per metro cubo contro il 12,9 dell’aria esterna. “In redazione si sapeva tutto, potevamo fare uno scoop incredibile”, racconta una giornalista, “ma arrivarono precise direttive…” Il caso comunque è arrivato agli onori della cronaca nazionale. Se ne è occupato, nel giugno del 2002, un esauriente speciale di Enzo Cerasi mandato in onda su Rainews 24 in cui dalle testimonianze e dai documenti raccolti emergeva che altri modelli potevano avere lo stesso difetto. Ma l’inchiesta apparve solo su questo canale satellitare della Rai (priva di pubblicità!) e non sui principali telegiornali. Una testata storica del settore auto come “Quattroruote” aveva ricevuto, nel periodo 1988-1992, segnalazioni da parte dei propri lettori che lamentavano l’immissione dei gas di scarico nell’abitacolo delle proprie vetture: come risulta dagli atti giudiziari, su 176 segnalazioni, 84 riguardavano la Lancia Dedra, ma il mensile ha incominciato a occuparsi della vicenda solo a partire dal 2002.
     
  18. Ack

    Ack Presidente Onorario BMW

    6.809
    859
    11 Agosto 2008
    Reputazione:
    1.443.930
    Non più Bmw
    Che le case abbiano politiche molto discutibili in tema di richiami e risoluzione di difetti lo sappiamo bene, tra l'altro essendo bmwisti non penso che sia il caso di cominciare con la solita tiritera delle catena dell'n47, delle turbine, delle lamelle dei collettori di aspirazione e via andare ...

    Però sono perplesso sulla possibilità di venire avvelenato così "inconsapevolmente" ... perchè i fumi nella mia e60 si sentivano molto, ma molto bene ...

    Che poi la stampa del settore sia "conciliante" lo sappiamo bene, campano di pubblicità ...

    ... di quella non del settore non parliamo neanche, tra l'altro si citano testate di proprietà Agnelli ^_^ /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
    Ultima modifica di un moderatore: 1 Ottobre 2015
  19. giacomo

    giacomo Presidente Onorario BMW

    13.853
    948
    4 Marzo 2004
    Reputazione:
    101.339.786
    Renault Clio
    "Ora, anche sul serie 5 e60, quando si rompeva ( e si rompeva sistematicamente ) il collettore di scarico i gas venivano risucchiati dall'impianto di riscaldamento/condizionamento e ti venivano sparati in faccia direttamente dalle bocchette ...

    ... "e la bmw non solo non ha richiamato le vetture, ma non si è mai nemmeno degnata di produrre il componente in un materiale modificato che resistesse, tant'è che o si andava avanti a cambiare collettori o si montava il collettore della e39 (che però aveva i condotti più stretti) ... alla fine è dovuta arrivare un'azienda inglese a farlo in acciaio inox ..".

    quello che citi conferma quanto avevo detto sopra ..

    avevo indicato certi comportamenti palesemente scorretti da parte di alcune case ;

    se non tutte molte, si comportano in maniera "truffaldina", e a volte anche in maniera giuridicamente rilevante, in maggiore o minore misura per banale calcolo economico

    saluti
     
  20. 5amuel

    5amuel Amministratore Delegato BMW

    4.552
    335
    11 Giugno 2007
    Reputazione:
    151.731
    una scatola qualunque
    io si, senza dubbio.
     

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