Il "busso" era un 6 cilindri Alfa Romeo, che nasceva 2.5 litri e successivamente fu aumentato di cilindrata sino ad arrivare a 3.2, ma fu pure ridotto a 2.0 per sovralimentarlo.
già il bialbero che dico io (quello famoso che equipaggiava l'alfetta) non ha nulla del busso. anzi, discende direttamente da quello della giulietta anni 50 (le ultime serie 1300, che già si chiamavano "giulia"spider pur avendo ancora la carrozzeria della giulietta. una roba già antica di mezzo secolo quando la guidavo io insomma.. (ovviamente fu via via rivisto e migliorato serie dopo serie, fino ad arrivare agli ultimi twin spark e similari , dotati di fasatura variabile e accensione elettronica, con 8 candele)
A precisazione, tutti i motori alfaromeo in lega leggera, dalla 1900 alla giulietta 1.3, dalla giulia 1.3-1.6 passando dalla alfa 2000, l'alfetta , GT e GTV in tutte le versioni, sono stati progettati dall'ingegnere Giuseppe Busso, dal quale prendono il nome "busso". Busso realizzò naturalmente la versione v6 e le versioni a 4 cilindri in linea, hanno equipaggiato più tardi con qualche modifica, anche le versioni a benzina della 164, lancia thema, croma, 147, 156, GTV e 166. Insomma un capolavoro di ingegneria motoristica, dal rombo inconfondibile.:wink:
Quel motore era sempre firmato da Busso, ed era lo stesso in versione 2 litri che equipaggiava il mio ex 2000 alfaromeo che come dici bene derivava dalla giulietta e giulia, maggiorando la cilidrata, come anche lo stessomotore, dotato di iniezione meccanica spica ( per nulla inferiore alla bosh tedesca in fatto di iniezioni) equipaggiava l'alfetta 2000 a iniezione...il v6 prima serie con 6 carburatori dell'Orto equipaggiò l'alfa 6, poi alimentato nella seconda serie, a iniezione. Tutti questi motori "bialbero con architettura dei cilindri disposti in linea" compresi gli altri "v6" sono stati progettati dallo stesso ingegnere Giuseppe Busso. :wink:
Però la spica montata sul v8 del Montreal era in realtà abbastanza rognosa, molti lo convertivano a carbs.
Carburatori Weber o dell'Orto erano persino meglio, sulle alfa, mentre i Solex facevano c.agare. L'introduzione dell'ignezione fu dovuta soprattutto per risparmiare carburante, ma a parte ciò i carburatori erano più performanti. Sulla montreal avevo sentito dire che erano comunque i carburatori ad aver dato problemi sui primi esemplari che furono risolti successivamente montando l'iniezione meccanica Spica.
In Alfa Romeo non c'era solo Busso, quindi IMHO attribuire la paternità di un motore a Colombo, Bazzi, Lampredi o qualcun altro, compreso Busso, è piuttosto arduo, ma una cosa è certa, Busso è famoso per il V6 :wink:
la frase non intende che non ha a che vedere con l' "Ing." Busso, ma col motore universalmente chiamato con quel soprannome, ossia il V6 da lui progettato. dicendo che un auto monta "il Busso" è inteso infatti che monti il 6v l'altro (4 cil della giulia) è invece noto come il famoso "bialbero alfa romeo", per il fatto che per decenni l'unico 4 cilindri della casa adottato praticamente su ogni modello di auto fu quello
Il v6 è infatti denominato "Busso" dal progettista che lo ha realizzato, e che ha partecipato come principale progettista anche ai 4 cilindri a partire dalla 1900 e dalle giulietta anni '50. Questa ultima generazione di motori pur se bialbero con 4 cilindri da 1.3 a 2.0 sempre Busso li ha progettati. Il bello era che differivano, anche esteticamente, esclusivamente per la corsa e l'alesaggio dei cilindri, dotati di canne sfilabili e sostituibili all'occorrenza in caso di riparazioni. - - - - - aggiornamento post - - - - - Ovviamente non c'era solo Busso però quei motori sono essenzialmente un suo progetto...peccato che l'ingegner Busso è morto nel 2006 e si sente la sua mancanza essendo anche l'alfa romeo deceduta a quanto sembra.
ora c'è un marchio sportivo italiano che deriva da maserati con gestione fiat ecc l'alfa è morta da tempo e non son riusciti ancora a farla rinascere, per ora c'è unmarchio che ricorda vagamente e in maniera offuscata cosa era alfa
quoto. la ricorda solo per il logo sullo stemma..(indegnamente sfoggiato) tornando alle auto strane. salone di ginevra 3013 sembra una specie di versione ultrasportiva.
Non diresti? E allora dimmi dove stanno i nuovi modelli alfaromeo a parte la Mi.To e la Giulietta? Dove sta la sostituta della 159 fuori produzione da anni? E quali macchine degne di questo nome produce attualmente l'italia la cui produzione possa anche solo minimamente sfiorare quella degli anni passati. Purtroppo non abbiamo più un cassio come produzione automobilistica che possa competere in europa, siamo ridotti a produrre i modelli crysler fuori produzione con marchi nostrani, vedi la (freemont e la pseudo lancia thema) come facevamo fare noi un tempo ai polacchi e agli indiani. Questi sono i fatti, ed è anche per questo che la nostra economia non riparte.
Esatto! E pensare che per costruire la fama di un marchio come l'alfa romeo ci sono voluti anni e anni e questi lo hanno buttato nel cesso in un colpo solo. Criminali e masochisti! Gli altri valorizzano e noi buttiamo alle ortiche via tutto quello che avevamo.
4C? poi c'è un piano industriale ben definito. se mi avessi parlato di Lancia, tutta la ragione del mondo. ma Alfa non è lasciata a sè stessa. ha un progetto.
può avere tutti i progetti del mondo, e può essere l'auto migliore del mondo, ma perchè mai dovrebbe essere un alfa romeo? COSA ha dell'alfa romeo? il nome? lo scudetto? domani attacco lo stemma dell'elica sulla mia A3, così poi ho una bmw.. l'alfa romeo ERA l'alfa romeo e poteva vantarne i trascorsi. E' stata scuola addirittura per l'ing. Ferrari.. ma ora non c'è più- finita la leggenda. non basta comprare il marchio e attaccarlo sulle tuo auto per poterle chiamare alfa romeo.. rimangono sempre il frutto del reale costruttore, ovvero tutti i possibili immaginabili, meno che l'alfa romeo, dato che essa è ormai un ricordo. poi a qualcuno piace credere di avere un'alfa, va bene. Sarebbe più realistico credere di avere un auto performante, o bella, o ambita, ma sapendo che non si tratta certo di un alfa. auto strane per rimanere in tema
Sono anni che sento parlare di "giulia a trazione posteriore, come le vere alfa di una volta" e nessuno l'ha ancora vista! 4c o 8c non bastano a fare concorrenza alle altre case estere che sfornano decine di nuovi modelli. Mercedes, bmw, vw, audi, ma anche la peugeot, citroen, per non nominare la toyota ecc... fanno così tanti modelli che si fa fatica persino a ricordarseli tutti. Qui in Scandinavia dove vivo da anni, tutti aspettavano la sostituta della alfa 159 e dopo anni di attesa si sono scocciati e al momento di cambiare auto si sono rivolti ai soliti marchi tedeschi e giapponesi. Stessa cosa dopo le 147 e 156 che qui avevano avuto un successone, dopo i vecchi modelli il nulla. La domanda è la seguente: come mai l'italia durante questi anni di crisi regalataci dai nostri padroni americani, si è praticamente ritirata dal mondo della produzione automobilistica, salvando la crysler che era ad un passo dal fallimento e affondando il gruppo fiat, cambiandogli persino il nome? Il progetto di Marchionne è semplicemente di far diventare l'italia una colonia dove assemblare le catene di montaggio dismesse dagli usa da vendere persino agli italiani, che prima davano lezione di design, se non è toccare il fondo questo.... Negli anni settanta, quando ero ragazzino ero orgoglioso dell'industria automobilistica italiana che accanto a quella tedesca si divideva il mercato europeo, anche per quello l'economia girava. Adesso non vedo di cosa dovrei essere orgoglioso, non certo di una alfa 4c o di una fiat 500.... dove sono tutte le altre auto? nei progetti=nel mondo dei sogni!